di Luca Frigerio - 06 January 2015

Kawasaki Ninja H2: in America nasce la versione dragster

Il pluricampione americano delle gare di accelerazione, Rickey Gadson, ha ricevuto dal Marchio giapponese una Ninja H2 “su misura”. Il test iniziale non ha soddisfatto il pilota, che ha iniziato le prime elaborazioni… Ecco il video della belva modificata in azione

Kawasaki ninja h2: in america nasce la versione dragster

Senza ombra di dubbio, quando si parla di gare di accelerazione, vengono subito in mente gli Stati Uniti, patria di questo sport a quattro ruote (soprattutto) ma anche a due . Sono moltissime le supersportive preparate dagli americani per il drag racing e il cambiamento più radicale è l’allungamento del forcellone, per migliorare l’accelerazione limitando la tendenza all'impennata. Non tutti gli appassionati del motociclismo apprezzano questo tipo di modifica, che snatura la moto dal vero obiettivo per cui è nata: correre in circuito e, oltre alla velocità di punta, essere il più prestazionale possibile in curva. Nonostante tutto, quasi ogni carenata che esce sul mercato attira l’attenzione di molti drag racer e lo stesso è successo per il missile verde sovralimentato della Casa di Akashi, la Ninja H2R (qui le foto).

 

Kawasaki ninja h2 su misura

Non appena è stata presentata l’incredibile Kawasaki Ninja H2R (qui numerosi video spiegano come è fatta), aereo con due ruote in grado di erogare una potenza di 300 CV, l’undici volte campione di drag racing, Rickey Gadson, ha subito pensato di metterla alla prova su una lunga e dritta striscia di asfalto. Per la prima volta, il Marchio giapponese ha creato un mezzo “Hybrid” apposta per il pilota americano e per le gare di accelerazione: la H2RG, questo il nome della moto di Gadson, monta le ali aerodinamiche, i cerchi e lo scarico della H2R mentre il cupolino, dotato di faro, è quello della H2 (qui il filmato ufficiale della sovralimentata targata, cliccate qui invece per i dettagli tecnici). Il motore ha le prestazioni di quello della H2R e le carene sono state personalizzate con un verde brillantinato. Inoltre, nel video sotto si può notare che il missile di Akashi è dotato di cavalletto laterale, proprio come la versione stradale.

 

300 cv non bastano

Nel primo giorno di test, Rickey ha guidato la H2 Hybrid così come gli è stata consegnata dalla Casa giapponese, ma dalla prima alla quarta marcia la moto continuava a puntare il cielo, obbligando il rider a chiudere il gas e perdere secondi importanti. Non soddisfatto, l'americano ha dato avvio alle prime modifiche. Il forcellone monobraccio è stato sostituito con uno bibraccio più lungo: questa elaborazione ha comportato l’utilizzo di un apposito cerchio in fibra di carbonio e un monoammortizzatore adatto al drag racing. Inoltre, la forcella è stata abbassata per schiacciare a terra il mezzo. Il secondo test ha evidenziato un grosso miglioramento, ma secondo il campione americano si può fare ancora meglio… I meccanici sono già al lavoro sulla centralina per provare a guadagnare 25 CV in più e presto vedremo quali saranno i risultati. Intanto che aspettiamo, godiamooci il video qui sotto dove Rickey Gadson prova sul campo la H2 Hybrid e la versione (da lui) modificata!

 

Kawasaki ninja h2rg dragster

© RIPRODUZIONE RISERVATA