AMA Supercross 2016, Detroit: vittoria di Anderson, penalizzazione per Dungey
Gare dalle mille sorprese
Succede di tutto al Ford Field Stadium di Detroit: la penalizzazione di Dungey, le due cadute di Martin nel main event e quella di Hill nelle libere, la tabella rossa a Stewart (il “fratellino”, non James). Alla fine in 450 esce vincitore Anderson, grazie ad un ultimo giro da brividi lugo la schiena. Nella gallery trovate i momenti più belli della notte di Detroit.
450: la seconda di Anderson
La seconda vittoria stagionale di Jason Anderson (Husqvarna) arriva in un modo un po’ particolare: Marvin Musquin (KTM) condunce la gara per 1 giro e mezzo, poi sale in cattedra il suo compagno di squadra, Ryan Dungey. Il Campione in carica gestisce bene il margine su Musquin e taglia il traguardo al primo posto, ma la commissione gara gli infligge una penalità a causa di un mancato rallentamento in un frangente in cui era esposta la bandiera a croce rossa. La penalizzazione di due posizioni cambia la classifica: Musquin, cadendo all’ultimo giro, chiude al 2° posto. Anderson approfitta della caduta dell’avversario e arriva alla bandiera a scacchi per 2°, ma di fatto vincendo la gara.
250: cambio al vertice
Un invincibile Malcolm Stewart (Honda) si prende la tabella rossa davanti agli oltre 45.000 spettatori del Ford Field Stadium. Il fratello piccolo di James scatta bene dal cancelletto di partenza, poi effettua una serie di sorpassi vincenti sugli avversari e si porta in testa alla gara, andandola a vincere. Ottima serata anche per Aaron Plessinger (Yamaha), che sale sul secondo gradino del podio e diventa la terza forza del Campionato. Shane McElrath (KTM) chiude il podio conquistando punti importanti per la sua stagione, sino ad ora non particolarmente entusiasmante.
Serata decisamente diversa per l’ex leader della classifica generale Jeremy Martin (Yamaha): lo statunitense cade alla prima curva a causa di un contatto con un altro pilota, poi, nel tentativo disperato di recuperare quante più posizioni possibili, cade di nuovo su un salto, danneggiando il manubrio. Il che comporta una sosta ai box e il rientro in pista. Chiude al 13° posto con 8 punti; sarà in grado di riprendersi la tabella rossa già ad Indianapolis? Male anche Justin Hill (KTM), il vincitore di Toronto, che non si qualifica per il main event a causa di una gran botta subita dopo una caduta nelle prove libere.