"La flessione ai medi della Multistrada 1200? Il DVT non c’entra, anzi…”
Dove è nata l’esigenza di metter mano in modo così invasivo alla ciclistica?
“Diamo molta importanza al feedback dei clienti. La Multistrada del 2010 aveva raccolto critiche per essere lenta a curvare. Sulla 1200 DVT abbiamo ridotto interasse e avancorsa per renderla più svelta. Forse troppo, i clienti hanno poi evidenziato reattività e un comportamento un po’ nervoso in ingresso curva e i nostri tester riportavano le stesse note. Con la 1260, dopo mesi di prove con il muletto test, dotato di forcellone bi-braccio regolabile e cannotto con boccole regolabili sull’asse di sterzo, abbiamo trovato una configurazione che ha convinto tutti”.
L’allestimento elettronico della Multi è già tra i più completi, ma quali sono i possibili sviluppi futuri?
"Una possibile evoluzione è il passaggio alla IMU (Inertial Measurement Unit, piattaforma inerziale, ndr) a 6 assi come quella utilizzata sulla Superleggera e l’adozione di algoritmi che permettano ai sistemi di controllo, come il DTC, di variare l’intervento in funzione dell’angolo di piega".