di Tarcisio Olgiati - 14 September 2015

Nuova Monster 1200 R: foto e numeri della Ducati naked più potente

Ci siamo, è arrivata la nuda bolognese più cattiva di tutti i tempi: la “R” porta con sé 15 CV in più, sospensioni Öhlins, nuovo assetto, nuove gomme e tanti dettagli inediti che donano grinta e caratterizzano il design (vedi lo scarico, le pedane, il cupolino, il codone…). La mega gallery e la tecnica

Nuova monster 1200 r: foto e numeri della ducati naked più potente

Vi avevamo anticipato una piccola anteprima qualche giorno fa, ma ora è finito il tempo dei segreti, ecco la Monster 1200 R, la naked Ducati più potente di sempre e la più sportiva dell’attuale famiglia desmo-naked (che comprende la piccola 821, la 1200 "base", la già raffinata versione “S”, tra le protagoniste della comparativa maxi naked in Catalunya).

Prima di addentrarci nella descrizione, ecco la mega gallery con le foto statiche e i dettagli (qui quelle in azione a Imola), da non perdere (qui invece la scheda tecnica completa).

 

Quota 160 cv raggiunta: ecco come

La sportività di una moto non può che partire dal motore, a maggior ragione se questo nasce in Emilia, dove le moto si chiamano “mutor”, giusto per chiarire quale sia la parte più importante di una motocicletta. La nuova Monster 1200 R è così equipaggiata con una nuova versione del 1.198 cc Testastretta 11° DS (doppia accensione), motore che permette alla moto di raggiungere la ragguardevole quota di 160 CV/9.250 giri e 131,4 Nm di coppia massima a 7.750 giri. Significa che ci sono oltre il 10% di potenza massima in più (la 1200 S ha 145 CV) e coppia superiore del 5,5%, pur con l’omologazione Euro-4. Ma quali sono le modifiche che hanno portato il bicilindrico (che non ha il sistema di fasatura variabile DVT) a sfoggiare questi numeri pur mantenendo - nelle dichiarazioni della Casa – la “fluidità di erogazione ai bassi e medi regimi tipica dell’ultima generazione dei motori Testastretta 11° DS”? Innanzitutto c’è un nuovo impianto di scarico, la cui parte più appariscente sono i terminali pentagonali. Ma sono nuovi anche (e soprattutto) i collettori, con andamento 2-1-2 e tubi da 58 mm di diametro. Il giro tubi è rimasto invariato ma la nuova sezione, superiore di 8 mm di diametro, ha permesso di migliorare l’efficienza del propulsore che ora - e veniamo all’alimentazione - respira meglio grazie ad un nuovo corpo farfallato. Quello circolare con corpi da 53 mm di diametro del Monster 1200 ha lasciato spazio ad uno più grande a sezione ovale, con diametro equivalente di 56 mm. Infine sale il rapporto di compressione che, grazie a guarnizioni più sottili, passa da 12,5:1 a 13:1.

Ducati promette un’erogazione più muscolosa oltre i 7.000 giri (allungo fino a 10.200, per chi ama tirare in pista) e il 75% di coppia già disponibile a 3.500 giri, a beneficio dell’uso stradale. A proposito di dispositivi utili sia a chi predilige l’uso sportivo sia a chi della moto fa un uso quotidiano stradale: la frizione è in bagno d’olio, con antisaltellamento e servo assistenza. Chiudiamo con la manutenzione: gli intervalli di manutenzione sono previsti ogni 15.000 km o 12 mesi; il controllo ed eventuale regolazione gioco valvole ogni 30.000 km.

