di Giorgio Sala - 26 October 2015

Valentino Rossi: “Marquez ha vinto la sua battaglia!”

Il “fattaccio” di Sepang tra il Dottore e Marc Marquez continua inevitabilmente a monopolizzare l’attenzione riguardo alla penultima gara del Motomondiale 2015. Le opinioni dei protagonisti, prima e dopo la sanzione inflitta dalla direzione gara a Rossi, le polemiche, le accuse, la difesa, lo sguardo al futuro

Fatti e parole

Pista di Sepang, si corre il Gran Premio di Malesia MotoGP 2015 e siamo alla curva 14 del giro 7. Da qualche giro Rossi e Marquez sono ai ferri corti, i sorpassi si susseguono curva dopo curva, i duelli corpo a corpo ormai non si contano più. Tra i due è guerra aperta, specie dopo le dichiarazioni di Valentino nella conferenza stampa del giovedì, si capisce che stanno combattendo una battaglia personale prima che sportiva. Marc sembra in grado di andare via a inizio gara ma a un certo punto lascia passare Lorenzo e pare aspettare Valentino, per “vedersela” con lui. Fino alla fatidica curva 7, una destra abbastanza lenta in cui Valentino entra davanti e si tiene largo deliberatamente, per far perdere tempo a Marc. I due escono dalla traiettoria, deviano a sinistra, Vale guarda Marc, si avvicinano, c’è un contatto: Marc a terra. Le riprese da bordo pista e dalle camere on board mostrano il ginocchio di Rossi che fa un movimento piuttosto inequivocabile, quelle dall’elicottero raccontano che Marc aveva già toccato Rossi in precedenza… Alla fine vince un grandissimo Pedrosa, ma purtroppo non se ne accorge nessuno: tutti sono in attesa di sapere dalla viva voce dei protagonisti cosa sia successo alla curva 7 (qui le foto), quale decisione prenderà la direzione gara, quali saranno le reazioni e le conseguenze di un fatto che, dal momento in cui è avvenuto fino a chissà quando, sarà sulla bocca di tutti. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti, a caldo e a freddo (ma il tempo passato non ha calmato gli animi, anzi, la sanzione inflitta a Valentino dalla direzione gara ha contribuito a dare ulteriormente fuoco alle polveri).
 
E voi cosa ne pensate? Partecipate al nostro sondaggio per dire la vostra.

Valentino Rossi: “Marc mi ha fatto perdere il Mondiale”

MARC MARQUEZ: “Quella di rossi è stata una vera e propria aggressione”

JORGE LORENZO: “Non ho chiesto la squalifica di Valentino ma ho perso il rispetto per lui”

DANI PEDROSA: “quello di rossi non è stato per niente un bel gesto”

LIVIO SUPPO (team manager Honda Repsol): “Inaccettabile!”

Per il Team Repsol Honda quello che è successo oggi è ciò che non vorremmo mai vedere nelle competizioni, poiché è inaccettabile che un pilota crei intenzionalmente una situazione di pericolo causando la caduta di un altro pilota. La nostra passione sono le corse e vogliamo vedere i piloti combattere per la vittoria, ma deve esserci anche un limite e un rispetto reciproco tra i piloti. 

LIN JARVIS (team Manager Yamaha Movistar): “credo che Valentino non abbia calciato Marquez”

