di Federico Aliverti - 07 June 2017

#Metapedaggio: volata finale, il Presidente è con noi

Favorevole alla riduzione del pedaggio autostradale per le moto. Così si è detto Andrea Camanzi, numero uno dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti, in un incontro col nostro direttore, Federico Aliverti: si tratta di un parere dal peso specifico molto alto. A fine giugno sapremo come finirà la questione

Metà Ruote Metà Pedaggio

Torniamo a parlare di pedaggi autostradali troppo cari per le moto, tema che ci sta a cuore e a cui abbiamo dedicato l'iniziativa #metapedaggio con tanto di petizione di gran successo (se ancora non l'avete fatto, si FIRMA QUI). Su Motociclismo di giugno il nostro direttore, Federico Aliverti, fa il punto della situazione e lancia uno sguardo sul futuro. Anzi, rivela che si sta arrivando agli atti finali e che la nostra campagna ha acquisito un altro sostenitore, uno di quelli che contano davvero molto. Ecco l'editoriale di Motociclismo di giugno.

Ora vogliamo i fatti!

Otto milioni di italiani che si spostano su due ruote a motore stanno esaurendo la pazienza e via di questo passo anche i soldi per pagare il pedaggio autostradale. Non ci bastano più le vellutate rassicurazioni di tanti e importanti attori a tutti i livelli istituzionali che in questi mesi hanno mostrato di avere vivo interesse per la questione Metàruote Metàpedaggio. Nel pieno della stagione della moto, ci vogliono i fatti. A oggi, dopo un anno di lavoro di sensibilizzazione a tutti i livelli istituzionali, di concreto abbiamo strappato un impegno: il 19 aprile, a Roma, ho ricevuto il più importante segnale di presa in carico della nostra istanza sulla riduzione del pedaggio autostradale per le moto. La data prevista di fine lavori per definire il dispositivo normativo è già slittata da fine maggio al mese di giugno, ma come cittadino prima ancora che come motociclista non voglio cedere al pessimismo. Anzi ho fiducia che i miei interlocutori si attivino per dare finalmente una risposta di equità e giustizia al vasto mondo delle due ruote. Ma non c’è spazio per altre deroghe, ci sentiremmo traditi in proporzione alla fiducia accordata. L’ultimatum è per la fine di giugno, quando andrà in stampa - e ovviamente anche online - il prossimo numero di Motociclismo. Col consueto supporto nella comunicazione da parte di tutti i media extra settore che hanno sostenuto insieme a noi, con civiltà, questa campagna.

“Auspico tariffe differenti per auto e moto”

Fare pressione e serrare i tempi non è un tentativo disperato. È il minimo che si può fare dopo l’incontro che ho avuto il 10 maggio a Torino col Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi. Nell’ambito delle proprie competenze, egli ha il compito di garantire l’accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ed ai servizi, oltre alla definizione dei diritti degli utenti dei servizi di trasporto. Per quanto attiene direttamente la nostra causa, l’individuazione dei sistemi tariffari per le nuove concessioni autostradali. Il fatto che sia una sorta di arbitro super partes ci rafforza. Riportiamo con enorme soddisfazione le sue parole a conforto dei motociclisti e anche dei politici, nel caso fossero tuttora dubbiosi sul proprio ruolo e sulle proprie responsabilità: “La quantificazione dell’ammontare del pedaggio compete a Ministero e concessionarie; a mio avviso, un’adeguata commisurazione del pedaggio autostradale per i motoveicoli rappresenta una operazione di equità perché l’uso del manto autostradale delle due ruote è inferiore a quello delle quattro ruote; conseguentemente l’usura dell’autostrada è inferiore. La modulazione dei pedaggi dovrebbe seguire lo stesso principio per il quale, pur utilizzando gli stessi binari, i treni sono soggetti a tariffe di utilizzo differenti a seconda che trasportino persone o merci. In ragione di queste evidenze sugli impatti generati sull’infrastruttura, alcuni Paesi UE, ciascuno con le proprie formule, riservano tariffe differenti ad auto e moto. Personalmente auspico che questo possa avvenire anche in Italia”. Il parere autorevole e tecnicamente fondato del Presidente Camanzi non fa che confortarci sulla solidità anche tecnica della nostra richiesta. A questo punto le Istituzioni preposte alla decisione hanno davanti a loro un’autostrada libera. Il suggerimento è di percorrerla in fretta.

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