a cura della redazione - 10 August 2016

"Avventura? L'unica cosa sensata è fuggire da telefoni e e-mail”

Intervista ad un mito dei motoviaggiatori. Ted Simon ci racconta come è cambiato il proprio approccio ai viaggi e come sarebbe oggi un… viaggio di Jupiter; ci parla della differenza tra avventuriero ed esploratore; ci invita ad andare a vedere il mondo con i nostri occhi

Incontrando Jupiter

Jupiter’s Travels

Ted Simon oggi

“Il mio scopo non era andare incontro al rischio, semmai di starne lontano”

Sono state scritte molte cose su di te, sei quasi un essere mitologico per noi motociclisti. Oggi hai una grande responsabilità e il tuo nome è un’icona, ma quando sei partito nessuno ti conosceva e non sapevi neanche guidare una moto. Hai qualche rimpianto per il viaggiatore solitario che nessuno conosceva?
Non posso dire che mi manca, anche se provo una specie di nostalgia. Non ci potrà mai più essere un viaggio come quello, né per me né per nessun altro al giorno d’oggi, e perciò ne ho fatto tesoro. La cosa importante da sapere è come raccontare alla gente che cosa fare per avere un’esperienza simile: tutti hanno una sola possibilità di fare quel genere di cose e spero che scrivere il mio libro abbia spiegato e fatto capire alla gente cosa voglia dire. Poi, però, è affare loro trovare un modo per viverla. Il problema è che non posso dire come fare perché oggi è tutto completamente cambiato. Forse quel viaggio in moto non è più possibile, magari lo è uno totalmente diverso. Molta gente mi chiede cosa farei, dove andrei se dovessi partire oggi. È ormai veramente difficile pensare a un viaggio intorno al Mondo: ci sono milioni di persone in giro per il pianeta in ogni momento, e la cosa ha perso di significato. Forse me ne andrei in qualche area molto remota, che so, in Bolivia, Amazzonia o in Africa Centrale: viaggiare sulle lunghe distanze non ha più senso ormai. La sola cosa sensata è scappare da telefoni, e-mail ed elettronica in un posto dove la vita sia essenziale.
 
Si può ancora parlare di avventura?
Non lo so, mi infastidisce questa parola. Io ero un esploratore, non un avventuriero. Il mio scopo non era andare incontro al rischio, semmai di starne lontano. Ma ho dovuto accettare dei rischi per provare a vedere il Mondo coi miei occhi. Oggi è veramente difficile, ci sono troppe foto in giro. Per vivere qualcosa che non hai giá visto nelle foto devi fermarti ed essere parte di un’esperienza. Credo che se dovessi farlo oggi probabilmente viaggerei su bus e treni per stare in mezzo alla gente. Quando sono partito la seconda volta la moto non è stata affatto utile: tutti erano in viaggio con una motocicletta. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA