di Tarcisio Olgiati - 08 September 2014

Torna la Matchless: a Eicma arriva Model X Reloaded

Un importante nome del motociclismo rinasce grazie alla passione dell’imprenditore italiano Franco Malenotti. Al salone di Milano verrà presentata una nuova Matchless ispirata ad uno dei modelli storici più iconici e prestigiosi: scopriamo di più, parlando anche con un membro del team di design che l’ha creata

Torna la matchless: a eicma arriva model x reloaded

Ve lo avevamo anticipato qualche mese fa: la Matcheless torna a fare moto. L’imprenditore veneto Franco Malenotti ha infatti rilevato il Marchio nel 2012, ma inizialmente lo ha “usato” per lanciare una linea di abbigliamento vintage (qui il sito ufficiale). Circa un anno fa è circolata la foto di una nuova Matchelss, la 960 Street Scrambler, un’affascinante bicilindrica che non ha avuto seguito ma che è stata usata, insieme alla modella Kate Moss, come “testimonial” della linea di abbigliamento marchiata col prestigioso logo della “M” (qui le foto in gallery e il video).

 

DEBUTTO IN FIERA

Ma il tempo non è passato invano ed ora c’è una vera novità motociclistica. A Eicma 2014 arriva la Model X Reloaded, un modello totalmente inedito che reinterpreta in maniera originale una maxi Matchless degli anni 30, la Model X, appunto (nella gallery le foto della progenitrice).

Si tratta di uno studio di design (ma vedremo tra poco che in realtà è qualcosa di più…) per una maxi spinta da un grosso bicilindrico a V firmato S&S (1.916 cc, raffreddamento ad aria, oltre 96 CV) È lo stesso motore che equipaggia la CR&S Duu, ma totalmente riprogettato su specifiche Matchless. Guardate le immagini della gallery e fate attenzione a come sono disposti i gruppi termici, noterete subito che quello posteriore è “girato”, con l’aspirazione dietro e lo scarico posto al centro della V. E poi ovviamente non possono sfuggire alla vista le teste... firmate.

Molto particolari anche le sospensioni, con l’anteriore di tipo “Castle” e la posteriore che lavora in trazione con ammortizzatori sotto il motore. Anche l’affascinante sella singola è ammortizzata, ma è un po’ tutto il reparto ciclistico ad essere molto caratteristico, vedi ad esempio il telaio molto scenografico e tecnicamente interessante. Particolare anche la strumentazione, con gli indicatori sul serbatoio (pur senza arrtivare agli estremi della recente Midual...)

 

DESIGN APPROVATO

Parlando del look, il disegno originale è di Franco Malenotti, coadiuvato da un team di design e in stretto contatto con la famiglia Collier (a cui si deve la nascita del marchio nel 1899) per comprendere e rispettare lo spirito e la tradizione della Matchless. Mr. John Keller - Collier - ha dichiarato: “Mr Malenotti, insieme al team della nuova Matchless, ha saputo centrare perfettamente quel mix di tradizione, tecnologia ed eleganza che fu l’artefice principale del successo della Model X nel 1929. La mia famiglia è estremamente felice di vedere che il mito Matchless, da noi creato, continua nel tempo”.

 

LA PAROLA A DONATO CANNATELLO, DEL TEAM DI DESIGN MATCHLESS

Per i dettagli guardate la scheda tecnica, ma ora approfondiamo il discorso sulle particolarità tecniche del progetto Model X Reloaded con uno dei membri del team di design a cui si deve la moto: Donato Cannatello (se il nome non vi è nuovo è perché avete seguito la storia di CR&S, a cui Cannatello è stato legato fino all’estate 2013). Ecco tutti i perché della meccanica e della ciclistica, l’origine del design, le ipotesi di futuro… (ringraziamo Alberto Monzani per la collaborazione).

 

Da dove è partito il progetto Matchless Model X Reloaded? Date? Nomi?

Io entro a far parte del progetto Matchless nell'ottobre del 2013, dopo aver chiuso nel luglio 2013 la mia collaborazione con la CR&S. Il Dottor Malenotti già da tempo cura lo stile delle realizzazioni di Matchless nel settore abbigliamento e da lui sono partite tutte le direttive e le linee guida del progetto "Model X Reloaded", in sostanza tutto lo styling della moto è opera sua.

 

Quale è stato il tuo ruolo all'interno del progetto?

In sostanza io mi sono dovuto preoccupare di mettere d’accordo il design e l'effettiva fattibilità del progetto. Nulla di troppo impegnativo però perché il progetto di per se nasce sano e ben industrializzabile, e comunque abbiamo preferito farci fare pezzi speciali piuttosto che dover compromettere la linearità estetica della moto utilizzando pezzi reperibili sul mercato. Ne sono un esempio i collettori di scarico che avendo origine da teste girate di 180º dovevano giocoforza essere posizionati dove effettivamente sono stati posizionati. Inoltre una serie di brevetti copre le specifiche della sospensione anteriore e dei comandi a manubrio, insomma il progetto era davvero stimolante e a buon punto io ho dovuto mettere insieme il design e la tecnica.