 

La ciclistica firmata öhlins, brembo e pirelli

Il telaio, nel layout generale, non si differenzia da quello della Monster 1200 che già conosciamo (motore portante con elemento a traliccio collegato alle teste). Quello che cambia è il telaietto posteriore, anch’esso fissato al motore e ridisegnato per essere più compatto e ospitare i nuovi supporti in alluminio forgiato delle pedane del passeggero, ora separate da quelle pilota. Le pedane sono in alluminio ricavate dal pieno e - quelle del pilota - hanno il para tacco anch’esso in alluminio. Prima di passare alle sospensioni, c’è da dire del nuovo assetto rialzato (+ 15 mm sia all’anteriore che al posteriore, altezza sella di 830 mm) e della riduzione di peso di 2 kg, per un totale di 180 kg raggiunti grazie al nuovo codino, ai cerchi forgiati, alle nuove pedane e alle parti in carbonio, come il parafango anteriore (ma tra gli accessori ce ne sono molte altre: guardate qui).

Per il reparto sospensioni massiccia cura Öhlins, con forcella da 48 mm di diametro (con trattamento TiN sugli steli, completamente regolabile con foderi e piedini anodizzati in nero) ed un nuovo ammortizzatore, anch’esso completamente regolabile e fissato al tipico forcellone monobraccio in fusione di alluminio e al cilindro posteriore, con cinematismo progressivo. Completa il tutto l’ammortizzatore di sterzo elettronico, anch’esso Öhlins.

Le ruote sono delle Marchesini forgiate in lega leggera a tre razze con design ispirato a quello della Panigale R, equipaggiate con pneumatici sportivi bimescola Pirelli Diablo Supercorsa SP elle misure 120/70 ZR17 all'anteriore e 200/55 x ZR17 al posteriore. Per capirci: sono le gomme derivate da quelle usate nel Mondiale SBK.

Infine i freni, reparto che riassumiamo in pochi ma significativi dati: doppio disco anteriore da 330 mm di diametro (come la 1299 Panigale), pinze radiali M50 Monoblocco, pompa radiale. Il tutto made in Brembo e assistito dal sistema ABS Bosch 9MP disinseribile e a tre livelli di intervento, studiati in base al riding mode (Sport, Touring ed Urban: dettagli sull’elettronica nel prossimo paragrafo).

 

Elettronica al top coi riding mode e il ducati safety pack

Il concetto di “riding mode” dovrebbe ormai esservi familiare, si tratta di impostazioni predefinite che raggruppano particolari regolazioni combinate dei dispositivi elettronici di bordo (nel nostro caso l’acceleratore Ride-by-Wire e i livelli di ABS e DTC, il Ducati Traction Control, ma cambia anche l’impostazione del cruscotto TFT) in funzione dello stile di guida prescelto. Sulla Monster R i riding mode sono tre: Sport, Touring ed Urban. Ecco i dettagli.

  • Sport - Fornisce 160 CV con una risposta diretta del Ride-by-Wire all'apertura del gas, ridotto intervento del sistema DTC (livello 3 su 8) ed elevata efficienza frenante dell'ABS (livello 1) con nessun controllo del sollevamento del posteriore. Il display TFT adotta la configurazione Track presentando solo informazioni finalizzate alla guida sportiva. La grafica del contagiri viene reimpostata con un layout in stile Superbike.
  • Touring - 160 CV con una risposta più progressiva del Ride-by-Wire all'apertura del gas, maggior intervento del sistema DTC (livello 4 su 8) e ABS con controllo del sollevamento del posteriore (livello 2). Il display TFT è in configurazione Full, con la visualizzazione della massima quantità di informazioni utili durante il viaggio.
  • Urban - 100 CV con una risposta progressiva del Ride-by-Wire all'apertura del gas, intervento ancora più consistente del sistema DTC (livello 6 su 8) e 'ABS con massima stabilità in frenata e controllo del sollevamento del posteriore (livello 3). Il display TFT adotta la configurazione Core, riducendo al minimo la quantità di dati visualizzati (velocità, visualizzata al centro dello schermo, con l’indicatore della marcia inserita posto sul lato destro)

 

I Riding Mode possono essere cambiati durante la guida, mentre il settaggio personalizzato di ABS e DTC può essere effettuato solo a moto ferma e gas chiuso.

