Yamaha Tracer 700: la sfidante
Alte aspettative
Ha tutto quello che serve
Le crossover di questa categoria, tra le quali includo la Kawasaki Versys, la Honda NC750X e la Suzuki V-Strom 650, non possono prescindere da alcune caratteristiche: guida facile, attitudine a viaggiare, bassi consumi. Tutte cose che la “Tracerina” mette a referto senza batter ciglio. Molto leggera sia in manovra che in movimento, bassa di sella e con un’erogazione davvero dolce, è una di quelle moto sulle quali sali e dal primo istante non hai altro pensiero se non “e ora dove vado?”. Tra le curve è intuitiva e veloce nell’assecondare il pilota, altrettanto però è stabile una volta in piega, e ha un motore che riprende giri da regimi bassissimi senza un sussulto, e con una buona spinta. Vibra poco e niente, e secondo il computer di bordo consuma poco (circa 20 km/l su e giù per i monti). La posizione di guida è valida; forse un po’ costretta per i più spilungoni, soprattutto per la distanza sella-pedane, ma fino a un metro e ottanta vi troverete bene e a lungo. È una buona moto, insomma. Eccome se lo è: la guidi con grande soddisfazione per ore grazie al suo piacevolissimo equilibrio.
asma da alta quota
Credo però che ogni moto debba distinguersi per qualcosa. Le sue avversarie lo fanno. La V-Strom per l’equilibrio di guida e per il look un po’ fuoristradistico (versione XT). La NC750X per i consumi, la facilità e il cambio DCT. La Versys per l’indole sportiva e l’allestimento (attacchi borse integrati nel codino, forcella rovesciata, sospensioni regolabili). Dal canto suo la Tracer ha forse l’aspetto più sportivo e moderno del gruppo, il che ovviamente non guasta (qui le foto). Ma riguardo la guida? Quello che mi aspettavo è che puntasse molto sul divertimento - come la MT-07, d’altra parte. Invece la ciclistica va benissimo (e anche di più) nel turismo, ma è un po’ “soft” quando si guida molto forte. In realtà, quello che mi è mancato è, soprattutto, il carattere del motore. Questo splendido bicilindrico, sulla MT-07, è uno dei propulsori più divertenti del mercato, mentre qui è mi è sembrato un po’ sotto tono. L’erogazione è molto bella, come dicevo, piena fin dal basso e molto fluida; manca un po’ di grinta.
C’è però una cosa importante da dire, ovvero che il test si è svolto sempre oltre i 1.500 m sul livello del mare - anche molto oltre. I motori perdono parecchi CV in quota, e questo potrebbe essere il motivo per cui il twin della Tacer 700 era meno vispo di quanto mi aspettassi. Appena tornerò in sella - e sarà molto presto - vedremo se il lato “fun” che mi aspettavo è rimasto nascosto causa… asma da alta quota! Ne riparleremo dopo la prova... di pianura o a quote meno alpine, sono curioso di vedere se il bicilindrico che ricordavo così brillante sulla MT-07 tornerà a conquistarmi al 100%.
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