di Riccardo Capacchione - 26 May 2017

I segreti della catena: come nasce e come farla durare di più

La catena della trasmissione finale è un componente fondamentale della moto e può incidere su prestazioni e consumi. Alla Regina Catene abbiamo scoperto come nasce la catena e vi diamo i consigli di manutenzione per farla vivere più a lungo

Una maglia tira l'altra

Concatenazione di ragioni

600 pezzi

Una catena di media lunghezza è composta da 112 a 120 “passi” (ovvero la distanza tra un perno e l'altro: per le moto più potenti è generalmente di 15,875 mm), quindi è lunga tra 1.780 e 1.900 mm, mentre i pezzi che la compongono sono oltre 600. Nel dettaglio: le piastre interne ed esterne (i “biscottini" visibili dall’esterno della catena), le bussole che collegano le piastre interne (possono essere estruse, per le catene “sigillate” oppure avvolte per quelle prive di O-Ring - in Regina si chiamano Z-Ring) e che una volta montate compongono la maglia interna o “blocco”. I perni collegano invece le piastre esterne e sono alloggiati dentro alle bussole: gli schemi visibili in questo articolo e nella gallery spiegano al meglio la struttura di una catena.

Con un filo fai tutto

Storie di bussole

Una macchina avvolgitrice provvederà poi a realizzare i “tubicini” che costituiranno le bussole, il cui interno è sagomato in modo da risultare perfettamente rettilineo (e quindi offrire maggiore superficie di appoggio sul perno) una volta “piantate” nelle piastre interne. Le bussole per catene “sigillate” (che mantengono il grasso al loro interno grazie all’applicazione di guarnizioni Z-Ring) devono invece essere estruse, per non presentare il taglio tipico delle bussole avvolte, dal quale il grasso potrebbe fuoriuscire. Una macchina apposita con diversi colpi trasforma il filo in una bussola, un tubicino molto resistente. Tutti i componenti sono poi indirizzati verso i trattamenti termici, dalla bonifica (tempra più successivo rinvenimento o distensione), alla cementazione (per rendere la superficie durissima mantenendo un “cuore tenace e relativamente flessibile).

Cosa cambia tra una “O” e una “Z”?

Il rodaggio

Infine, la catena viene rodata a circa la metà del suo carico di rottura, il che comporta il perfetto assestamento di tutte le componenti. A questo punto la catena è pronta per essere spedita alle Case costruttrici oppure per essere venduta in kit destinati ai vari modelli di moto.

Manutenzione della catena: come controllare e quando cambiare

La catena va lubrificata ogni 600-800 km, a seconda del tipo di percorso, più o meno polveroso. Esistono molti lubrificanti spray in commercio: i migliori contengono bisolfuro di molibdeno, composto che riesce ad insinuarsi nei punti più nascosti. Il prodotto va applicato sul lato della catena rivolto verso le ruote dentate così che, durante la rotazione attorno agli ingranaggi, sia facilitata la lubrificazione delle articolazioni. Dopo circa 15 minuti i solventi contenuti nello spray evaporano e il lubrificante aderisce alla catena. Controllate ad ogni lubrificazione il tensionamento: il gioco del ramo inferiore della catena dovrebbe essere almeno di 20 mm. Pignone e corona devono essere perfettamente allineati tra loro. È una verifica non semplice da fare, ma un “trucco” aiuta: osservate la corona, se in un fianco la zona di appoggio con la catena risulta lucida significa che gli ingranaggi non sono allineati. Agendo sui registri del perno ruota si ripristina l’allineamento.
Non esiste un preciso chilometraggio per la sostituzione della catena: nei recenti Long Test di 50.000 km effettuati con la Yamaha Tracer 900 e la Honda Africa Twin abbiamo cambiato la catena, rispettivamente, a 30.000 e 48.000 km. A parte un allungamento eccessivo che impedisce una corretta tensione, un altro indizio di "fine carriera" è quando le maglie assumono una posizione angolata, perché i perni si grippano nelle bussole, limitando la scorrevolezza. Altra verifica di usura: tirate verso l’esterno una maglia posta circa a metà del tratto in cui appoggia sulla corona. Se si intravede una “luce” tra catena e corona è il momento di cambiare l'intero gruppo di trasmissione.

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