Il campione del Mondo gioca al gatto col topo...
L'Aragona sarà anche nel 2017 un feudo Ducati?
FP1: Rea subito 1°, Davies ultimo (motore rotto)
WSBK 2017, Aragon: Classifica FP1
- J. Rea (Kawasaki) 1’50″570
- A. Lowes (Yamaha) +0”071
- X. Fores (Ducati) +0”151
- J. Torres (BMW) +0”228
- T. Sykes (Kawasaki) +0”374
- M. VD Mark (Yamaha) +0”386
- M. Melandri (Ducati) +0”574
- L. Mercado (Aprilia) +0”604
- S. Bradl (Honda) +0”807
- N. Hayden (Honda) +0”937
- E. Laverty (Aprilia) +0”965
- M. Reiterberger (BMW) +1”183
- A. De Angelis (Kawasaki) +1”510
- R. Russo (Yamaha) +1”526
- R. Krummenacher (Kawasaki) +1”644
- R. Ramos (Kawasaki) +1”689
- L. Camier (MV Agusta) +1”778
- J. Simon (Aprilia) +2”756
- A. Badovini (Kawasaki) +2”777
- O. Jezek (Kawasaki) +3”159
- C. Davies (Ducati) +3”326
1’50”570: questo il best lap stampato da Jonathan Rea nelle prime libere del mattino di Alcaniz. Non è una notizia originalissima, mentre lo è la rottura del motore della Ducati di Davies, la dominatrice del Motorland nelle ultime 3 gare. Chas ha fatto giusto due giri, poi il suo motore è morto alla prima curva, obbligandolo la squadra a cambiare il propulsore. Oltretutto, il motore nuovo non si è neppure avviato, facendo perdere l’ultimo quarto d’ora di libere al gallese, che in classifica è mestamente 21° e ultimo.
In tutto questo, il campione del Mondo va come un treno, concludendo le FP1 con un crono assai minaccioso verso i record della pista: quello assoluto è firmato Sykes (1'49”374 in Superpole nel 2016), in gara il primato è di Davies (1'50”421 in Gara 1 nel 2016).
Velocissimo anche Lowes, 2° staccato di soli 71 millesimi, mentre la Ducati di Fores tiene alto il nome di Borgo Panigale in una mattinata in cui nemmeno Melandri svetta (7° a quasi 6 decimi). Si segnalano Torres (4° davanti a Sykes), VD Mark (6°) e un Tati Mercaddo che rientra alla grande con l’Aprilia del team Ioda, che porta all’8° posto, davanti alle “ufficiali” di Laverty (11°) e Simon. Quest’ultimo è al debutto assoluto in SBK, quindi il suo 18° posto non fa testo. Le Honda stazionano in fondo alla Top 10, mentre la MV Agusta di Camier, solitamente ben più in alto, deve accontentarsi di un inusuale 17° posto.
FP2: si rivedono le Ducati
WSBK 2017, Aragon: Classifica Combinata FP1-2
- J. Rea (Kawasaki) 1’50″062
- M. Melandri (Ducati) 1’50″181
- T. Sykes (Kawasaki) 1’50″305
- C. Davies (Ducati) 1’50″383
- A. Lowes (Yamaha) 1’50″841
- X. Fores (Ducati) 1’50″729
- J. Torres (BMW) 1’50″756
- M. VD Mark (Yamaha) 1’50″956
- E. Laverty (Aprilia) 1’51″054
- L. Mercado (Aprilia) 1’51″174
- S. Bradl (Honda) 1’51″177
- N. Hayden (Honda) 1’51″507
- M. Reiterberger (BMW) 1’51″753
- R. Ramos (Kawasaki) 1’51″766
- A. De Angelis (Kawasaki) 1’52″080
- R. Russo (Yamaha) 1’52″096
- R. Krummenacher (Kawasaki) 1’52″126
- L. Camier (MV Agusta) 1’52″283
- J. Simon (Aprilia) 1’53″328
- A. Badovini (Kawasaki) 1’53″347
- O. Jezec (Kawasaki) 1’53″729
La seconda sessione inizia già con le scintille: Sykes ribadisce che lui proprio non ci sta a fare la comparsa e stampa un 1’50”305 molto eloquente. Intanto è arrivato anche Davies che, dopo il forfait in FP1, di fatto debutta in pista ad Alcaniz con il tempo di 1’50”953, portandosi al 6° posto. Ricordiamo che la classifica combinata delle FP1 e 2 determina quali saranno i 10 piloti che accederanno direttamente alla Superpole 2. L’inserimento di Davies fa arretrare di fatto tutti di una posizione dal 7° posto in giù.
