ACEM chiede misure d’urgenza alla Commissione Europea: “mercato moto a -34% da fine 2008. Aziende a rischio fallimento”
Acem chiede misure d’urgenza alla commissione europea: “mercato moto a -34% da fine 2008. aziende a rischio fallimento”
Bruxelles (BELGIO) 30 giugno
2009 - Stefan Pierer, amministratore delegato della KTM e presidente
dell’ACEM, l’Associazione Europea dei Costruttori di Moto, ha
incontrato
Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione Europea e Commissario
europeo per le Imprese e per l’Industria. Obiettivo dell’incontro da
parte di Pierer era chiedere a gran voce a Verheugen l’adozione per le
due ruote motorizzate delle stesse misure introdotte dall’Unione Europea
col fine di combattere la pesante crisi del settore auto.
L’ACEM lamenta che “le immatricolazioni
di motociclette e motocicli, in Europa, hanno subito un ribasso significativo,
del 34%, successivamente all’ultimo trimestre del 2008”. La stessa
associazione
di categoria mette anche in guardia dal fatto che: “la serietà della crisi
economica sta sottoponendo a dura prova il potere d’acquisto dei
consumatori”
con conseguenze negative non solo per i Costruttori, ma per l’intera
filiera
del settore motociclistico, dai fabbricanti di parti di ricambio ed aftermarket,
sino ai rivenditori.
Ugualmente fornitori e distributori
stanno andando incontro a difficoltà finanziarie “ancora più
importanti”,
a causa dei ribassi degli ordini e dello stoccaggio di magazzino delle
aziende, oltre alla diminuzione della capacità di fare credito: “circa
il 10% dei fornitori sono a rischio di fallimento, mentre altri hanno già
cessato la loro attività”.
Nel primo trimestre del 2009, in
Europa, secondo i dati in possesso dell’ACEM “si è registrato un
calo
del mercato motociclistico par al 39%, più pesante se confrontato nello
stesso periodo con il segmento auto, che è risultato in ribasso del
17,2%”.
Nel corso dell’incontro, Verheugen
si è mostrato favorevole a proporre in Commissione europea, misure equipollenti
a quelle adottate per il segmento auto con un programma intitolato:
“Rispondere
alla crisi dell’industria automobilistica europea”. Il piano
d’azione
include, come noto, sostegni alla domanda, attuati per mezzo di incentivi
sull’acquisto del nuovo, e facilità d’accesso ai finanziamenti per
le
imprese, inclusi i fornitori e i rivenditori. Il Commissario europeo per
le Imprese e per l’Industria, metterà dunque all’ordine del giorno
la
discussione di eventuali misure da adottare per il settore due ruote
motorizzate,
nella prossima seduta della Commissione da lui presieduta a Bruxelles.
Oggetto della discussione saranno anche adeguamenti dei veicoli in termini
di sicurezza.
Verheugen ha fatto anche fatto
sapere che, con il favore dell’ACEM verso l’iniziativa, entro il
2010
saranno inaspriti i controlli tecnici sulle moto. Tuttavia quest’ultimo
“paragrafo” dovrà essere affrontato “con tutela per non
intaccare la
stabilità del settore due ruote motorizzate”.
Stefan Pierer ha concluso dicendo:
“I costruttori stanno affrontando la crisi e stanno cercando di
minimizzare
il loro impatto sulle persone, ma i tempi sono duri e noi abbiamo bisogno
di un sostegno esterno”. Pierer ha anche voluto sottolineare l’esito
positivo della discussione con il Commissario europeo.