di Giuseppe Cucco - 13 February 2015

Yamaha VMax “Infrared” Yard Built by JvB-Moto

Il preparatore tedesco ha messo le mani sulla muscle bike di Iwata stravolgendone completamente la linea. Molte parti realizzate a mano in alluminio e in carbonio trasformano la VMax in una dragster dallo stile cafè racer. Info, foto e video

Yamaha vmax “infrared” yard built by jvb-moto

Per celebrare i 30 anni della Yamaha VMax, la Casa di Iwata ha deciso di ampliare la gamma Sport Classic con il nuovo modello VMax Carbon. Per l’importante ricorrenza Yamaha ha inoltre annunciato che nel corso dell’anno verranno presentate diverse special Yard Built (ovviamente su base VMax), ovvero special realizzate dai migliori customizer al Mondo, ma replicabili nel proprio garage dagli appassionati, grazie al kit di accessori messo a disposizione dalla Casa. La prima opera si chiama “Infrared” ed è realizzata dal customizzatore tedesco Jens vom Brauck (JvB-Moto): una moto ridotta all’osso che combina i materiali più evoluti al tocco custom e rende omaggio al design degli anni ’80. Sfogliate le foto della Yamaha VMax Infrared Yard Built presenti nella gallery, poi parliamo della trasformazione.

 

Stravolta la linea della vmax

L’idea di JvB-moto era quella di trasformare il modello di serie in una dragster radicale, contaminata dal concetto di Café Racer, mantenendo un design in grado di esprimere “la forza” della moto. La linea cambia radicalmente, la VMax si trasforma da una muscle bike dalle linee custom ad una dragster sportiva con una grafica basata sulla livrea delle Yamaha che nel 1985 (anno della prima VMax) gareggiavano in classe regina. Il parafango, in alluminio, trova posto sotto ad uno dei “marchi di fabbrica” di JvB-Moto: il gruppo del faro anteriore incastonato tra gli steli della forcella. Per un tocco di sportività, il manubrio cede il posto a due semi manubri (con frecce integrate) che fanno da contorno ad un contagiri da dragster. Airbox e impianto elettrico sono stati completamente modificati e trovano spazio sotto alla cover del serbatoio; quest’ultima è dotata di prese d’aria ricavate da elementi originali in alluminio del VMax anni ’80. Il vero serbatoio trova posto sotto la sella. Il telaietto posteriore è realizzato a mano, in alluminio, e sorregge il codone in carbonio, anch’esso realizzato dai ragazzi di JvB-Moto. Il motore è il V4 da 1.669 cc da 200 CV del modello di serie, ma l’impianto di scarico è stato completamente modificato con un sistema 4 in 1, alla sua estremità è presente una marmitta Termignoni. Qui sotto un video che vi illustra le fasi della trasformazione.

 

 

Yard built “infrared” è un omaggio alle origini di vmax

Shun Miyazawa, Product Manager Yamaha si è così espresso in merito alla VMax Infrared: “Yamaha VMax è stato un’icona senza rivali dalla sua prima apparizione sulle strade nel 1985, con il suo stile da dragster estrema. È stato un colpo di fulmine immediato per i motociclisti di tutto il mondo, non solo nella versione di serie, ma anche come base per le personalizzazioni. Come forma di rispetto per la cultura che è cresciuta intorno a questa moto leggendaria, abbiamo scelto di celebrare i suoi 30 anni lavorando con 3 talentuosi preparatori, per creare altrettante Special VMax che diventassero fonte d’ispirazione non solo per Yamaha stessa, ma anche per i clienti e per i potenziali acquirenti. Abbiamo iniziato questo anno così importante con la creazione Yard Built del mitico elaboratore tedesco JvB-moto. Il suo lavoro ci ha appassionato e pensiamo che il suo stile minimalista sia perfetto per VMax. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Yard Built “Infrared” è un omaggio alle origini di VMax e allo stesso tempo anche un’anticipazione delle prestazioni di domani”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA