GSX-R1000 story: alla ricerca della supremazia perduta
2001-2017: 16 anni a gas aperto!
K1: nasce una Regina
K3: prima al top, poi insegue
Nel 2003 Suzuki alza ancora l’asticella con la GSX-R1000 K3, che con 147,8 CV aumenta ancora il gap con le concorrenti, identiche al 2002. Il 2004 vede l’introduzione delle nuove “armi” di Honda, Kawasaki e Yamaha, per le quali rileviamo rispettivamente 145,4, 150,2 e 150,8 CV alla ruota. La K3, per quanto vicina a questi valori, perde lo scettro della moto più potente. E anche quello della moto più veloce. A Monza, nella comparativa annuale (Motociclismo 3/2004), la R1 “stacca” un clamoroso 1’57”7, quasi eguagliata dalla Ninja ZX-10R (1’57”9). Più distanziate CBR1000RR (1’59”6) e GSX-R (1’59”7).
K5: ritorno al vertice
K7: fine di un’era
Il 2007 è l’ultimo anno in cui la GSX-R si mostra in grande spolvero. La versione K7 fa segnare un nuovo record di potenza (161,7 CV) e nella comparativa a Phillip Island (Motociclismo 3/2007) è la sola insieme a MV Agusta capace di avvicinare il tempo della Ducati 1098 S (1’42”9 contro 1’43”2). Nei due anni seguenti sarà la Kawasaki la regina dei numeri (167,1 CV) e delle comparative di Laguna Seca (Motociclismo 04/2008) e Portimão (Motociclismo 4/2009, la Suzuki non c’è). Poi arriveranno i tempi (in tutti i sensi…) delle BMW S 1000 RR, Aprilia RSV4, Ducati 1299 S, Yamaha R1M.
2012: con un gap di 22 CV c’è poco da fare…
Il 2012 è l’ultimo anno in cui vediamo la GSX-R impegnata in un confronto “ufficiale”, la comparativa a Monza pubblicata su Motociclismo 5/2012. Accusa un ritardo di 2,5” e un gap di oltre 22 CV dalla regina dell’anno, la BMW (qui i video on board della Suzuki e della BMW). Poi sparisce dai radar. Almeno fino ad oggi. I 202 CV dichiarati della nuova versione sono un biglietto da visita bello “pesante”. Chissà che questo digiuno di successi lungo ormai 10 anni non stia per finire…