di Tarcisio Olgiati - 25 October 2015

Alex De Angelis vola a casa!

L’aereo che porta il pilota sanmarinese dal Giappone a Roma con volo diretto arriva in serata a Fiumicino, poi il viaggio verso San marino con jet privato e ambulanza. Il recupero De Angelis dopo lo schianto di Motegi continua senza intoppi, vedremo Alex a Valencia?

incubo finito

La vicenda del grave infortunio di Alex De Angelis comincia il 10 ottobre a Motegi, durante le FP4 del GP del Giappone, quando il pilota di San Marino è vittima di un high side. Alex non viene sbalzato dalla moto, anzi rimane in sella finché la sua Ioda non si “stampa” sulle barriere. Il risultato per lui è catastrofico, rimane esanime a terra e viene portato in elicottero all’ospedale Universitario Dokkyo. Dopo 9 giorni dal ricovero (e dopo il timore per complicazioni dovute alla situazione dei polmoni) la prognosi è stata sciolta e si è cominciato ad organizzare il ritorno del pilota in patria. E il giorno è arrivato: Alex de Angelis sta volando verso l’Italia. Ecco l’ultimo comunicato del team Iodaracing.

A casa in serata

Alex De Angelis ha lasciato in mattinata l’Ospedale Universitario Dokkyo e si è imbarcato sul volo Alitalia che atterrerà senza scali a Roma alle 20.30, successivamente con un jet privato viaggerà con destinazione Rimini, dove un’ambulanza lo condurrà all’Ospedale di Stato di San Marino.
Il pilota del Team e-motion Iodaracing è assistito nel suo viaggio di ritorno a casa, dopo il terribile incidente nelle FP4 del GP del Giappone – nel quale ha riportato un forte trauma cranico con perdita di coscienza, e sviluppo di ematoma intracranico, contusioni polmonari multiple oltre alle fratture lievi di 6 vertebre senza interessamento spinale, frattura bilaterale di due costole,  infrazione dello sterno e della scapola destra – da due medici e dal padre Vinicio.

Alex De Angelis: "Miglioro ogni giorno"

Sono molto felice di tornare a casa e di iniziare le mie terapie. Ogni giorno le mie condizioni migliorano e se tutto andrà come sta andando, vorrei provare a venire a Valencia per salutare tutti gli amici del paddock che sono stati in pensiero per me in questi giorni. La mia permanenza all’Ospedale Dokkyo non è passata inosservata tanto che tutto il personale medico e gli infermieri che mi hanno assistito in questi lunghi giorni – che io ringrazio infinitamente – sono venuti a salutarmi e questo mi ha fatto molto piacere. Non vedo l’ora di tornare a casa e iniziare a lavorare per tornare in forma.

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