Rossi e Agostini incoronano John McGuinnes: con la 15esima vittoria nel TT batte il record di Mike Hailwood
Rossi e agostini incoronano john mcguinnes: con la 15esima vittoria nel tt batte il record di mike hailwood
Douglas (REGNO UNITO) 8 giugno 2009 – GIRO
D’ONORE Valentino
Rossi ha messo il suo sigillo sul Tourist Trophy, facendo un giro d’onore
del circuito insieme con il collega del passato e amico Giacomo Agostini,
che invece della corsa su strada britannica ha fatto la storia con dieci
edizioni vinte in sella ad una MV Agusta. Ha detto il dottore: “Ho
grande stima e rispetto per i piloti che corrono qui, ho sempre seguito
il TT e visto un sacco di DVD di questa corsa leggendaria, ma assistere
dal vivo è tutta un'altra cosa: incredibile come passino tra le case a
velocità altissima. È bello, bellissimo impressionante, sì certo, ma a
correre qui non ci penso nemmeno”, perché solo a pensarci fa paura
e, infatti, l’otto volte iridato è stato invitato sull’isola di Man,
come testimonial della Dainese, per parlare di sicurezza.
RECORD Vale ha incoronato, insieme con Agostini, la quindicesima
vittoria
in carriera nel Tourist Trophy di John McGuinness, 37 anni, il più forte
pilota del TT, che con il suo palmarès di quindici ha battuto il record
storico di Mike the Bike, fermo a quattordici sfide vinte sull’isola si
Man. Subito dopo aver consegnato il premio a McGuinness, Vale è partito
per un giro del tracciato a tutto gas, fatto in sella a una R1 e avendo
come apripista Ago, al quale si è rivolto un po’ preoccupato dicendo:
“Io ti seguo. Mi raccomando le traiettorie”. Sì perché il
percorso,
a meno di un miglio dalla partenza, riserva subito difficoltà, fra cui
la Ago’s leap, il primo salto dove si arriva con l’acceleratore
tutto
aperto.
PAURA Rossi ha raccontato a La Gazzetta dello Sport: “Ho
visto
tante volte il TT sui DVD, lo conosco bene, ma quando ci sei dentro ti
accorgi che è molto peggio di quanto potessi pensare. Il problema è che
non sai cosa succederà dietro la curva, il tratto più impressionante? Dopo
una quindicina di chilometri ci sono un bosco ed una serie di curve velocissime
contornati da villette. Tosto. E poi la cosa strana è che ci possa sempre
essere qualcuno che ti viene contro dalla direzione opposta”.
PASSIONE Agostini ha definito Valentino: “uno scolaro attento che
mi ha seguito come un’ombra”. Poi ha aggiunto:
“Vedendolo credo
proprio che abbia voglia di tornare, perché qui più conosci la pista, più
ti diverti”.
IRONIA Il Dottore non ha fatto mancare la sua solita vena ironica,
dicendo che il TT è “come la Panoramica di Pesaro, dove andavamo da
giovani per qualche tirata. Ma lì vai forte con lo scooter, la R1 è decisamente
troppo. Invece qui capisci che potresti andare forte, anche se non riesco
ad immaginare come sarebbero certi tratti tipo quello di montagna,
dove magari vedi un po’ meglio le traiettorie, a gas completamente
aperto. E volgiamo parlare dei sidecar? Mah…”. Per il resto:
“Velocità
massima sulle 130 miglia – circa 200 km/h n.d.r. – ma non
capivo
niente col contachilometri in miglia. Non correrei mai qui, però cinque
o sei giorni con Ago davanti a farmi vedere le traiettorie li farei molto
volentieri”.