di Federico Aliverti - 07 May 2015

Comparativa maxisportive 2015: i 3 centesimi della discordia…

Un alito di vento contrario o uno starnuto. Basta questo o anche solo una variazione di pochissimi gradi della temperatura dell’aria e dell’asfalto per invertire le posizioni di due moto divise da un battito di ciglia. Prima del gran finale a Monza, a Misano è successo che…

Comparativa maxisportive 2015: i 3 centesimi della discordia…

Finalmente dopo le chiacchiere, dopo le sensazioni di guida e dopo i mille pronostici, è arrivata l’ora dei fatti. Il terzo giorno di pista è anche il primo dedicato ai tempi sul giro (qui day 1 e qui il day2). Le moto affrontano a Misano una lunga sessione di “prove libere” la mattina durante la quale sono guidate da tutti i piloti ma vengono messe a punto solo dai due prescelti per la sfida cronometrica (qui le foto della giornata). In pausa pranzo tutte quante vengono equipaggiate con pastiglie e gomme nuove: le prime sono rigorosamente di serie, le seconde uguali per tutte (Dunlop slick).

 

Ordine casuale

L’ordine di ingresso viene stabilito per sorteggio e ogni sfidante imbarca 11 litri di carburante prima di affrontare gli 11 giri della prova cronometrata: 3 per rodare gomme e pastiglie, 4 col tester 1 e altri 4 col tester 2. I giri cronometrati sono soltanto due - più uno di ingresso e uno di uscita - ma il pilota ha la facoltà di farne un terzo se durante i primi due passaggi commette un grave errore di guida che gli fa perdere numerosi secondi. Sulle moto non mancano, ovviamente, i sistemi di acquisizione dati AIM Solo – che Motociclismo per le sue comparative usa con soddisfazione da quattro anni – anche se al muretto box staziona un nostro fidato collaboratore col cronometro in mano, perché non si sa mai…

 

Chi vince?

A quanto pare oggi i satelliti fanno le bizze. Su dieci sessioni cronometrate (5 moto per 2 piloti) in un paio di occasioni il sistema GPS non rileva il tempo. È un campanello dall’allarme, ma i significativi distacchi tra una moto e l’altra (circa mezzo secondo), oltre alla comprovata affidabilità al decimo di secondo, per non dire al centesimo, del nostro cronometrista, certificano la bontà della classifica finale, confermata peraltro dai rilevamenti cronometrici dei numerosi responsabili delle Case fissi al muretto box. Tutto dunque scorre via liscio, finché sul finale succede quello che mai era successo prima: due moto sono racchiuse in 3 centesimi di secondo. Mica due moto qualsiasi: proprio le due più veloci! La prima stacca un 1’41”04, la seconda un 1’41”07. Il nostro cronometrista rileva invece pochissimi centesimi di secondo a vantaggio della moto in (provvisorio) svantaggio. Che fare?

 

Monza diventa determinante

Il nostro telemetrista contatta immediatamente i tecnici di AIM, i quali gli confermano che 3 centesimi, nelle condizioni odierne, sono una misura troppo piccola per avere valore “scientifico”, e suggeriscono la prova del nove. Detto fatto, montiamo due strumenti su una moto “cavia” e registriamo con entrambi il medesimo giro lanciato: il primo acquisitore segnerà 1’43”23, l’altro 1’43”29: ballano dunque 6 centesimi di secondo. Alla luce di questo decidiamo di consegnare alle due protagoniste di giornata un primo posto ex equo, in attesa di conoscere il verdetto cronometrico di Monza e il parere, determinante per l’esito della prova, dei 6 tester che nell’arco di questi giorni hanno guidato le nostre moto. A proposito: volete sapere di quali moto stiamo parlando? Vi aspettiamo oggi a Monza per il gran finale oppure a fine maggio in edicola!

 

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