di Riccardo Capacchione - 21 March 2017

Ducati Monster 797 2017: la moto giusta per iniziare bene

Prova Ducati Monster 797 2017: pregi e difetti della più accessibile delle naked di Borgo Panigale. L’abbiamo guidata sulle strade della Costa Azzurra e vi diciamo una cosa sola: chi sceglierà questa moto per iniziare l'avventura con le due ruote se la godrà! Ecco perché

LOOK RETRò E TECNICA MODERNA

Presentata ad Eicma 2016, la nuova Ducati Monster 797 è la più accessibile nell'attuale famiglia delle naked della Casa di Borgo Panigale. Questa moto è un richiamo all’iconica Monster degli anni ’90, reinterpretata in chiave moderna: serbatoio al telaio a traliccio, motore bicilindrico da 803 cc raffreddato ad aria, forcellone triangolare in alluminio con ammortizzatore montato lateralmente, serbatoio con gancio di fissaggio nella parte anteriore, proiettore di forma circolare… tutto, come detto, in onore della Monster old style. Sulla questo nuovo modello non manca però componentistica moderna: strumentazione LCD, luci di posizione anteriore e faro posteriore a LED, inediti commutatori sul manubrio…
Ma di tutti i dettagli della nuova Monster 797 vi abbiamo già parlato: cliccate qui per sapere tutto della tecnica, delle dotazioni e per vedere la moto in azione nel video ufficiale della Casa; qui invece trovate le foto.

La nuova Ducati Monster 797 è disponibile al prezzo di 9.200 euro c.i.m.* (la livrea rossa, la bianca costa 200 euro in più).

Ma ora veniamo al dunque: non resta che dirvi come va. Per guidare la novità bolognese siamo volati in Francia, dove abbiamo messo alla prova la nuova Monster 797 sulle belle strade della Costa Azzurra. Cliccate qui per le foto del test e non perdetevi Motociclismo di aprile per tutti glli approfondimenti e il test completo.

*: il prezzo “chiavi in mano” si ottiene aggiungendo al prezzo “franco concessionario” le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica forfettariamente in 250 euro.

Facile. Fin da subito

Il test sulle strade della Corniche dell’Esterel, lungo la costa del sud della Francia, ci ha lasciato il ricordo di una moto facile, che stanca poco ed è alla portata di tutti, anche i meno esperti. L’altezza ridotta della sella, il manubrio largo, arretrato e correttamente disposto e le pedane basse e avanzate donano una posizione nell’insieme rilassata, che non affatica troppo i polsi. Solo il busto è un poco inclinato in avanti.
Il bicilindrico “ad aria” parte facilmente, la frizione non richiede gran forza e la prima entra senza sbagliare un colpo. Un filo di gas e la Monster si muove con dolcezza, grazie alla spinta del motore che “salva” i neofiti dai classici spegnimenti improvvisi in partenza e alla frizione “assistita”APTC precisa nell’innesta.

La moto che diverte e... perdona

Una volta in marcia, si fa amicizia facilmente con la 797: la ruota anteriore scorre leggera sull’asfalto e si avverte fin dai primi chilometri una gradevole sensazione di controllo, grazie alla posizione delle gambe ben aderenti al serbatoio e alla spinta dolce del motore che risponde senza scossoni all’acceleratore, anche a regimi troppo bassi per una marcia normale. Ciò significa che a regimi di poco superiori al minimo questa Monster perdona anche qualche errore grossolano dovuto a scarsa dimestichezza con i controlli di una moto.
Il bello è che tutta questa facilità non è a scapito del divertimento, anzi, lo rende il piacere della guida di una moto alla portata di tutti. Il motore Desmodue ha una spinta notevole e costante, il che rende le accelerazioni tra una curva e l’altra una piacevole esperienza piuttosto che un terrificante momento in sella a un “mostro”…

Guida naturale e sicura

La maneggevolezza è sempre un pregio in una moto, se non va a discapito della stabilità e della tenuta durante la piega. Questo è il momento più esaltante di guida di una moto, ma anche uno di quelli che può imbarazzare i principianti. Bene: la 797 si inclina con naturalezza, mantiene la linea corretta e garantisce spinta senza pericoli in uscita di curva.
Le sospensioni sono una delle parti fondamentali di questa delicata alchimia: affondano piuttosto velocemente, in particolare la forcella, frenando forte, ma mantengono le gomme sempre ben aderenti all’asfalto, il che infonde sicurezza quando si sfrutta appieno il sistema frenante, non potentissimo ma dolcissimo. Promossi i due dischi anteriori, con pinze che pochi anni fa erano riservate alle moto da corsa, mentre il disco singolo posteriore dovrebbe essere più incisivo, anche perché chi inizia con le moto tende a utilizzarlo più frequentemente.

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