di Marco Marini - 07 February 2018

Test Triumph Tiger 800 2018: l'enduro di domani

Triumph Tiger 800 XC e XR 2018: abbiamo provato le nuove enduro stradali di Hinckley su asfalto e in fuoristrada, dove si sono rivelate facili e polivalenti. Ecco le prime impressioni di guida

Come va: in strada e...

Eravamo molto curiosi di capire quali benefici avesse portato tutta questa elettronica alle nuove Tiger e la due giorni in Marocco appena conclusa è stata l’occasione perfetta. Pioggia e freddo il primo giorno su strada con le XRt e XCa e sole fantastico oggi fuoristrada con la XCa equipaggiata con le tassellate Pirelli Scorpion Rally.

Iniziamo con il dire che le due versioni che abbiamo provato sono le due top di gamma: la XRt è la più equipaggiata delle XR, quelle con i cerchi in lega e il 19” anteriore, mentre la XCa è la full optional delle XC, con cerchi a raggi e 21” anteriore. Entrambe hanno delle dotazioni che le altre XR e XC non hanno, come i fari full LED e la sella riscaldata per pilota e passeggero.
Partiamo dalla XRt, che sulla strada sporca, fredda e a volte fangosa di questo tour sull’Atlante marocchino ha tirato fuori una facilità e duttilità di utilizzo che la rendono amica fin dai primi metri. Tutto funziona a meraviglia, comprese le nuove sospensioni Showa completamente regolabili, ma quello che si nota subito è l’ottimo lavoro svolto da meccanici ed elettronici. Ottimo il riscontro sul piano delle vibrazioni: pressoché inavvertibili. La risposta al comando del gas è sempre prevedibile e smussata. Su strada, rispetto alla XCa, la XRt mostra una guida più reattiva e maggior appoggio in ingresso curva. Con la XR si cambia direzione più rapidamente e questo la rende più divertente su strada rispetto alla XCa, che ha il 21” anteriore, con tutto quello che ne consegue. La maggior escursione delle sospensioni (220/215 mm ant/post) della XC portano ad alzare sella e baricentro e anche questo la rende meno reattiva e divertente della XR quando si guida su strada. Detto ciò, anche la XC risulta molto godibile su strada e, se il fondo è sconnesso, sa anche regalare maggior comfort rispetto alla XR. Merito delle sospensioni a maggior escursione che sulle XC sono WP e non Showa. Ottima la frenata.

... in off road!

Scegliere la XC significa portarsi a casa una bella viaggiatrice ma con un quid in più sul piano dell’attitudine off-road. Un quid grande come una casa. Perché bastano due pedane zigrinate senza gomma e due pneumatici tassellati che si apre un mondo nuovo. Come sulla XRt, anche la XCa è dotata del riding mode Offroad, che esclude l’ABS sulla ruota anteriore, limitando l’intervento dello stesso su quella anteriore e tarando al minimo l’invasività del traction control. La XCa, tuttavia, è anche fornita di un’ulteriore modalità, la Offroad Pro, che disattiva sia ABS, che traction. Il percorso fuoristrada dove abbiamo provato la XCa tassellata è un bel misto veloce, con punte oltre i 130 km/h, oued sabbiosi dove tenere il motore in tiro per far galleggiare la ruota anteriore e secchi sali/scendi con cunette, oltre a un misto più tortuoso e guidato. Dove ci è piaciuta davvero molto è sul veloce, dove sa regalare grande stabilità e confidenza. Nelle parti più tortuose è meno efficace, perché si avverte un pelo di più il peso. Ottima la modifica al cambio, con la prima marcia più corta (su tutta la gamma), una cosa che aiuta e si apprezza soprattutto in fuoristrada.

Un upgrade del genere era quello che ci voleva per rendere davvero attuali e desiderabili le Tiger, che ora sono pronte a sfidare qualunque concorrente a testa alta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA