a cura della redazione - 23 June 2017

Guzzi V 35 Imola II-V 65 Lario: belle e fragili moto anni '80

Moto Guzzi V 35 Imola II e V 65 Lario story: a fine 1983 la Casa di Mandello svela le nuove medie sportive. Riviste nell’estetica e nella ciclistica, hanno il classico V2, ma con testate a 4 valvole. Pur apprezzate dal pubblico, hanno gloria assai breve: i motori rompono perché le valvole si staccano e cadono nei cilindri!

Le piccole che piacciono

Bellezza e concretezza ciclistica

L’Imola II e la Lario debuttano al Salone di Milano del 1983 assieme alle enduro V 35 TT e V 65 TT. Rispetto alle precedenti Imola e Monza prima serie, la carrozzeria è completamente diversa, più aggressiva, adatta ai nuovi gusti del pubblico, orientati verso una sempre maggiore sportività. La linea è personale e sinuosa, disegna un’unica onda dal parabrezza del piccolo cupolino allo spoiler che completa il codino dietro la sella. Un look che incontra subito i favori del pubblico e che sarà ripreso per la Le Mans 1000, svelata quasi un anno dopo (Colonia, ottobre 1984). Per la ciclistica, al noto ed apprezzato telaio a doppia culla chiusa scomponibile, modificato nella zona del cannotto di sterzo e con cuscinetti a rulli conici anziché a sfere, si abbina la novità delle ruote, entrambe da 16”. Nuove sono pure le sospensioni con la forcella con steli da 35 mm (anziché da 31,7 mm), mentre l’interasse aumenta da 1.420 a 1.455 mm e il manubrio è più stretto.

Novità sfruttata male

Buona l'idea, ma...

Le prove delle nuove “piccole sportive” effettuate da Motociclismo (vedi i dettagli nei paragrafi successivi) evidenziano non pochi pregi ma anche qualche difetto. Purtroppo non emerge, visto il “contenuto” chilometraggio delle prove (1.720 km la Lario e 2.325 km l’Imola II), il vero problema, che scopriranno sulla loro pelle gli acquirenti, soprattutto della 350: la “delicatezza” della distribuzione a 4 valvole, con queste ultime che cadono, anche prima della fine della garanzia, causando danni notevolissimi. Guzzi, dovendo contenere i costi, non ha progettato una distribuzione ad albero a camme in testa, conservando aste e bilancieri (questi chiaramente “a due dita”). La trasformazione in 4 valvole ha comportato modifiche solo ai cilindri, alle testate (valvole inclinate anziché parallele) e ai pistoni. Una soluzione tecnica semplice e razionale, insomma, oltretutto economica e ben conosciuta a Mandello. Quindi dove sta il problema?

Nessun vero rimedio...

Canto del cigno

La V 65 Lario nella prova di Motociclismo

La V 35 Imola II nella prova di Motociclismo

Rielaborato da Motociclismo di dicembre 1985 (con inedito "dietro le quinte")
Prova nata male… Al ritiro della moto, la V 35 Imola II non si avvia. Parte (ma a spinta e dopo svariati tentativi) solo dopo alcuni interventi dei meccanici e la sostituzione delle candele. Il percorso verso la sede di Motociclismo è accompagnato da un rumore di distribuzione così evidente e sgradevole da temere di rimanere a piedi... Dopo i rilevamenti prestazionali, il confronto con quelli della precedente Imola è deludente: praticamente nessuna differenza, anzi, l'accelerazione è peggiore! Le impressioni di guida riportano l’ottima tenuta di strada, la precisione di guida e dell’inserimento in curva, oltre ad una frenata poderosa e sicura... L’unico appunto è agli ammortizzatori, rigidi e mal frenati: sullo sconnesso provocano il saltellamento del retrotreno e martirizzano la schiena dell’eventuale passeggero. L’aumento di peso e la potenza non esuberante hanno penalizzato la brillantezza su strada, il propulsore rimane ruvido fino a 6.000 giri, poi sale veloce dando il meglio fino a 8.800/9.000 giri. Il cambio ha i rapporti interni della V 65, che mortificano lo spunto in partenza, costringendo a sfrizionare per avere brillantezza. I tecnici hanno accorciato la primaria ma la prima marcia risulta lo stesso lunga. Poco assetata, la moto della nostra prova ha lamentato un anomalo consumo di lubrificante, per passaggi di olio nella camera di combustione del cilindro sinistro, causati probabilmente da accoppiamenti poco scrupolosi.

  • Potenza max alla ruota 30,88 CV a 9.000 giri
  • Coppia max alla ruota 2,55 kgm a 7.000 giri
  • Velocità massima 156,3 km/h
  • Accelerazione 0-400 m 15,569 sec
  • Consumo in città 17,8 km/l
  • Consumo fuori città 18,7 km/l
  • Consumo autostradale a 130 km/h 17,2 km/l
  • Consumo massimo 14,0 km/l
  • Consumo medio 18,6 km/l
  • Peso a vuoto 178,0 kg (82 ant + 96 post)

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