di Nicolo Codognola - 28 October 2015

Yamaha XSR700: brillante e agile in un abito tutto nuovo

Uno stile semplice per essere facilmente trasformata i quello che si desidera. Alla base c’è il motore grintoso e la ciclistica svelta della MT-07, ma con un pizzico di comfort in più. È la prima della famiglia Faster Sons, che vedrà presto l’introduzione di nuovi modelli

Viva le basiche

Vanno di moda le moto classiche, vintage, scrambler, post heritage e neo rétro. Questi termini vi fanno sorridere? Si potrebbe aprire un dibattito infinito su definizioni di genere e tipologia; tagliamo la testa al toro e diamo una definizione univoca: basiche. Alla fine sta tutto qui: un motore a vista, due ruote e un manubrio. Poca plastica, zero carenature e deflettori, né design da Mazinga Zeta o ciclistiche aliene. La moto, così come è sempre stata -almeno fino a qualche decennio fa- universalmente conosciuta, di quelle che anche i bambini disegnano alle elementari e la cui sagoma è riconoscibile ovunque nel mondo, sui cartelli stradali come sulle insegne. 

Sotto gli “ottomila”

Come la MT-07, ma meno nervosa

Figli veloci

La XSR700 è la prima della gamma Faster Sons. Una famiglia che, ispirazione dalle icone del passato, interpretano quelle che saranno le moto del futuro. La XSR700 prende le mosse dalla XS650 degli anni Settanta. Noi abbiamo avuto l’onore di testarla in compagnia di quel genio di Shinya Kimura, in sella alla sua special Faster Son. Dei video diffusi da Yamaha (ad esempio questo) raccontano la genesi di questo modello. E uno nuovo, che abbiamo visto in anteprima, mostra un altro guru del custom, Roland Sands, che si ingegna intorno al tre cilindri della MT-09 per realizzare una evocativa roadster. E alla fine del video c’è persino un cameo di un accigliato Kenny Roberts senior. Ci aspettano belle sorprese…

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