(Quasi) incolume grazie al guard rail salva motociclisti
(quasi) incolume grazie al guard rail salva motociclisti
Per la nostra rubrica web che ospita una selezione delle lettere arrivate in redazione, ecco l’ennesima conferma - questa volta da un medico rianimatore anestesista - dell’utilità dei guard rail salva motociclisti. Ecco come una banale scivolata… è rimasta una banale scivolata, con pochi danni e qualche contusione.
Va poi detto che se la barriera ha evitato i danni peggiori, l’abbigliamento tecnico ha molto limitato quelli minori. Ecco la testimonianza.
Ecco l’utilità del guard rail salvamotociclisti: parola di medico
Caro direttore, sto tornando a casa, solita strada, un po’ trafficata, ma con la mia moto vado tranquillo. Arrivo al mio svincolo autostradale nei pressi di Milano (Assago, sulla A7, direzione Genova), lo imbocco in piega e davanti a me vedo delle cose bianche in mezzo alla corsia: stringo la curva e le evito. Poi vedo negli specchi un altro motociclista che cerca di fare la stessa manovra, ma non ce la fa: finisce con l’anteriore sopra quelli che poi scopriremo essere dei sacchi di plastica, persi da qualche mezzo passato prima, e la caduta è inevitabile.
Botto, strisciata e impatto di moto e conducente contro il guardrail. Torno a soccorrere lo sfortunato (sono un medico anestesista rianimatore e lavoro in un istituto ortopedico-traumatologico): per fortuna la situazione non appare grave, e ne avrò la conferma il giorno dopo dallo stesso motociclista, che mi riferirà solo di contusioni a spalla, polso e ginocchio. E tutto per dei banali sacchetti di plastica.
La velocità non elevata, l’abbigliamento tecnico, ma soprattutto le protezioni gialle alla base del guardrail hanno evitato danni maggiori: garantisco che vista la scena e avendo esperienza motociclistica da quasi 40 anni e medica da 30, le protezioni del guardrail sono state fondamentali. Spero che la posa di queste fasce venga completata al più presto, risolvendo una volta per tutte il problema dei “guardrail assassini”
Alfonso D’Aloia - Bereguardo (PV)
La legge era “quasi pronta” già due anni fa…
Nel frattempo, stiamo ancora aspettando il nuovo codice della strada ormai in “dirittura d’arrivo”. Cercando i link da collegare a questo articolo, mi sono imbattuto in Mi sarebbe piaciuto essermi sbagliato e dover ora scrivere di eccessivo scetticismo, ma tant’è. Forse questa è la volta buona… (anche se non finiremo mai di stupirci di quante resistenze ci siano a provvedimenti che, in fin dei conti, sono solo di buon senso, al contrario di altri riguardanti, ad esempio, gli autovelox).
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