Il Ducati Safety Pack è composto da ABS e Ducati Traction Control (DCT) ed è gestito dai riding mode, come abbiamo visto. Scendendo un po’ più nel dettaglio dei due dispositivi, l’ABS è il Bosch 9MP con sensore di pressione integrato, disinseribile (e resta disinserito al successivo “giro di chiave”) e con 3 livelli di intervento: il livello 1, tarato sportivamente, non prevede l'attivazione del meccanismo anti-sollevamento del posteriore; il livello 2 offre lo stesso tipo di intervento ma con attivazione dell'anti-sollevamento; il livello 3 corrisponde al massimo grado di intervento, pensato essenzialmente per la sicurezza.

Il DTC  della Monster R è gestito dall’ultima versione del software, che gestisce il pattinamento della ruota posteriore con una risposta più morbida, agendo solo sull’anticipo dell’accensione. I livelli di DTC sono 8 (il livello 1 è il meno invasivo,  il livello 8 è il più conservativo), preimpostati all’origine per ciascuno dei tre Riding Mode, ma con la possibilità di essere personalizzati e salvati dai singoli menu di impostazione. L’intervento del DTC è disinseribile in qualsiasi Riding Mode e rimane disinserito anche al successivo Key-On.  

 

L’abito fa il monaco

Ed eccoci alle modifiche estetiche che, come al solito, sono un mix tra nuovo look dato dalle novità tecniche (sospensioni, pedane, cerchi, ecc.) e dettagli di design studiati per sottolineare l’anima sportiva della nuova Monster. Saltano subito all’occhio il nuovo silenziatore con doppio terminale pentagonale sovrapposto e l’inedito codone. Il design di quest’ultimo deriva da quello della sella, un elemento monopezzo più corto e rastremato nella parte posteriore, il tutto vestito con l’inedito guscio che rende la sella monoposto. Ad accentuare ancor di più la grinta contribuiscono anche il nuovo porta targa alto in alluminio, la maggiore luce tra sella e ruota dovuta all’assetto rialzato, nonché le dimensioni importanti del pneumatico posteriore da 200. Infine i dettagli: ci sono il cupolino; le luci a Led (posizioni anteriori, indicatori di direzione e tutto il gruppo ottico posteriore); la grafica longitudinale ispirata alla classica banda Ducati Corse; le cover radiatore metalliche, sabbiate e col logo “R”; la doppia finitura superficiale della sella e le cuciture rosse in contrasto, nonché la targhetta metallica con il nome del modello.

Le colorazioni sono due

  • Rosso Ducati (con livrea R, telaio Rosso Ducati e cerchi ruota Dark Chrome)
  • Thrilling Black (con livrea R, telaio e cerchi Dark Chrome)

 

In attesa della presentazione per il pubblico italiano, prevista a Eicma (sarà svelato anche il prezzo e la data di commercializzazione), state connessi, perché a fine ottobre ci sarà il lancio stampa e vi diremo come va la Ducati Monster 1200 R.

 

Ricapitolando

  • Motore Testastretta 11° DS da 1198 cm³ in versione “R” da 160 CV
  • Scarico con doppio silenziatore a sezione pentagonale
  • Omologazione Euro 4
  • Sella sportiva con targhetta identificativa del modello
  • Coprisella passeggero di nuovo disegno
  • Piastre pedane separate per pilota e passeggero
  • Pedane ricavate dal pieno
  • Cupolino
  • Parafango anteriore in fibra di carbonio
  • Cerchi a 3 razze forgiati con pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP nelle misure 120/70 ZR17 all'anteriore e 200/55 x ZR17 al posteriore
  • Nuova forcella Öhlins da 48 mm di diametro regolabile
  • Nuovo ammortizzatore Öhlins regolabile
  • Ammortizzatore di sterzo Öhlins regolabile
  • 3 Riding Mode
  • Ducati Safety Pack (ABS 3 livelli, DTC 8 livelli)
  • Strumentazione TFT a colori

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