a cura della redazione - 30 January 2018

Nuova “Suzuki Katana”: dalla matita alla... strada!

Ci sono voluti otto mesi per realizzare la nuova "Suzuki Katana". Scoprite con noi i passaggi che, dalle prime idee scarabocchiate su carta, ci hanno portato al prototipo definitivo. Ora l'abbiamo provato e messo alla frusta su strada. Ecco come va...

Abbiamo riportato in vita una delle moto degli anni Ottanta più interessanti e innovative, la Suzuki Katana 1100. Come base di partenza per la "nostra" Katana abbiamo scelto un’altra Suzuki, la GSX-S1000F. A disegnare le linee del progetto ci ha pensato una mano d'eccezione: Rodolfo Frascoli, il padre della Moto Guzzi Griso, delle Triumph Speed Triple e Tiger 1050. Ad aiutarci nell’impresa abbiamo trovato Engines Engineering, la struttura alle porte di Bologna nata nel 1979 e diretta dall'ingegner Alberto Strazzari; un'azienda specializzata nella costruzione, nel collaudo e nelle prove su strada dei prototipi.

Dalla carta al digitale

Dal virtuale alla realtà

La prova su strada

L'obiettivo finale del progetto è sempre stato quello di realizzare un prototipo marciante. La professionale struttura di Engines Engineering è riuscita in questo intento e noi poco prima di Eicma ci siamo presi la soddisfazione di collaudarla su strada. È stato pure un enorme rischio: pensate solo a una innocua scivolata, anche solo da fermo, e addio presentazione alla fiera più importante del mondo a due ruote. Non ci siamo limitati a un rapido passaggio davanti agli uffici di Engines Engineering per vedere se tutto era in ordine, ma abbiamo affrontato le "piste" di prova dove vanno anche i collaudatori di Ducati: i passi della Raticosa e della Futa, sulle montagne che si incontrano allontanandosi a sud di Bologna. Avendo cambiato l'assetto, e quindi la distribuzione dei pesi, la moto appare ora più carica sull'avantreno, più reattiva a rispondere alle sollecitazioni del pilota. L'anteriore rimane però sincero e restituisce al pilota una sensazione di rassicurante stabilità. Ovviamente, non siamo lontani dal comportamento della Suzuki da cui deriva, che ha un animo decisamente sportivo e vanta un gran bel motore quattro cilindri (lo abbiamo definito "strepitoso" nella comparativa sport-tourer di luglio 2017). La nuova "Suzuki Katana" danza tra le curve per raggiungere i due passi e appare precisa e ben piantata sulle ruote. La moto è divertente, l'accelerazione fuori dalle curve gratificante, accompagnata da una spinta generosa e lineare, robusta ai bassi e medi regimi, addirittura feroce agli alti. Ma, al di là di tutto, volete mettere la soddisfazione di guidare la "nostra" moto?

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