Test Honda RC213V-S: un giorno da Marquez!
Test honda rc213v-s: un giorno da marquez!
Sulla pit lane di Valencia un meccanico della HRC mi passa una chiave elettronica, di quelle che di solito hanno i SUV o le motone da turismo per i sistemi Key-less. La infilo sotto la tuta cercando un taschino che ovviamente non c'è. Diciamo che non è questa la prima cosa che mi aspettavo di dover fare appena prima di salire sulla RC213V-S replica Marquez. Mi dico che forse ho aspettative troppo alte, perché dopo i 159 CV dichiarati in conferenza in pista arriva questo ulteriore indizio di normalità. La key-less, appunto.
Ma può davvero essere normale una moto da 200.000 euro commercializzata dalla Casa più grande del mondo? Ora vi dico come va, intanto ripassate tutta la tecnica e guardate le foto, comprese quelle del test di Motociclismo tra i cordoli di Valencia
Elogio della meccanica
Un mondo a parte
Bisognerebbe snocciolare una marcia dopo l'altra della RC213V-S per capire cosa significa meccanica di altissima precisione. Nel mondo dell'elettronica, un ingranaggio fatto in un certo modo può ancora raccontarti qualcosa di autentico e di inimitabile. A me questa moto è arrivata dritta al cuore per tutte quelle cose che nel motociclismo sono sempre state le colonne portanti. Il telaio, le sospensioni, i freni, il motore. È una moto fatta incredibilmente bene, questa Honda. E la sua elettronica per quanto sofisticata (controllo di trazione, del freno motore, dell'erogazione, ecc., ecc.) mi ha stupito di meno. Quella sì che sembra "normale". Quando la Bridgestone RS10 190/55 al posteriore scappa via - e lo fa spesso: su questa moto andrebbero montate per legge solo slick da tempo!!! - il traction control interviene senza essere troppo invasivo, ma la moto comunque si contorce un poco mentre sul cruscotto lampeggia all'impazzata la spia arancione del TC.
Honda rc213v-s “sport kit”: devo riscrivere tutto
Per saperne di più (tecnica, numeri, foto, video, curiosità)