Come si gira a Misano Adriatico: lo spiega Andrea Dovizioso
Come si gira a misano adriatico: lo spiega andrea dovizioso
Misano Adriatico (RIMINI) 2 settembre 2009 - In previsione del Gran
Premio di casa, il pilota sammarinese della Honda HRC, Andrea Dovizioso,
spiega curva per curva i segreti del circuito di Misano Adriatico, lungo
4.180 m e con 16 svolte, dieci a destra e 6 a sinistra, e caratterizzato
da un tracciato lento e molto tecnico.
CURVA 1
“La partenza è molto difficile, perché la pista è molto stretta e si
devono
affrontare tre curve molto vicine, dove non si può sorpassare, dunque è
assolutamente importate partire da una posizione il più avanti possibile,
perché sono curve lente. Già dalla prima i piloti sono tutti allineati”.
CURVA 2
“La seconda curva è a sinistra ed è del classico tipo che devi affrontare
su questo circuito: una 90° in cui devi spostare la moto verso il centro
del circuito”.
CURVA 3
“Direi che questa è una delle più difficili da affrontare, perché
l’ingresso
è molto stretto, ma l’uscita è molto larga, perciò la traiettoria ideale
è interpretata in diversi modi, si possono tenere diverse linee. Devi,
però, sceglierne una buona e non è semplice. Lì si può andare forte in
diversi modi”.
CURVE 4 E 5
“La quattro è lentissima ed è quasi legata alla cinque che si fa subito
dopo, tanto che praticamente le due si percorrono insieme, come se fossero
un’unica curva, senza nemmeno dover raddrizzare la moto”.
CURVA 6
“Ci si arriva immediatamente e devi uscirne il più velocemente possibile,
perché è collegata al rettilineo che devi affrontare venendo da un curva
in cui eri molto lento”.
CURVA 7
“È in discesa e devi stare attento nella frenata, perché è facile arrivare
lungo. L’ingresso, tra l’altro è molto stretto e l’uscita è
molto larga,
dunque, come per la curva tre, devi azzeccare la traiettoria”.
CURVA 8
“È una parte molto bella del circuito perché prima pighi il più possibile
devi sollevare un po’ la moto per poi chiudere la curva. È molto ampia
sia in ingresso, sia in uscita e ammette diverse traiettorie”.
CURVA 9
“È davvero molto difficile da affrontare, perché spezza un lungo
rettilineo
e anche se ammette un’unica traiettoria entri in sesta marcia e ti trovi
in accelerazione, con l’anteriore che tende a chiudersi ed il posteriore,
quando apri il gas, ha molta trazione. È molto complicato sfruttare al
meglio il tracciato, perché sei molto veloce”.
CURVE 10 E 11
“La curva 10 e la 11 sono molto simili: pieghi la moto, la sollevi, pieghi
nuovamente e la sollevi una volta ancora sino a che non raggiungi la svolta
successiva un po’ più lenta”.
CURVA 12
“È molto lenta, fai un lungo giro verso destra, dove ti trovi quasi a
correre nella direzione opposta, per andare ad affrontare le due curve
successive”.
CURVA 13
“La tredici, per me, è veramente la migliore. È abbastanza semplice ma
ti fa sentire un sacco di sensazioni sull’anteriore e te la puoi davvero
godere”.
CURVA 14
“È estremamente difficile, perché l’asfalto non è regolare e, giro
dopo
giro, diventa sempre più faticoso trovare la traiettoria corretta. È la
curva che ti porta sul rettilineo del traguardo e lo devi sempre tenere
a mente”.