Penso che quello che è successo oggi è il risultato di almeno un paio di gare con un’accesa competizione tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Dalla gara di Phillip Island è emerso quanto detto da Valentino l’altro giorno sul tentativo da parte di Marc di controllare la gara e influenzare il campionato e penso che quelle che abbiamo visto in gara sia la vendetta di Marquez per le frasi delle da Valentino.
Se si analizza la gara nei dettagli, così come tutte le manovre di Marquez, nessuna di quelle manovre era irregolare, ma bisogna inquadrare questa scena in un contesto ancora più grande e bisogna chiedersi il motivo dello stile di gara di Marc e dai tentativi di disturbare Valentino. Ciò ha causato un’eccedenza di frustrazione da parte di Valentino che è poi traboccata e l’ha portato a compiere una manovra incorretta, ossia accompagnare Marc all’esterno. Marc ha poi deciso di curvare e colpire la gamba di Rossi, mossa che ha causato l’incidente.
Sono dispiaciuto che questa manovra abbia causato la caduta di un altro pilota. Valentino è stato giudicato come l’unico in gara, se si può dire,che ha commesso una manovra illecita. Questo è il motivo per cui è stato penalizzato.
Inizialmente la penalità era di tre punti dalla patente, che aggiunti al punto che ha accumulato in precedenza, fanno quattro punti. Il che significa che partirà dal fondo della griglia di partenza a Valencia. In ogni caso, il nostro lavoro come Team è difendere l’interesse dei nostri piloti, e nonostante ciò non possiamo negare che la mossa di Rossi è quel tipo di azione che non vogliamo vedere in MotoGP. Ma allo stesso tempo pensiamo anche che la pena sia troppo aspra: dare tre punti di penalità a Valentino che normalmente non è un pilota scorretto e non crea problemi ad altre persone, e in qualità di team abbiamo fatto appello alla FIM per la decisione della Direzione Gara. Dopo che Valentino è stato ascoltato dalla FIM, dopo che la FIM ha consultato la Direzione Gara e dopo che la FIM ha ascoltato sia Marc Marquez sia Honda, dopo un’ attesa complessiva di 45 minuti circa,  abbiamo avuto notizia che l’appello da noi promosso non è stato accolto.
In sostanza, la pena prevista di tre punti nei confronti di Valentino Rossi rimane: nel processo di appello, si può portare la decisione della Direzione Gara in discussione alla FIM. Se la FIM rigetta l’appello e conferma la decisione iniziale, non è più appellabile. Questo è il verdetto, il caso è chiuso.
Per Jorge i 3 punti non sono abbastanza? Penso sia la sua personale opinione, e penso che ognuno abbia la propria opinione su quale dovrebbe essere la sanzione più adeguata a quel tipo di incidente. Ma non è il suo lavoro decidere le regole della FIM, non è nemmeno il mio lavoro, ma è il compito della FIM e dei suoi addetti ai lavori, degli stewards e della Direzione Gara. Quindi è solo la sua opinione ed è tutto ciò che posso dire.
Riguardo al lungo tempo passato prima della decisione, è difficile da dire, ogni incidente è un caso a sé, e quello che ha fatto la FIM è stato analizzare attentamente tutti i filmati e interpellare i diretti interessati. Per fare tutto ciò ci vuole tempo. Si può fare una “sentenza immediata”, ma il rischio di una decisione troppo avventata può trasformarsi in un errore madornale, che può avere ripercussioni pesanti sul campionato. È stato giusto che si siano presi il loro tempo.
Valentino non ha calciato Marc. Non è solo quello che ho visto io, ma è anche quello che Valentino mi ha detto. In questo caso penso che le immagini ne siano una prova. Un calcio è generalmente un movimento aggressivo diretto ad un’altra persona, in questo caso la sua gamba è andata indietro e, come ha confermato Valentino, è stato toccato e la sua gamba è scivolata dalla pedana, per quello la gamba ha fatto un movimento verso l’esterno. E comunque non penso sia molto saggio tirare un calcio ad una RC213V di 157Kg. Non difendo le azioni di Rossi. Questo è il motivo per cui ha ricevuto la penalità, poiché è stata giudicata una mossa non affine alle regole di gara. Ci sono molti modi per affrontare i problemi, e Valentino ha deciso di affrontare il “problema Marquezz” in questo modo, e forse è stato proprio quello a provocare Marc e renderlo così aggressivo in pista. Sta per certo che ogni azione ha una conseguenza, è così che la vita funziona. Sapevo l’opinione di Rossi riguardo la gara in Australia, ma non di quello che avrebbe detto in conferenza stampa giovedì. Non si può controllare tutto ciò che accade, nonostante abbiamo un ottimo rapporto con i nostri piloti e con loro discutiamo su certi argomenti. In ogni caso penso che sia un’opinione sulla quale Valentino credeva fortemente, e ha avuto le sue buone ragioni per dire ciò che ha detto.
Comunque penso che probabilmente tutto questo farà tornare Valentino l’anno prossimo più motivato e gli farà fare un’altra stagione memorabile come questa. E poi, il campionato non è ancora finito, e bisogna tenere anche  in considerazione che arriverà a Valencia con un vantaggio, di 7 punti. Avrà un grosso svantaggio a partire in ultima posizione, è un dato di fatto, ma nelle corse può succedere di tutto. Può succedere veramente di tutto anche perché sono già andato una volta a Valencia con la certezza che Valentino avrebbe vinto il Mondiale ma non è successo, perché le corse non si possono controllare. La MotoGP è altamente competitiva e, dall’altra parte, dà a Jorge più possibilità di successo ma ha uno svantaggio di 7 punti. Se Jorge o entrambi non finiscono la gara, Valentino sarà campione del mondo. I giochi non sono ancora conclusi. 

MARC WEBB (direzione gara): “colpa di entrambi, ma solo Rossi contro le regole”

La Direzione Gara ha imposto tre punti penalità a Valentino Rossi per la guida irresponsabile che ha deliberatamente provocato contatto. È  andato deliberatamente largo in curva, cercando di portare l’altro pilota fuori traiettoria. Il risultato è stato l’incidente che abbiamo visto: si tratta quindi di guida e per questo abbiamo imposto a Rossi tre punti penalità. Sembrava di star assistendo a una bella gara, purtroppo è terminata con questa controversia.
Durante l’udienza, che è avvenuta a porte chiuse e quindi non posso riportare le parole esatte, Marc ha spiegato che stava facendo la sua gara in attesa che i suoi pneumatici gli permettessero di spingere appena possibile. Valentino è stato del parere che Marc lo abbia deliberatamente rallentato per abbassare il ritmo della gara. Abbiamo ascoltato entrambi i piloti; siamo del parere che c’è stata colpa da entrambe le parti, ma secondo le regole Marquez non ha cercato alcun contatto, quindi non ha infranto alcuna regola, ma riteniamo che il suo comportamento stava infastidendo Rossi che pertanto ha reagito. Purtroppo ha reagito in un modo che va contro le regole.

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