"Perchè l'Himalayan consuma quanto un bisonte?"
Caro direttore, scrivo in merito ai dati rilevati dal centro prove relativi ai consumi della Himalayan, di cui ero entusiasta, che avete attestato essere 18,6 km/l (autostrada) nella comparativa crossover A2. Vorrei sapere come è possibile che un monocilindrico da nemmeno 25 CV e 187 kg di peso consumi praticamente come una sei cilindri pesante 335 kg da 128 CV (BMW K 1600 B, 18 km/l).
Giovanni Alliney – email
La risposta di Motociclismo
Caro Giovanni, la funzione del motore a combustione interna è quella di trasformare l’energia contenuta nella benzina in lavoro meccanico utile al movimento. In verità non è molto bravo nel farlo: la maggior parte dell’energia viene sprecata sotto forma di calore e molta altra viene persa per gli attriti interni e varie altre cose. Il rendimento indica quanta della “forza” contenuta nella benzina viene effettivamente convertita in “forza” che spinge la moto, ovvero quanto è efficiente un motore nella sua funzione. Ci sono motori più o meno efficienti, e non solo: il rendimento varia a seconda del numero dei giri. A velocità costante, in piano, un motore fornisce energia per vincere la resistenza dell’aria e la resistenza al rotolamento delle gomme. Più una parte che viene “sprecata” nei modi che abbiamo detto. Cilindrata e frazionamento incidono solo in parte, quindi. È molto probabile che il motore della mastodontica BMW debba fornire più energia, nel complesso. Ma è altrettanto probabile che, al regime a cui si trova a velocità autostradale, (vale a dire 3.850 giri/min a 130 km/h per la K 1600 contro i 6.350 giri/min della Himalayan) abbia un rendimento migliore di quello della Royal Enfield, che invece “frulla” vicinissimo al limitatore (6.500 giri/min).