di Nicolas Patrini - 07 September 2017

Ducati Panigale V4: tecnica e numeri del motore derivato dalla MotoGP

Ducati ha svelato il motore che equipaggerà la tanto attesa Panigale V4. Il nuovo 4 cilindri derivato da quello usato in MotoGP si chiama Desmosedici Stradale e di questo inedito propulsore vi raccontiamo i dettagli tecnici, vi diamo i numeri delle prestazioni (potenza e coppia massima), vi diciamo perché ha quella... strana cilindrata

Desmosedici Stradale: il motore della Panigale V4 (che arriva il 5 novembre)

Ducati ha (parzialmente) accontentato gli appassionati in attesa di novità, svelando il motore che andrà ad equipaggiare le future sportive di Casa, prima fra tutte la Panigale V4. Il propulsore è chiamato Desmosedici Stradale e deriva dall’esperienza maturata in MotoGP, dove il quattro cilindri Desmosedici sta conseguendo ottimi risultati. Si tratta di un motore V4 di 90° che segna l’inizio di una nuova epoca, dato che la Casa bolognese non aveva mai equipaggiato prima d’ora una moto sportiva, prodotta in serie non limitata, con un motore simile. Le novità per la Panigale 4V, lo abbiamo già detto, non si limiteranno al motore, ma coinvolgeranno anche la ciclistica, con un inedito telaio in alluminio. Ma ora occupiamoci del propulsore..

La filosofia alla base del Desmosedici Stradale è quella di coniugare l'utilizzo sportivo con le necessità dell'impiego su strada: per massimizzare la coppia ai medi regimi e per ottenere coppia e potenza a regimi più contenuti, il motore ha una cilindrata superiore a quello utilizzato in MotoGP, per la precisione 1.103 cc. La Casa dichiara una potenza di oltre 155 kW (210 CV) a 13.000 giri/minuto, e una coppia massima di oltre 120 Nm (12,2 kgm) da 8.750 a 12.250 giri/minuto, nel rispetto della Normativa Euro 4. L’utilizzo dello stesso alesaggio del motore Desmosedici GP fa sì che anche tutta la parte fluidodinamica, ovvero valvole, condotti di aspirazione, corpi farfallati, sia vicinissima tra le due unità motrici.

Domenicali: "Un nuovo capitolo della storia della nostra Azienda"

Lo svelamento ufficiale del motore è stato fatto a Misano, in occasione del GP di San Marino e della Riviera di Rimini, 13° appuntamento del Mondiale MotoGP 2017. Una versione R, di cilindrata appena inferiore a 1.000 cc, caratterizzata da più alti regimi di rotazione e quindi più specifica per l’utilizzo in pista, è in fase avanzata di sviluppo e costituirà la base per la versione omologata per il campionato SBK, dove questo motore verrà impegnato a partire dal 2019.

Ecco le parole di Claudio Domenicali (Amministratore Delegato Ducati), di seguito le specifiche e le informazioni sul nuovo propulsore.

“Siamo orgogliosi di togliere il velo a questo gioiello di tecnologia che apre un nuovo capitolo della storia della nostra Azienda e che ne dimostra la vitalità e l’altissimo livello di investimento nello sviluppo di nuovi prodotti. Questo motore rende inoltre evidente quanto sia stretta la collaborazione tra Ducati Corse e il gruppo di sviluppo delle moto di produzione e quanto le corse siano in grado di sviluppare tecnologia poi utilizzabile per la serie. Appuntamento a tutti per il 5 novembre alle 21, in occasione della Ducati World Premiere 2018, dove presenteremo la Panigale V4, una moto nuova al 100% ed equipaggiata con questo motore”.

V4 di 90°: la scelta dell’architettura

Leggero e compatto: solo 2,2 kg in più rispetto al Superquadro

Con un peso di 64,9 kg, il Desmosedici Stradale è solo 2,2 kg più pesante del bicilindrico Superquadro da 1.285 cc, confermando l’attenzione posta dagli ingegneri verso la leggerezza. I carter motore sono in alluminio, realizzati in fusione per gravità e accoppiati con taglio orizzontale. Il semicarter superiore integra le quattro canne dei cilindri in alluminio con riporto al nikasil che assicura protezione dall’usura e basso attrito. Nelle canne dei cilindri scorrono pistoni da 81 mm di diametro, con due segmenti, a basso attrito, più raschiaolio. I pistoni sono stampati in alluminio e sfruttano la tecnologia “box in box” che consente di contenere l’altezza del mantello e lo spessore sotto il cielo a vantaggio della riduzione degli attriti e dei carichi inerziali, mantenendo la necessaria resistenza e rigidezza.

Il rapporto di compressione è di 14:1, un valore elevato di chiara derivazione racing. I pistoni sono accoppiati a bielle forgiate in acciaio con un interasse di 101,8 mm. L’albero motore impiega bronzine di banco, ruota su tre supporti ed è realizzato in acciaio nitrurato con perni di biella a doppia rettifica sfalsati di 70°. Per limitare il peso, tutti i coperchi del motore sono realizzati in magnesio mediante la tecnologia della pressofusione. Di questo materiale sono realizzati i coperchi delle teste, la coppa dell’olio, il coperchio dell’alternatore e quello della frizione, realizzato in due pezzi.

