di Claudio Giovenzana - 07 July 2017

Vivere viaggiando: come si fa? (parte 1-errori e luoghi comuni)

Come trasformare i viaggi in moto in un lavoro? Come fare a mantenersi viaggiando? Risponde Claudio Giovenzana, che è in viaggio da 9 anni: la verità e le menzogne, le strade da scartare e quelle da tentare per realizzare il sogno di libertà. Evitando pericolosissime trappole...

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Parola di “stupido”

Come si costruisce quella condizione di libertà che permette di viaggiare a piacere e ovunque? Non parliamo di una vacanza lunga o dell’anno sabbatico: parliamo di una vita nomade, che inizia e finisce quando lo decidiamo noi. Se avete sempre desiderato una vita da globetrotter e per questo vi hanno dato dello “stupido”, adesso avete finalmente davanti uno stupido che è andato fino in fondo e vuota il sacco.

Il modo peggiore per iniziare: il mio

Viaggiatore o imprenditore?

Mollare tutto” è soltanto il primo stadio che riguarda “la liberazione”. Dietro l’immaginario esotico del viaggio che “dura una vita”, ci sono fatica, impegno, strategia, lungimiranza, rinunce, esperimenti. L’esempio di vita che ci può aiutare di più è quello del “gran lavoratore”, dell’imprenditore. Vi elenco qualcosa che ho imparato mentre continuavo a inciampare nelle favole, imparando grazie a tanti bei lividi a diventare più imprenditore e da lì un viaggiatore “di professione”. Questa trasformazione non avveniva mentre guidavo la mia Guzzi ma quando stavo rinchiuso in tuguri di 3 metri per 2 da 80 euro al mese, a chiedermi come cavolo ce l’avrei fatta. La fatica e la ricerca non potrò mai evitarvela, ma almeno potrò risparmiarvi alcune tappe inutili e dolorose.

Luoghi comuni e altri mostri: viaggiare non è un lavoro

Saper viaggiare non significa saper raccontare

Lavorare "in" viaggio e lavorare "con" il viaggio

Se cercate su internet “lavorare in viaggio”, vengono spesso fuori idiozie come “lavorare in ostello”, “nelle piantagioni di cocco”, ”fare il diplomatico”, “l’oceanografo” o “l’insegnate di yoga”. Molti di questi lavori sono solo soluzioni “tampone” per sopravvivere mentre viaggiate. Quando ve ne andrete da un posto li perderete diventando “disoccupati in viaggio”. Per quanto esperienze umanamente meravigliose, non sono lavori IN viaggio. Un lavoro IN viaggio è qualcosa che non perdete quando vi state spostando in moto da un Paese a un altro. Può essere un’attività gestita in remoto, consulenze periodiche con clienti, sedute online con pazienti, vendita di prodotti a distanza, travel blogging, traduzioni, SEO, Social Media Manager, Marketing, negozi eBay, corsi digitali da scaricare etc… In ultimo, finalmente, c’è il lavoro CON il viaggio, in cui quello che vedete e vivete è in qualche modo collegato al vostro lavoro.

Ma di questo parliamo nella prossima puntata

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