di Nicolò Codognola - 11 April 2018

Cinque nuovi modelli in tre anni: l’impegno di Borile

Borile: un nuovo asset finanziario e produttivo per essere pronti al prossimo Salone di Milano con alcune delle novità annunciate. Intanto: irrobustimento della rete vendita e assistenza; e creazione di un supporto al marchio con una linea di abbigliamento dedicato

Che grinta, Umberto Borile! A 65 anni suonati non ha ancora smesso di sognare e di tramutare i suoi sogni in realtà. Nuovi soci e tante idee da realizzare in un programma triennale: i piani sono chiari. Insieme a lui ci sono Filippo Manara (CEO) e Maurizio Zucchi (General Manger) che – parole loro – si occuperanno di tutte le questioni manageriali, finanziarie, produttive e di marketing, lasciando fare a Umberto quello che gli riesce meglio, ovvero l’artista. E le moto sono le sue opere d’arte.

Cinque nuovi modelli di moto nei prossimi tre anni. Il primo, in ordine di tempo (lo vedremo in circolazione già entro l’anno) è la nuova Multiuso: motore 250 cc raffreddato ad aria, distribuzione a 4 valvole e contralbero antivibrazioni. Poi arriverà anche una 250 con raffreddamento a liquido, molto compatta e leggera - sullo stile della Yamaha Tricker, per intenderci – indirizzata anche e soprattutto al pubblico femminile. Presto in arrivo anche la B300MDV (Motorea Da Veciotti, ovvero: motoretta per vecchietti, in dialetto veneto), una enduro facile “votata per aiutarti e per fare offroad spensierato” dice Borile; l’aspetto è ispirato senza mezzi termini alle moto da fuoristrada degli anni Ottanta, ha un bel serbatoio in alluminio (ma ci sarà anche quello in plastica, in alternativa) ed è mossa da un motore Zongshen raffreddato ad aria. Nei progetti del vulcanico Umberto ci sono anche una 450 stradale, ispirata nelle linee alle maxi degli anni Sessanta come la BSA Goldstar o la Matchless G80, con serbatoio e parafanghi in alluminio. Infine, è prevista anche una moto da raid e moto rally, con motore monocilindrico di 530/550 cc, carena estesa, torretta per il road-book.

"Vogliamo crescere!"

La produzione (è già avviata quella delle Multiuso, con 40 esemplari pronti nei prossimi due mesi) è stata spostata a Verona, in un impianto più ampio e attrezzato. “Ma per mantenere la qualità artigianale – sostiene Manara – non vogliamo esagerare. Per noi è un nuovo inizio, l’anno zero. Nei nostri piani c'è quello di produrre 100 pezzi entro l’anno, salire a 500 nel 2019 e, in seguito, assestarci su una linea di 800 esemplari all’anno”.

“Per venire incontro agli appassionati – prosegue sempre Manara – abbiamo ottenuto l’appoggio di Agos e Santander per il supporto finanziario ai concessionari. In più vogliamo creare un mercato dell’usato, sempre attraverso la rete di concessionari, ora abbastanza diffusa al Nord e al Sud Italia, mentre al Centro dobbiamo irrobustirla. L’obiettivo è avere almeno un punto vendita e assistenza per ciascuna provincia italiana. Poi puntiamo anche all’estero”.

"Farò un motore tutto mio!"

“Ma non è finita qui – annuncia orgoglioso Borile ho ancora un sogno nel cassetto: fare un motore tutto mio. Ci ho provato, negli anni scorsi, sfruttando una termica esistente. Ora faccio tutto da zero. Il basamento già c’è, ed è lo stesso: cambio estraibile a 3, 5 o 6 marce e frizione con comando idraulico. Cilindro e testata però saranno totalmente nuovi, con un sistema di distribuzione inedito, che devo brevettare. Non posso anticipare nulla, solo che avrà 4 valvole, ma nessuna catena, né cinghia, né cascata di ingranaggi, niente bilancieri, né molle. Non ci saranno attriti radenti, ma solo volventi. Minori attriti: consumi ridotti. Stiamo testando un prototipo e l’obiettivo è portarlo a 20.000 giri/min. Due misure: se una testata 4T, solitamente, è alta circa 150 mm, la mia misura esattamente 85 mm. Sarà un motore molto piccolo e compatto, ma dalle grandi prestazioni”. Già la fantasia lavora: valvole ad azionamento pneumatico o addirittura elettronico? Dobbiamo attendere ancora…

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