Nonostante le cresciute prestazioni rispetto al motore Superquadro il controllo ed eventuale regolazione del gioco valvole (Desmo Service) rimane invariato ogni 24.000 km, mentre i tagliandi sono confermati ogni 12.000 km/12 mesi.

Albero motore controrotante

“Twin Pulse”: gli scoppi in accensione dei cilindri “gemelli”

Cornetti di aspirazione a lunghezza variabile

Il motore Desmosedici Stradale respira grazie a quattro corpi farfallati ovali con diametro equivalente di 52 mm, collegati a cornetti di aspirazione ad altezza variabile. Questa soluzione è una novità per un motore Ducati di produzione e permette di ottimizzare il riempimento dei cilindri a tutti i regimi di rotazione con importanti benefici in termini di erogazione e guidabilità. Al variare dei giri e della coppia richiesta dal pilota, i cornetti di aspirazione assumono una configurazione che allunga o accorcia il condotto permettendo di ottimizzare l’influenza in termini fluidodinamici delle onde di pressione che corrono lungo il condotto stesso. Il sistema è controllato dalla centralina motore ed è costituito da due stadi: una trombetta fissa disposta sul corpo farfallato ed una mobile che scorre lungo delle guide in acciaio. Quando questa si abbassa, si dispone a contatto con la trombetta corta determinando così un allungamento geometrico del condotto. Quando si alza, la fluidodinamica vede solo la trombetta fissa sottostante e quindi la configurazione del motore risulta caratterizzata da un condotto molto corto.

Ogni corpo farfallato è dotato di due iniettori: uno sotto farfalla specifico per le condizioni di utilizzo a basso carico ed uno sopra che viene attivato quando al motore si richiede di esprimere le maggiori performance. I corpi farfallati di ogni bancata sono mossi da un motorino elettrico dedicato che grazie al sistema full Ride by Wire permette strategie di controllo elettroniche complesse e permette di modulare il carattere del motore in relazione al riding mode scelto dal pilota.

Il "Desmo" di ultima generazione

La distribuzione desmodromica del Desmosedici Stradale utilizza componenti completamente ridisegnati e miniaturizzati per realizzare teste molto compatte, cosa a cui contribuiscono anche le nuove candele, dalle dimensioni più contenute rispetto allo standard in produzione. I quattro alberi a camme muovono 16 valvole in acciaio con misure di 34 mm di diametro per quelle di aspirazione e di 27,5 mm di diametro per quelle di scarico. Le sedi valvole sono realizzate in acciaio sinterizzato.
Viste le elevate velocità di rotazione del V4 e le dimensioni importanti delle valvole, queste non riuscirebbero a seguire i profili di chiusura spinti delle camme se si utilizzasse un sistema tradizionale a comuni molle. Così, nel “Desmo” Ducati le valvole vengono chiuse meccanicamente con una precisione analoga a quella della fase di apertura, consentendo di realizzare profili delle camme più spinti e fasature estreme a favore di maggiori performance del propulsore.

Gli alberi a camme sono comandati da due catene di distribuzione del tipo “silent”. Sulla distribuzione anteriore la catena trascina l’albero a camme di aspirazione, il quale a sua volta trasmette il moto a quello di scarico mediante una coppia di ruote dentate (distribuzione mista catena-ingranaggi). Sulla distribuzione posteriore la catena trascina invece l’albero di scarico il quale passa il moto a quello di aspirazione. La catena che comanda la distribuzione dei cilindri anteriori è posizionata sul lato destro e prende il moto dall’albero motore attraverso un ingranaggio ricavato sul pignone della trasmissione primaria. Quella che comanda i cilindri posteriori è disposta sul lato sinistro del motore e prende il moto da un ingranaggio monolitico ricavato sull’albero motore. Ciascuna testata è dotata di sensore “anti-battito” che consentono di ottimizzare la gestione degli anticipi accensione scongiurando fenomeni di detonazione.

Lubrificazione a carter semi secco e sistema di raffreddamento

Cambio e frizione

Principali dati tecnici del Desmosedici Stradale

  • Quattro cilindri a V di 90° da 1.103 cm³
  • Alesaggio x corsa 81 x 53,5 mm
  • Rapporto di compressione 14:1
  • Potenza massima oltre 210 CV a 13.000 giri/minuto
  • Coppia massima oltre 120 Nm da 8.750 a 12.250 giri/minuto
  • Albero motore controrotante
  • Ordine di scoppi Twin Pulse con perni di biella sfalsati di 70°
  • Omologazione Euro 4
  • Distribuzione a catena con doppio albero a camme in testa desmodromica, 4 valvole per cilindro
  • Frizione multidisco a bagno d’olio, asservita e con antisaltellamento
  • Lubrificazione a carter semi-secco e quattro pompe olio: 1 di mandata e 3 di recupero
  • Alimentazione con quattro corpi ovali con diametro equivalente di 52 mm e cornetti ad altezza variabile
  • Cambio a sei rapporti con sistema DQS up & down
  • Intervallo di manutenzione “desmo-service” fissato a 24.000 km

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