a cura della redazione - 29 June 2017

Suzuki GSX-F 1000 Sidecar: arma totale per i viaggi offroad

Straordinaria special su base Suzuki GSX-F 1000 anni Novanta. Mario Miazzon si è inventato un sidecar pensato per i lunghi raid offroad. Le modifiche? Un’infinità: il carrozzino, ovviamente, ma anche il motore (un GSX-R), la doppia trazione… Guidarlo è difficilissimo!

Meglio i CV della leggerezza

Avete presente il fuoristrada? Se ci pensate, vi viene in mente un mezzo leggero, agile, maneggevole. Ma non tutti hanno le stesse idee. Per Mario Miazzon, fondatore di una concessionaria con officina a Marostica (VI), sono i CV quelli che contano quando devi affrontare una duna del deserto o superare un guado fangoso. Lui è un grande viaggiatore offroad e da una moto richiede robustezza, adattabilità ai diversi fondi ed autonomia. Per questo si è costruito un sidecar, partendo da un 1000 quattro cilindri (qui le foto).

1000 non bastano. Ma nemmeno 1100

La base di partenza è una Suzuki GSX-F 1000 del ’95, quella raffreddata ad aria/olio e con il telaio in acciaio. Di quella moto è rimasto il serbatoio da 20 litri, il codino e il telaio, pur con molti irrigidimenti. Tutto il resto è cambiato. Il motore è ora quello di una GSX-R1100 del ’91 perché a Mario piacciono i CV. Ha quindi sostituito i pistoni con quelli di un Burgman 400, per aumentare la cilindrata a 1.250 cc e ridotto il rapporto di compressione a 10,5:1, in modo da poter utilizzare benzine meno pregiate, con minor numero di ottani, le uniche che si trovano certe volte durante i viaggi.

Doppia trazione

Oltre 1.000 km di autonomia

Come equipaggiamento da viaggio base troviamo una pala, la corda da traino, un piccone, due taniche di benzina (70 litri di serbatoi non bastano!) e un set di attrezzi vari. Durante i viaggi, però, tutto il carrozzino è pieno di cose di tutti i generi, abbigliamento, tendina, ricambi della moto e molto altro. Mario viaggia da soli sul sidecar e il bilanciamento lo trova con questa zavorra! Per i viaggi estremi l’autonomia non è mai abbastanza, così, oltre al serbatoio originale da 20 litri, è stato creato un nuovo serbatoio da 50 litri sotto il sedile del carrozzino, collegato al primo da un tubo, in modo da poter fare il pieno solo da un tappo. Ma c’è anche il sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio del pneumatico posteriore, grazie ad un compressore montato a bordo. Le pressioni scelte per i diversi terreni sono di 0,8 bar per la sabbia, 1,5 bar per le piste e 2,3 circa per la strada. La batteria è sempre una ma l’impianto elettrico è doppio: uno è quello della moto e uno separato è quello dei servizi, che può essere sempre escluso con un interruttore.

Con quella ruota in più lì a destra cambia tutto!

Non puoi permetterti scherzi con questo mezzo, se provi a derapare ti lancia via alla velocità della luce oppure si ribalta perché non controbilanci bene i pesi. Il motore è esuberante, sembra sovradimensionato e la frenata va gestita con il solo pedale, che aziona il disco posteriore, quello del carrozzino e uno dei due anteriori. Con la leva al manubrio si agisce invece sull’altro disco anteriore, ma è solo per emergenza. Se spari un prima-seconda-terza-quarta, ti ritrovi con il posteriore che derapa sul dritto, un po’ per il grip della gomma da auto M+S, un po’ perché le ruote, durante il nostro test, si sono un po’ sporcate di terra.

Da guidare è difficilissimo (se non sei Miazzon)!

Il davanti si alleggerisce e va a destra e sinistra di un bel metro/metro e mezzo: continui a correggere vistosamente con il manubrio e a buttar dentro marce. Lavorano benissimo le sospensioni, capaci di mangiarsi anche i sassi. Ma la dinamica di questo mostruoso tre ruote è troppo strana per poterci prendere dimestichezza in fretta: serve esperienza. E Mario Miazzon ne ha moltissima…

Fatto in 6 mesi, poi 17 anni di perfezionamenti

"Uso la moto solo in pista: nei viaggi il sidecar è insuperabile"

Che viaggi hai fatto?
Sono andato in Tunisia, Libia diverse volte, Marocco, Algeria e Oman. Ma ho anche viaggiato verso l'Est Europa, la Russia...

Di solito viaggi da solo?
No, con la mia famiglia. Io con il sidecar; mia moglie con le figlie e i mariti sul... quad (che in realtà è un camion Iveco 4x4 con ruote alte 125 cm, allestimento camperizzato perfetto, un sogno, ndr).

Non è più divertente guidare una moto rispetto a un sidecar?
Vado in moto da quando sono nato. Mi piace e quando posso giro in pista, anche se non certo come i piloti veri (Mario ha 68 anni, ndr). Ma in fuoristrada e per i viaggi mi diverto molto di più con il sidecar.

© RIPRODUZIONE RISERVATA