01 July 2009

Certificati d’iscrizione al Registro Storico FMI: allerta della Federazione contro i falsi

La Federazione Motociclistica Italiana mette in guardia dalla diffusione in Italia di falsi certificati d’iscrizione al Registro Storico FMI. In alcuni casi i falsi sono facilmente distinguibili per la presenza di evidenti differenze estetiche rispetto agli originali. Altri falsi invece riportano la firma non autentica del presidente della FMI Paolo Sesti.

Certificati d’iscrizione al registro storico fmi: allerta della federazione contro i falsi



Roma 1 luglio 2009
- La Federazione Motociclistica Italiana mette in guardia dalla diffusione in Italia di falsi certificati d’iscrizione al Registro Storico FMI. In alcuni casi i falsi sono facilmente distinguibili per la presenza di evidenti differenze estetiche rispetto agli originali. Altri falsi invece riportano la firma non autentica del presidente della FMI Paolo Sesti. La FMI ha richiamato i suoi affiliati sul fatto che ogni illecito di tipo federale sarà sottoposto al giudizio degli organi di giustizia federali e ha rammentato che l’utilizzo e la diffusione dei certificati falsi integrano gli estremi del reato di truffa, sia nel caso in cui tale documentazione venga utilizzata per ottenere vantaggi sulle tariffe assicurative, sia nell’eventualità che i certificati falsi vengano utilizzati nella compravendita del veicolo, modificandone il valore rispetto ai listini validi per il mercato. La FMI invita a fare molta attenzione, perché, qualora le Compagnie assicuratrici dovessero riscontrare la falsità dei certificati presentati dall’assicurato, potrebbero rivalersi in sede legale direttamente ai danni del proprietario del veicolo che ha presentato la documentazione falsa.

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