Test: Stelvio NTX, più accessori e nuovo motore da 105 CV come il vecchio, ma con maggiore coppia
Stelvio NTX
Cortina d’Ampezzo (BELLUNO) 17 giugno 2009 - STELVIO NTX Abbiamo
testato
la nuova Stelvio, maxienduro stradale della Moto
Guzzi, che
da oggi è disponibile nella declinazione più accessoriata NTX,
equipaggiata
con una versione evoluta del motore Quattrovalvole, per cui la Casa
costruttrice dichiara un aumento di coppia del 22% da 3.000 a 5.000
giri, con picco che passa da 11 kgm a 6.400 giri a 11,5 kgm a 5.800
giri. Questa nuova motorizzazione sarà montata anche sulla base,
da cui, però, la NTX si differenzia, come detto, in termini di maggiore
offerta degli accessori, fra cui il cerchio posteriore predisposto per
il montaggio del pneumatico tassellato, per un eventuale utilizzo più
specialistico. Definita da molti come anti-BMW GS, la Stelvio, proprio
come la tedesca, guadagna dunque, anche lei, una versione più accessoriata
e paragonabile alla Adventure della Casa di Monaco. Tante dotazioni consentono
di “cavalcare” la nuova Moto Guzzi viaggiando in qualsiasi
condizione.
Test Stelvio NTX
TEST STELVIO NTX Nel primo assaggio della Stelvio base, pubblicato
su Motociclismo di dicembre 2007, dicevamo che
“a basso regime,
la forza delle migliori bicilindriche sembra lontana”. Ora,
dopo
19 mesi, con il nuovo motore, presentato per la versione
NTX, ma che come detto equipaggerà anche la standard, possiamo finalmente
dire che a basso regime, la forza delle migliori bicilindriche (GS,
per l’appunto) sembra vicina. Quanto vicina è difficile
dirlo.
Un po’ perché il test della nuova arrivata si è svolto sulle curve
delle Dolomiti, tra 1.400 e 2.300 m di quota, e qui il motore
perde una manciata di CV a causa della minor percentuale di ossigeno.
Un po’ perché la Stelvio è una moto davvero pesante già in
configurazione
standard: 259,4 kg rilevati senza gli accessori della NTX. Difficile
quindi dire quanto, a livello puramente numerico, il nuovo bicilindrico
avvicini o superi il boxer bavarese. Almeno a sensazione non sembra distante.
È molto elastico, tanto da permetterci di affrontare in salita qualche
tornantone in quarta marcia senza un sussulto, o di riprendere velocità
in sesta da 60 km/h con buona forza; ed è potente: 105 CV come sulla
“vecchia” Stelvio, anche se a memoria ricordavamo una verve
maggiore.
Ancora una volta, la quota e la spinta più intensa ai bassi e medi regimi
potrebbero trarci in inganno, anche perché secondo i test fatti dagli
uomini di Mandello del Lario, la nuova “Guzzona” migliora sia
in ripresa (1,2 secondi sul km) sia in accelerazione (qualche
decimo sulla stessa distanza). La nuova frizione monodisco è ora
molto più morbida, e anche dopo diverse ore in sella tra i passi
alpini non indolenzisce la mano sinistra.