di Tarcisio Olgiati - 10 June 2015

Honda RC213V-S: la presentazione in diretta streaming

Per la Casa di Tokyo è la "MotoGP stradale definitiva" e già a vederla ai saloni ha fatto impressione e generato fantasie... peccaminose! Ma costerà circa 153.000 euro (ma c'è chi dice 250.000...), quindi ai più non resta che continuare a sognare con le foto, i video e i suoni della moto su strada, in attesa del lancio della versione definitiva a Barcellona

Honda rc213v-s: la presentazione in diretta streaming

Barcellona, circuito del Montmelo: giovedì 11 giugno parte il lungo weekend della MotoGP. Ma ancor prima dell’inizio degli eventi del Motomondiale, c’è una cosa che attirerà l’attenzione degli appassionati verso la Catalunya: la Honda presenta la versione definitiva e acquistabile… da chiunque della RC213V-S, la versione stradale della MotoGP di Marquez e Pedrosa. Alle 11 di giovedì mattina c’è la conferenza stampa, visibile da tutto il mondo in diretta streaming collegandosi all’apposito sito: cliccate qui (ad ogni modo, il nostro inviato sarà presente in Catalunya e ci terrà aggiornati). Inoltre la moto girerà in pista la domenica mattina pilotata niente meno che da Casey Stoner!

 

Honda rc213v-s: poche info, ma sentite la voce

Finora, della RC213V-S non è che si sapesse poi molto, se non quello che era stato svelato a Eicma e qualche altra notizia arrivata nei mesi successivi. Ad esempio il prezzo: 20.000.000 di yen (circa 153.000 euro). Se vi siete stupiti, sappiate che ci sono voci secondo cui il prezzo sia stato rivisto al rialzo, fino a circa 250.000 euro! Le ultime novità, per quanto riguarda ciò che interessa ali appassionati, riguardano però il debutto su strada, avvenuto un po’ in sordina in occasione di una manifestazione giapponese che si svolge nei dintorni di Nagano, la Asama Hill Climb (una specie di sfilata su strada riservata a mezzi da competizione). Il pilota e test rider Honda Hiroshi Aoyama ha fatto fare la prima sgambata ufficiale alla MotoGP stradale made in Tokyo in versione “produzione” (a Eicma si era visto il prototipo), e di questo evento ci sono foto (le vedete cliccando qui) e un paio di video, in cui ovviamente si sente anche il sound della moto. Guardate i filmati

 

 

 

Tutta legale, ma col kit sport cambia tutto

Certo, la moto da gara è tutt’altra cosa: la stradale non ha le valvole pneumatiche, niente cambio seamless, pistoni dal diverso disegno e bielle in materiale meno raffinato. Però il telaio, il forcellone, le ruote, le sospensioni, il serbatoio, i carter, i corpi farfallati, la cover del serbatoio e la sella sono assolutamente uguali a quel che usa Marquez. Chiaramente lo scarico è realizzato in modo da rispettare le normative sulle emissioni, quindi suona parecchio diversamente da quello della MotoGP. Ma pare che la Casa fornirà con la moto anche uno scarico racing e una centralina dedicata: più CV e voce… giusta! Per quanto riguarda l’elettronica, non si sa nulla, ma non è pensabile che una moto del genere non sarà fornita delle migliori chicche disponibili sul fronte del controllo della potenza, della trazione, del freno motore, ecc.

 

Entrando un po’ più nel dettaglio, ecco i dati tecnici finora disponibili.

 

Motore

Il motore avrà 210 CV ad un regime non precisato, che cresceranno col kit sport. I carter sono in alluminio (magnesio per la MotoGP), mentre i pistoni sono modificati per allungare gli intervalli di manutenzione. C’è la frizione antisaltellamento ma, come detto, non il cambio seamless (c’è però il quickshifter) né valvole pneumatiche. Lo scarico è in titanio, con valvola elettronica e dotazione “legale” di silenziatori e catalizzatore, tutto ben nascosto per non perdere (troppo) il look racing.

 

Telaio e ciclistica

Il telaio è identico a quello della MotoGP ufficiale, coi travi principali in alluminio a sezione multipla e saldato. La struttura interna del forcellone (lungo 665 mm e con il perno regolabile) è ricavata dal pieno. Per le sospensioni non ci sono stati dubbi. Il materiale usato è lo stesso montato sulle moto di Marc e Dani: forcella Öhlins pressurizzata, così come anche il mono è “svedese” (l’ammortizzatore di sterzo è elettronico). Per i freni ci sono pinze e dischi Brembo. I piedini della forcella - con gli attacchi radiali per le pinze - sono ricavati dal pieno. Stesso sistema di lavorazione anche per i comandi a pedale e le pedane. Queste sono regolabili su 6 posizioni, permettendo spostamenti di circa 25 mm in avanti o indietro e di 12 mm in alto o in basso. Le ruote sono disegnate da Honda e identiche a quelle della MotoGP: allumino per quelle stradali, probabilmente magnesio per quelle incluse nello sport kit. Calzano pneumatici Bridgestone S20R e al posteriore si è scelto di non andare oltre la misura “190” per favorire la maneggevolezza su strada.

 

Sovrastrutture

Le sovrastrutture sono interamente in carbonio e realizzate a mano. Il look è da MotoGP, ma ovviamente ci sono i fari, gli specchietti, gli indicatori di direzione… Per accogliere gli equipaggiamenti che rendono la moto usabile si strada, la carrozzeria è leggermente modificata. Ma non “deturpata” dagli specchietti sul cupolino, dato che sono ospitati ai lati del manubrio.

 

Una o due al giorno, ma non si sa quante ne faranno

Non si conoscono con esattezza i numeri di produzione, ma certamente non saranno molti gli esemplari che usciranno dallo stabilimento di Kumamoto, dove le RC213V-S sono assemblate su una linea specifica e con metodologie totalmente slegate da quelle usate per la normale produzione (fusioni in terra per parti del motore, ad esempio). Al ritmo di una o al massimo due moto al giorno, gli operai più esperti di Kumamoto realizzeranno un sogno per i pochi che se lo potranno permettere. 

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