di Alex Dibisceglia - 10 March 2015

SBK 2015, Canepa ottimista: "Legamento rotto ma correrò in Thailandia"

L'infortunio alla caviglia sinistra a seguito della caduta in Gara 1 a Phillip Island non permette a Niccolò di allenarsi né con le moto né in bici, ma il genovese assicura che ci sarà al Chang International Circuit in Thailandia per il Round 2 del Mondiale. Il pilota parla anche della sua esperienza in Australia e delle attese per il campionato in corso

Sbk 2015, canepa ottimista: "legamento rotto ma correrò in thailandia"

Non è un infortunio da poco, quello con cui deve fare i conti Niccolò Canepa dopo la caduta in Gara1 a Phillip Island, per il primo Round del Mondiale SBK 2015 (non perdetevi le foto nella gallery, con Niccolò in azione e in compagnia della sua splendida ombrellina, la fidanzata Barbara Fumagalli). La diagnosi dice che il legamento della caviglia sinistra si è rotto, cosa che impedisce di fatto qualsiasi allenamento da parte del pilota genovese, che per sicurezza  non ha gareggiato in Gara2. Ma Canepa non si dà per vinto e ha tutta l'intenzione di correre il weekend dal 20 al 22 marzo nella seconda tappa della SBK al Chang International Circuit della Thailandia

 

Canepa: "non credo che avrò problemi sulla moto"

Alla fine, il legamento della caviglia (sinistra) era rotto”, ha ammesso Canepa. “Sto cercando di recuperare piano piano, ma comunque la gamba mi fa ancora male perché la botta è stata forte. A parte il legamento rotto non c’è nient’altro, il dolore comunque è notevole. Il problema maggiore per ora è l’impossibilità di allenarmi, in quanto non posso né correre né andare in bicicletta ed in Thailandia, viste le temperature che incontreremo, dovrò comunque farmi trovare pronto a livello fisico. Non credo che avrò problemi a guidare la moto, in ogni caso, e non è una tragedia”.

Il genovese ha proseguito: "Dopo i tempi dei test il weekend di Phillip Island è iniziato subito in salita, con un problema al motore in venerdì mattinata ed una caduta al secondo giro nel turno del pomeriggio. Poi in gara è successo ciò che è successo. Resto comunque molto fiducioso per la prossima trasferta, in quanto io sono sempre andato bene in passato sulle piste nuove. Se non ci sono rettilinei eccessivamente lunghi credo davvero che potremo far bene quest’anno ed in piste come Jerez, Assen, Misano ed Imola penso che potremo puntare a dei buoni piazzamenti”.

 

Chang amico delle bicilindriche?

Resta il punto interrogativo sulle prestazioni delle moto a due cilindri in questo nuovo tracciato. Se si guarda la scheda del Chang si possono notare due rettilinei molto lunghi collegati che poi portano ad una sezione guidata e all'apparenza molto stretta. La conformazione rende il tracciato molto interessante ma la vicinanza tra i due rettilinei e soprattutto la larga curva che li raccorda renderà problematico a Ducati ed EBR rimanere in scia alle più veloci quattro cilindri. Sarà nuovamente il terreno di caccia di Aprilia e Kawasaki? Rea e Haslam lo sperano ardentemente...

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