a cura della redazione - 16 April 2018

A Kyalami per provare le nuove Diablo Rosso Corsa II

Pirelli ha presentato le nuove Diablo Rosso Corsa II. Siamo volati in Sud Africa per provarle su strada (anche col bagnato) e in pista a Kyalami. Il nostro test

Dopo aver anticipato l’arrivo delle nuove Diablo Rosso Corsa II, Pirelli ci ha dato l’opportunità di provarne il comportamento sia su strada che in pista a Kyalami (Sud Africa). Di seguito trovate il nostro test, mentre cliccando qui potete leggere l’articolo di presentazione con tutte le informazioni su questi nuovi pneumatici.

Il nostro test su strada

La prima parte della prova si è svolta su strada: 150 km caratterizzati da un misto veloce dove siamo riusciti ad apprezzare la stabilità alle alte velocità. La presenza una serie di “esse” ci ha consentito di mettere alla prova le doti di maneggevolezza di questa nuova gomma, migliorate rispetto al passato grazie a profili più accentuati. Il rapporto pieni/vuoti è stato modificato (sia all’anteriore che al posteriore) a favore di una maggiore superficie di contatto con l’asfalto a diversi angoli di piega. Il risultato? Più grip in qualsiasi condizione di utilizzo. Al posteriore il feeling è ottimo anche quando vengono scaricati a terra gli oltre 160 CV della BMW S 1000 R utilizzata per il test. Nessuna sbavatura o perdita di aderenza anche con gomma fredda. Sembra incredibile disporre di così tanto grip con appena 10-12°C di temperatura dell’asfalto. Su strada, generalmente, l’angolo di piega varia da 10 a un massimo di 30 gradi e gli intagli sono studiato per offrire il massimo del grip in qualunque situazione. Inoltre, la forma degli intagli è stata appositamente progettata per offrire un rapido warm-up e un ottimo drenaggio dell'acqua in caso di pioggia. Se la rigidezza della carcassa posteriore è stata aumentata per poter scaricare a terra tutti i cavalli, quella dell’anteriore è migliorata per garantire maggior sostegno nelle frenate più decise. Pirelli ha fatto un buon lavoro anche dal punto di vista del comfort: malgrado sia aumentata la rigidità non è stato sacrificato nulla dal punto di vista della comodità. L’anteriore ha un profilo più racing e ci è sembrato molto preciso in inserimento. La verità è che moto come la BMW S 1000 R e la KTM 1290 Super Duke R godono già di un’ottima maneggevolezza e questi pneumatici riescono a renderle ancora più reattive e performanti. La pioggia battente e l’asfalto freddo non generano nessuna sbavatura, nessuna incertezza sul manubrio. L’indole più sportiva delle Rosso Corsa II è evidente anche in ingresso curva quando si entra con i freni “in mano” (l’effetto stand up è irrilevante). Si riesce a tenere perfettamente la linea impostata anche quando si rilascia la leva del freno. Il comportamento è davvero simile a quello di uno pneumatico racing.

In pista a Kyalami

A Kyalami splende il sole e la temperatura dell’asfalto è di 22°C, condizioni perfette per spremere il nuovo Diablo Rosso Corsa II sul circuito sud africano. Per capire a fondo il comportamento del nuovo pneumatico Pirelli abbiamo usato diverse moto, ma il risultato non cambia: semplicemente ottimi il feeling, la trazione e la stabilità per chi approccia la pista senza ricercare il best lap. Pirelli parla di un gap di circa un secondo nei confronti del più sportivo SP; un divario nullo se consideriamo che non è un prodotto destinato a piloti professionisti. Ci è davvero piaciuto il lavoro svolto sui profili di anteriore e posteriore: la moto scende alla massima piega in modo naturale e senza sbavature, garantendo un angolo di inclinazione massimo maggiore rispetto al precedente Rosso Corsa. Con la Ducati Super Sport e la MV F3 800 il nuovo Diablo Rosso Corsa II non fa rimpiangere il più performante SP. L'anteriore trasmette un buon feeling anche in frenata. Solamente nelle staccate più decise, quando si entra con i freni in mano, si nota una risposta più stradale rispetto a uno pneumatico racing. Il nuovo Diablo Rosso tende infatti a girare più rotondo e non ad aggredire la curva. Aspetto comunque irrilevante per un amatore. La carcassa più rigida offre un’ottima stabilità sul veloce. Il grip al posteriore è garantito dalla spalla in Carbon Black e da un battistrada slick, che ben supporta i cavalli delle moderne sportive. La superficie che si trova tra 30° gradi di inclinazione e la spalla ha intagli ridotti in modo progressivo, fino a diventare completamente slick. Nessun intaglio, nessuna deformazione e quindi estrema stabilità ai massimi angoli di piega. Sulle maxi naked e sulle supersportive il comportamento globale è sempre ottimo, solo dopo qualche turno la fascia centrale tende a far “muovere” il posteriore con ondeggiamenti leggeri e più che controllabili. In uscita di curva con uno pneumatico più racing si riesce a far scivolare il posteriore in modo più omogeneo rispetto ad uno concepito anche per un utilizzo stradale. Una menzione a parte merita il "gommone" 200/60, montato per ora solo sulla Panigale V4: il profilo è più appuntito della zona centrale (più alta), ma ben raccordato con fianchi e spalle. L'appoggio in curva è superiore, ma quello che si nota maggiormente è la reattività quando si chiede alla moto di scendere in piega. Da segnalare che non abbiamo mai avuto perdite di aderenza improvvise né sul bagnato né sui difficili curvoni a 230 km/h.

Misure

Pirelli dichiara una durata tra gli 8.000 e i 12.000 km in base al tipo di utilizzo e il nuovo Diablo Rosso Corsa II è già in vendita nelle misure che trovate nella tabella qui sotto.
ANTERIORI POSTERIORI
120/70 ZR 17 M/C (58W) TL 160/60 ZR 17 M/C (69W) TL
180/55 ZR 17 M/C (73W) TL
180/60 ZR 17 M/C (75W) TL
190/50 ZR 17 M/C (73W) TL
190/55 ZR 17 M/C (75W) TL
200/55 ZR 17 M/C (78W) TL

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