a cura della redazione - 06 March 2017

Sui passi meglio motardona, custom, classica o crossover?

Qual è la moto più adatta per una traversata delle Alpi? Per scoprirlo, ecco la comparativa turistica più estrema: 6 tappe, dal Ligure all'Adriatico, 24 modelli da 125 a 1.690 cc. La seconda tratta, con Ducati Hyperstrada, Harley-Davidson Sportster Superlow, Suzuki V-Strom 650 e Yamaha SR400

Quattro moto diversissime si affrontano sui passi

Eccoci alla seconda puntata del riepilogo della 24 Ore delle Alpi, la nostra mega comparativa turistica fatta per stabilire quale sia la moto più adatta a guidare per 24 ore filate sui passi, con la minore fatica possibile e – ovvio – col maggiore divertimento. Nell’articolo sulla prima tappa abbiamo spiegato nel dettaglio lo spirito della prova, illustrando i criteri di valutazione e le modalità del test: cliccate qui per tornarci sopra e per sapere quale moto, tra Honda, Guzzi, Triumph e Yamaha, si è aggiudicata la tratta sulle alpi Marittime-Cozie-Graie. Ora è la volta del confronto tra quattro moto che più diverse non possono essere: la motardona Ducati, la più classica delle custom Harley-Davidson, la Yamaha monocilindrica retrò, la moderna crossover Suzuki.

Seconda tratta, alpi Pennine-Lepontine: G.S. Bernardo (AO) - Biasca (Canton Ticino, Svizzera)

La tratta è stata percorsa a giugno 2014, ovviamente con moto aggiornate al periodo della prova (alcune erano novità, altre da tempo nei listini delle Case), il che significa che alcuni modelli sono stati nel frattempo sostituiti con nuove versioni. Ecco il riassunto delle singole prove, con i voti e un succinto giudizio. I voti sono dati dalla media delle valutazioni (da 1 a 10) assegnate dai quattro tester.
Abbiamo diviso il piacere di guida tra motore e ciclistica ma non va inteso in termini prestazionali, bensì nel piacere che provavamo a guidare anche dopo parecchie ore. Il carico bagagli è importante perché in queste 24 Ore abbiamo con noi l'abbigliamento pesante per la notte, l'antipioggia, la tenda e il sacco a pelo, per cui valutiamo sia come si bagaglia la moto di serie, sia gli eventuali accessori. Anche le voci “pregio” e “difetto” vanno intese certamente in prettamente tecnico, ma non solo: conta anche il feeling complessivo nella prova, certi dettagli “romantici”, elementi magari poco significativi in certe situazioni (la città, ad esempio) ma che diventano fondamentali in una 24 ore sui passi.

Ducati Hyperstrada 821

Harley-Davidson Sportster Superlow 1200T

Suzuki V-Strom 650

Yamaha SR400

Classifica tappa in base al voto medio: vince Suzuki

  1. Suzuki V-Strom 650 8,06
  2. Harley-Davidson Sportster Superlow 1200T 7,25
  3. Ducati Hyperstrada 821 6,97
  4. Yamaha SR400 6,51

N.B.: la media dei punteggi dei quattro tester è ottenuta moltiplicando per un coefficiente i voti assegnati da ciascun tester che vedete nei paragrafi precedenti. Abbiamo dato coefficiente 4 al piacere di guida (2 voci: motore e ciclistica) e al comfort, 2 alla capacità di carico e 1 al consumo. Il perché di questa scelta è spiegato nel secondo paragrafo.

È stata bella la sfida tra la Suzuki V-Strom 650, efficiente ma poco emozionante, e la Ducati Hyperstrada, scomoda e poco maneggevole, ma con un motore che ci faceva godere ad ogni apertura, senza peraltro farci soffrire quando volevamo andare con un filo di gas, senza guardare il contagiri. Una vera - e classica -sfida Italia/Giappone.

Identikit della tratta

La 24 Ore delle Alpi link per link

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