Hornet vs Shiver vs Street Triple
Introduzione
La Triumph Speed Triple si è subito distinta per il giusto compromesso
tra sportività e fruibilità, che ogni naked dovrebbe avere.
L’italiana
gode dell’effetto novità, legato all’estetica del tutto inedita che
può
sfoggiare e che la fa ammirare da tutti coloro che se la vedono passare
davanti. In questo la Street pecca un po’, perché è facilmente
confondibile
con la sorella maggiore, la Speed Triple.
In sella
IN SELLA La Hornet ha il manubrio stretto ed in sella vanta una posizione
di guida aerodinamica, favorita dalla protezione offerta dal piccolo
cupolino che ingloba il quadro strumenti. In più la giapponese,
in sesta a 130km/h, consuma meno delle concorrenti. Il manubrio
molto largo della Triumph e della Aprilia provoca, invece, un certo effetto
vela, con la differenza che la Street rimane molto stabile, mentre sulla
Shiver si innesca qualche serpeggiamento. La bicilindrica della Casa
di Noale si fa, invece, apprezzare per il tasso di vibrazioni
contenuto,
oltre che per la posizione di guida molto ospitale e poco affaticante
per le gambe; i consumi non sono invece eccezionali.
Sull’Inglesina, ai 130, le vibrazioni sono fastidiose
alle pedane e ben avvertibili anche al manubrio. La Shiver in
partenza,
ai bassi regimi, ha qualche esitazione dovuta ad una risposta tardiva
del motore rispetto all’apertura del gas, ma in contesto urbano ha il
vantaggio di una seduta alta (poco adatta per le basse stature), un buon
raggio di sterzo ed il cambio dolce negli innesti. La Triumph ha poco
raggio di sterzo, ma la frizione è morbidissima ed assiste
egregiamente il cambio. La Honda non ha punti deboli: ampio
raggio di sterzo, sella vicino al suolo, cambio e frizione impeccabili.
Prestazioni
PRESTAZIONI La tre cilindri di Hinckley sui tornanti in salita,
si
dimostra, però, imprendibile ed il suo pilota
vede le rivali
lontane nello specchietto. In ripresa da 50 km/h la Street
Triple
demolisce ogni record di categoria. La giapponese ha eccellenti
doti di allungo e di tiro, mentre la Shiver spinge bene ai medi
regimi, ma viene smorzata da un peso eccessivo. La Triumph si è
dimostrata vincente anche nel misto, grazie alla sua straordinaria
maneggevolezza, favorita dal peso piuma. La Hornet si difende bene,
ma è svantaggiata dal peso, e la Shiver si rivela ingombrante. La frenata
ha un elevato potere decelerante ed è sempre modulabile
sull’Aprilia,
un po’spugnosa nella risposta alla leva, ma decisamente potente,
se si tira con forza il comando, sulla Triumph. La Honda
risulta nuovamente una buona via di mezzo. Le tre moto sono già
disponibili presso i concessionari, ma la Street Triple vince la sfida
anche sul prezzo con i 7.595 euro chiavi in mano, rispetto ai 7.790
della Hornet ed agli 8.195 della Shiver.
Il servizio completo su Motociclismo di agosto.