La sessione procede con la consueta fase di studio e lavoro sui set up, cosa che non impedisce a Melandri di migliorarsi di circa tre decimi (1'50”846), tornado inizialmente davanti al compagno di squadra e successivamente compiendo un balzo ben maggiore: 2° col crono di 1'50”397. Ma attenzione: Rea sta facendo una simulazione di gara, con 18 giri senza fermarsi e tutti sul passo di 1’50 alto/1’51 basso. Impressionante!
A 15 minuti dalla fine si fa vedere, oltre a qualche goccia di pioggia, anche Laverty, che entra in Top 10 (9°) girando in 1’51”054. Ma è un momento in cui più di un pilota sta dando gran gas. Davies, ad esempio: inizia un giro con intertempi da 1° posto, per poi “accontentarsi” di soffiare il 2° a Melandri (1’50”383). La Ducati ufficiale è la moto più veloce in pista, con Melandri che vola a 305 km/h. Non che i 304 della BMW di Torres e delle Aprilia di Mercado e Laverty siano poi molti meno… I primi tre piloti hanno già fatto tempi migliori del record in gara e fanno pensare che anche il best lap assoluto sia in procinto di essere battuto, magari in Superpole.
Alternanza di verde e rosso, ma Rea è un alieno!
A tre minuti dalla fine la pista si è abbastanza asciugata e si scatena l’inferno: Melandri passa a condurre (1'50”161). Ma Rea non è da meno: con un giro strepitoso in 1’50”062 si riprende la testa (e raggiunge Melandri anche nel dato della top speed, con 305 km/h. Ma nelle FP1 Melandri aveva fatto 311, come Torres, e Rea 313, come Laverty).
Le FP2 finiscono con la Top 10 formata da: Rea, Melandri, Sykes, Davies, Lowes, Fores, Torres, VD Mark, Laverty e Mercado. Le Honda di Bradl e Hayden sono le prime due moto fuori dalla “zona che conta” della classifica e si giocheranno la partenza un SP2 nella bolgia della SP1, in compagnia di (nell’ordine) Reiterberger, Ramos, De Angelis, Russo, Krummenacher, Camier, Simon, Badovini e Jezek.
Chiudiamo con una curiosità: il pilota “virtualmente” più veloce delle FP2 è stato Tom Sykes. La classifica degli ideal time (il tempo ricavato dalla somma dei migliori intermedi: nel prossimo paragrafo il link) vede il n° 66 al top con il crono di 1'49”981. Tom ha quindi un margine di miglioramento di 324 millesimi, mentre Rea e Melandri vedono l’ideal time praticamente coincidere (anzi, per Rea è esattamente lo stesso) col tempo “reale”. Davies è comunque 4°, ma il suo tempo virtuale è migliore di 244 millesimi rispetto a quello reale. Se la classifica finale fosse stilata in base a questi tempi, Tom sarebbe 1°, Chaz 2°, poi Rea e Melandri.
Ma coi “se” e coi “ma” non si fa la storia, qui contano solo il cronometro e il passo (quello delle Ducati non ci è noto, dato che Marco e Davies non hanno fatto una vera simulazione di gara, percorrendo al massimo 4 o 5 giri di fila). Appuntamento a domani per le FP3 e 4 e la Superpole (qui gli orari TV).