Rossi: “In F1 con Ferrari dal 2011. Lorenzo sarà il nuovo Valentino”
Rossi: “in f1 con ferrari dal 2011. lorenzo sarà il nuovo valentino”
Milano 15 agosto 2009 - Valentino Rossi racconta a La Stampa come
potrebbe
essere il suo futuro sportivo una volta lasciata la MotoGP. Già dal 2011
al Dottore potrebbe essere riservata la terza Ferrari in Formula1, se Maranello
decidesse di concedere una terza vettura alla scuderia. Sul punto Rossi
commenta: “Dovrebbero avvertire anche me. Per ora ho una certezza:
la prossima stagione sarò in MotoGP con la Yamaha. Nel 2011 vedremo. Non
ho deciso che cosa farò e non mi piacciono i programmi a lunga scadenza,
ne ho di più pressanti”. I precedenti per un passaggio dalle due alle
quattro ruote ci sarebbero tutti e non sarebbero nemmeno lasciati al caso,
ma si baserebbero su un programma specifico che era stato definito dalla
dal team della rossa e che potrebbe essere recuperato: “Con la Ferrari
il progetto era ben definito nel 2006: avrei fatto il collaudatore e poi
il pilota. Non me la sono sentita, non ero preparato a lasciare il mondo
che è la mia vita da vent’anni. Tra due anni non so come saranno le cose:
guidare la Ferrari è un sogno per chiunque”.
Ma ogni cosa ha suo tempo e Vale lo sa bene. Così non si è buttato con
troppa fretta in un’impresa dagli esiti incerti e ha preferito puntare
su un successo sportivo già consolidato, restando fra le moto. Scelta azzeccata,
perché se nel 2006 si fosse ritirato dalla Classe regina, lo avrebbe fatto
dopo un Mondiale perso, invece essendo rimasto ha conquistato il titolo
iridato nel 2008 e, da capo classifica provvisorio ha buone probabilità
di vincere anche il campionato di quest’anno. Dice Rossi: “Lasciare
dopo la caduta di Valencia che mi costò il titolo sarebbe stata una fregatura.
Non rimpiango la scelta. Nel frattempo i rapporti con Domenicali –
Stefano, il d.t. della scuderia di Maranello n.d.r. – e anche con
Montezemolo
sono proseguiti”.
Secondo il pesarese la Ferrari vorrebbe averlo a tutti i cosi e punterebbe
su di lui per dare un po’ di pepe allo spettacolo: “Il grande problema
della Formula 1 è che ci sono solo due personaggi che potevano riempire
il vuoto lasciato da Schumi: Alonso e Hamilton. Anzi c’era pure Raikkonen
che si è un po’ perso. Ma la gente non vuole vedere i campioni che lottano
per il settimo posto, non sa che farsene dei Barrichello, dei Button e
delle loro auto. Vogliono la Ferrari, la Mc Laren”. E dunque per rendere
più avvincente lo show e attrarre gli spettatori con nuove sfide si aprirebbe
lo spazio a Valentino, che però è pacato nel commentare: “Come pilota
non credo che farei la differenza, come personaggio, magari, potrei fare
bene”. Poi l’otto volte iridato commenta il ritiro di Schumacher
dalla F1 e la sua rinuncia a correre nell’ultima gara come sostituto di
Massa: “Incredibile, al confronto io sono un bambino. A quarant’anni
serve un grande entusiasmo per tornare ad allenarsi e con quella fratturina
dovuta alle cadute in moto. Comunque credo che a Schumi girino le scatole
all’idea di essersi ritirato troppo presto e dopo un Mondiale che avrebbe
potuto vincere. E che questa fosse un’altra molla per tornare”.
Con la sensibilità del campione, Rossi parla dello stop forzato del pilota
Ducati Casey Stoner: “La mia idea è che abbia davvero un problema fisico,
perché non si può finire una gara bianco in faccia com’era lui. Ma, non
conoscendone la causa, sono anche convinto che tutto parta dalla testa.
Ripeteva che gli pesava passare tanti mesi lontano da casa, dal proprio
ambiente e dagli amici. Non è facile per un australiano. Questa vita può
essere un peso terribile se non godi a farla: può persino toglierti il
piacere di salire in moto”.
Il campione di Tavullia è rimasto nel Motomondiale da leader incontrastato,
perché a tenerlo inchiodato in sella “è la sfida. Grandi avversari
ne ho avuti e ne ho sempre: Lorenzo, ad esempio, mi sembra molto tosto”.
Rossi pensa che il suo compagno di squadra Jorge possa essere il miglior
candidato per la successione come pilota più forte del Mondiale: “Un nuovo
Valentino non potrebbe essere Stoner, perché vince in modo che non entusiasma.
Può diventarlo Lorenzo”. Valentino e lo spagnolo condividono i colori
del team e si stimano come avversari, ma sulla questione il Dottore specifica:
“Francamente speravo che lasciasse la Yamaha per la Honda, perché ne
sarebbe uscito un campionato più interessante. Invece credo che resterà
e che alla Yamaha farà comodo avere due piloti così: la gestione non è
semplice, ma la rivalità interna migliora il prodotto”.