Comparativa Supermotard 2007
Il confronto
Siamo partiti dal centro di Milano, abbiamo percorso l'autostrada Milano-Venezia
fino ad arrivare ai tornanti delle valli altoatesine dove abbiamo trovato
i tornanti più impegnativi per mettere alla prova le supermotard più quotate
del 2007. In tutto il percorso, sia in autostrada che sul misto montano,
la KTM 690 Supermoto si è rivelata imbattibile nei confronti delle concorrenti
BMW G 650 XMoto, Husqvarna SM 610 ie e Yamaha XT660X.
Autostrada
NEL MIRINO DEL TESTER Non brillano certo per comfort nei lunghi viaggi
le nostre motard, anche se con molte differenze fra loro. La più ostica
è l’Husky: a 130 km/h il tasso di vibrazioni che investe il
pilota
(e che tra l’altro rende completamente inutili gli specchietti
retrovisori)
è difficilmente sopportabile per più di qualche decina di
chilometri,
al punto di dover sollevare ogni pochi minuti mani e piedi dai rispettivi
appoggi per avere almeno un minimo sollievo. Inoltre la sella fa di tutto
per indolenzire il fondoschiena del pilota il più in fretta possibile.
Peccato, perché l’ottima ciclistica la rende molto stabile e precisa fino
alla velocità massima, al contrario di BMW, che a causa di un
retrotreno
molto alto (che le regala agilità nello stretto) ha uno sterzo poco saldo
fra le mani, ma solo oltre i 140-150 km/h indicati. Notevolmente meglio
Yamaha: il moto alterno del suo grosso pistone è bilanciato bene e
fino a 150 km/h indicati si viaggia in prima classe, grazie anche
ad una protettività migliore e ad una sella abbondante e comoda anche per
il passeggero. KTM ha tutti i pregi della XT, con il surplus
di un motore da record (58,78 CV alla ruota contro i 44,78 di BMW e
Husky e i 44,82 della XT), che per qualità dell’erogazione e allungo è
in grado di polverizzare le avversarie nelle classiche prove di ripresa,
accelerazione e velocità massima. Appena lasciato il casello di Milano
era inseguita in modo vano dalle concorrenti.
Misto Montano
MISTO MONTANO
Il misto veloce perfettamente asfaltato delle statali altoatesine è un
terreno ottimale per mettere alla prova ciclistiche e propulsori. BMW
ed Husqvarna rivaleggiano da molto vicino, sfoderando ognuna le proprie
armi. Il Rotax da 652 cc della tedesca è dotato di una discreta potenza
e soprattutto di un buon allungo, ma la XMoto è un po’
ballerina
nei lunghi curvoni veloci da affrontare a gas spalancato.
Diametralmente
opposte le caratteristiche dell’italiana: stabilissima sul
veloce,
offre una grande sensazione di sicurezza, ma il piccolo mono
(coi suoi 576 cc paga circa 80 cc alle concorrenti della comparativa) è
poco propenso all’allungo. I tre diapason stampati sul
serbatoio
della XT precedono di poco Husqvarna e BMW, con molta tranquillità.
La supermotard della Casa di Iwata danza tra i curvoni veloci,
pennellando
traiettorie da riferimento, il tutto col massimo relax del pilota.
E la Kappa? Si è comportata come all'uscita dal casello milanese.
La creazione di Kiska era davanti a tutte. Curvone dopo curvone
i due originalissimi terminali quasi perpendicolari al suolo hanno preso
il largo, perentoriamente.