Tra Piemonte e Liguria, sulle strade e sugli sterrati del Parco Naturale Capanne di Marcarolo

In soli 65 km si può percorrere un bellissimo anello immersi nel Parco Naturale Capanne di Marcarolo. È un itinerario facile, alla portata di tutti, che non comporta nessuna abilità particolare in sella ma offre il piacere di strade e terrazze panoramiche. La base di partenza è la località di Voltaggio (Alessandria), al confine tra il Monferrato ovadese e l’Oltregiogo genovese. Da lì ci si dirige verso Capanne di Marcarolo, dove si può visitare il Sacrario della Benedicta, ex monastero benedetti

Sensazioni del canyon




SENSAZIONI DEL CANYON
Cosa c’è di motociclistico in un itinerario di soli 65 chilometri, che si snoda completamente all’interno di un parco naturale? Se siete enduristi, c’è il piacere di imboccare una delle tante strade di terra battuta che attraversano, in piacevolissimi percorsi alternativi, la vegetazione selvaggia. Se invece siete divoratori d’asfalto, qui potete abbandonare l’ansia di concentrare tutti i vostri sensi sulla guida e assaporare il piacere di percorrere strade perfettamente in ordine e pulite, prive di traffico e di insidie dietro la curva. Se poi siete anche degli epicurei, già vi immaginiamo con la borsa frigo nel capiente bauletto e tutto l’occorrente per un pic nic, fermarvi in una delle aree di sosta attrezzatissime (barbecue, panche, tavoli e persino bagni). Quindi: aprite il casco e respirate a pieni polmoni i profumi della vegetazione, ora tipicamente alpina, ora mediterranea; aprite anche le orecchie e cercate di catturare il canto del fiume che scava inesorabile la sua strada attraverso i canyon o i richiami di una fauna ad altissima densità abitativa.

Voltaggio




VOLTAGGIO
L’itinerario inizia a Voltaggio, marca di confine tra il Monferrato ovadese e l’Oltregiogo genovese. Proprio in centro al paese si trova la piscina naturale formata dal Rio Morsone. La manutenzione dell’ordinatissima area balneatoria, che comprende il giardino con la spiaggetta, è affidata alla Pro Loco (l’ingresso all’area è di 2 euro; l’accesso alla piscina e al bar è consentito anche a chi non occupa il giardino). Si seguono le indicazioni per il Sacrario della Benedicta e Capanne di Marcarolo. Un primo breve tratto di strada stretta e tortuosa, culmina sul percorso che si snoda attraverso il Parco Naturale. Dal fondovalle si sale rapidamente in costa e subito la vista si apre su uno dei canyon più spettacolari presenti sul territorio. Moltissimi i punti panoramici; si può lasciare la moto e avventurarsi lungo uno dei tanti sentieri nella macchia: una volta spento il motore, perfettamente in sintonia con il silenzio magico di questo ambiente, si può osservare il volo di numerose specie rapaci. Oltre alle più comuni poiane e al gheppio, sono presenti il falco pecchiaiolo e il biancone, simbolo del parco stesso.

Sacrario della Benedicta




SACRARIO DELLA BENEDICTA L’itinerario procede lento, in un susseguirsi di scenari di grande effetto. La vegetazione varia bruscamente a seconda dell’altitudine a cui corre la strada: si passa da zone aride e rocciose alle quote superiori, a boschi di rovere e castagni, interrotti da vallate ricche di pascoli. La prima sosta obbligata, qualche chilometro prima della frazione di Capanne di Marcarolo, è la visita al Sacrario della Benedicta, ex monastero benedettino, divenuto quartier generale della resistenza prima che fosse fatto esplodere dai nazisti, a Pasqua del 1944. Visita che, nella maggior parte dei casi, si riesce a compiere in perfetta solitudine, come indisturbati si copre l’intero tragitto nel parco. Grazie a un progetto di valorizzazione da parte della Regione e di numerosi enti locali, l’area è stata oggetto di interventi di recupero e conservazione: un percorso di cartelloni illustra le tragiche storie di quei giorni e le testimonianze di chi è sopravvissuto.

Passo della Bocchetta




PASSO DELLA BOCCHETTA
La salita prosegue dolce fino ai Piani di Praglia, dove si raggiunge una quota poco sotto i mille metri; quindi la discesa verso Campomorone, più repentina, che invoglia a prendere velocità. La salita al Passo della Bocchetta riserva uno spettacolo ancora più grande: lungo una strada in perfetto stato di manutenzione, si giunge su una terrazza dove lo scenario che si apre è davvero grandioso: finalmente la vista arriva fino al mare che si mostra attraverso le cime di questo tratto suggestivo dell’appennino.

La valle del Lemme




LA VALLE DEL LEMME
Abbandonata la terrazza, si prosegue, per chiudere l’itinerario, in costa, lungo la valle scavata dal Lemme, che, con il Rio Morsone e il Gorzente, costituiscono il patrimonio idrico del Parco, privo di qualsiasi forma di inquinamento.

Bloc notes




BLOC NOTES

Dove mangiare e dormire


PIANI DI PRAGLIA (GE) Trattoria La Chelina, tel. 010/721426; tavoli e panche all’aperto; anche panini e buona scelta di birre; chiuso il martedì; cena solo su prenotazione; 3 camere, 4 posti letto ognuna, con bagno in comune.

CAMPOLIGURE (GE) Osteria Vallebona, tel. 010/920230; cucina casalinga in ambiente davvero accogliente e familiare; chiuso il giovedì. Aree del parco attrezzate per picnic in località I Foi presso Capanne di Marcarolo e sulla S.P. 160 vicino al guado sul torrente Lemme.

Cosa mangiare

Gran parte della fama di Voltaggio si deve, in passato come ora, agli amaretti: un produttore, da sempre, ne ha esportato la lavorazione a Genova, registrato il marchio e si è guadagnato l’annovero sull’Atlante dei prodotti Tipici dei Parchi (commissionato dal Ministero dell’Ambiente a Legambiente e Slow Food e consultabile presso le sedi del parco). La produzione di questi dolcetti a pasta morbida resiste a Voltaggio nei due forni del paese. Il prodotto invece più rappresentativo del Parco di Capanne di Marcarolo è la patata Quarantina bianca: di forma tondeggiante, colore chiaro, pasta bianca, si cucina per la preparazione dello stoccafisso, della torta baciocca e delle trenette al pesto. Per quanto riguarda il vino, data l’altitudine delle colline, rappresenta una coltura marginale, alcune aree comunque rientrano nel territorio delle denominazioni del Gavi e del Dolcetto di Ovada.

Indirizzi utili

VOLTAGGIO
•Punto informazioni presso il Centro di Documentazione: aperto le
domeniche di luglio e agosto dalle 9 alle 17, tel. 010/9601512.

CAPANNE DI MARCAROLO
•Punto informazioni aperto domenica e festivi dalle 9 alle 17 da aprile
a settembre; da giugno a settembre anche sabato, tel. 0143/684048.
•Sito del parco: www.parks.it/parco.capanne.marc arolo

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