 

Nell' immaginario motociclistico comune le moto “inglesi” dovrebbero essere bicilindriche parallele fronte marcia. Perché la scelta è caduta su una motorizzazione con configurazione che pare invece tipicamente americana?

Nella storia Matchless effettivamente troviamo molte configurazioni motoristiche ma proprio l'ispiratrice del progetto “Model X Reloaded", la "Model X" appunto, era una bicilindrica a V e quindi è stato piuttosto facile reperire un motore che si rifacesse a quel tipo di configurazione per realizzarne l'erede. Si deve però sottolineare che le modifiche allo stesso sono sostanziali, basti pensare alle già citate teste "girate" di 180º che hanno consentito di avere un design molto pulito della linea dei collettori di scarico e una sostanziale riduzione del calore emanato dal motore allontanandolo da una zona tipicamente critica delle grosse bicilindriche di questo tipo, ovvero quello del sotto sella. Inoltre spostando così l'aspirazione sul retro delle teste abbiamo ottenuto un lay-out del tutto inedito del lato sinistro del motore molto pulito e funzionale alla posizione delle ginocchia del pilota: non essendoci la tipica cassa filtro che serve i due cilindri, si possono avere ampi spazi di manovra sia a moto ferma che in movimento.

 

Guardando la “Model X Reloaded” non possiamo non notare la somiglianza con una moto a te molto cara, ovvero la Duu di casa CR&S…

Come detto, lo styling della moto è tutto merito di Malenotti, ciononostante in fase di ultimazione del progetto ho voluto inserire alcuni concetti a me molto cari quali il “foro” nella “piastra” di collegamento tra il trave superiore e l’attacco del forcellone e la sella a sbalzo che mai come in questo caso trova ragione di essere. Sulle piastre di collegamento vorrei spendere due parole, relativamente al fatto che non si tratta di due vere e proprie piastre ma piuttosto di due “lame” d’acciaio conformate e poi saldate insieme a differenza di quelle utilizzate sulla Duu che sono ricavate dal pieno. Anche se sulla carta tale soluzione sembrerebbe essere meno raffinata, oggettivamente non è così, in sostanza tutta la ciclistica della Model X Reloaded è da un punto di vista strettamente realizzativo più raffinata. Basti pensare che il trave superiore consta in uno scatolato molto sagomato di tutt’altro che facile realizzazione, in luogo di una seppur scenografica soluzione tubolare presente sulla Duu. Quindi tante analogie ma sostanzialmente due progetti ben distinti: la Model X Reloaded è di gran lunga più “elegante” della Duu, che di suo è invece decisamente più… ignorante.

 

I rendering sono davvero molto belli ma sostanzialmente cosa vedremo ad EICMA 2014? Esiste già un prototipo marciante?

A Eicma 2014 vi mostreremo una maquette non funzionante ma ad un livello molto alto di realizzazione, praticamente sarà una moto in configurazione definitiva al 100%, solo non funzionante, in tal senso il lavoro proprio in questi giorni si sta facendo febbrile, insomma c’è grande interesse per questa moto e cercheremo di non deludere le aspettative degli appassionati, anzi siamo certi che non le deluderemo.

 

Attenzione: le misure di alesaggio x corsa fornite da Matchless nella scheda tecnica (non modificabile) sono sbagliate. Ecco quelle giuste: 104,8 x 111,1 mm

 

MATCHESS: CENNI STORICI

  • Henry Collier fu progettista, grande imprenditore e pilota vincente. Fondò nel 1899, insieme ai figli, la Matchless Motorcycles, che divenne in seguito la più importante casa motociclistica inglese.
  • Charlie Collier vinse nel 1907 su una Matchless il primo TouristTrophy, la mitica corsa motociclistica che tutt’ora si svolge sull’isola di Man. Harry Collier vinse nel 1909 e nel 1910.
  • Con il diffondersi del motociclismo, forte di un grande successo commerciale, la Matchless acquisì altri marchi importanti quali: AJS, Sunbeam, Indian e Norton, costituendo nel 1938 il gruppo AMC (Associated Motorcycles Company)  che divenne leader del mercato motociclistico mondiale.
  • Nel primo dopoguerra la tecnologia della Matchless fece passi da gigante specialmente in relazione al motore bicilindrico a V. La “Model X”, dotata appunto di un innovativo motore bicilindrico a V  di 990 cc, fu lanciata sul mercato nel 1929, riscuotendo grande successo.
  • Successivamente la Matchless sviluppò un motore a V a valvole in testa, che fu considerato il motore più innovativo di quel periodo e fu fornito di primo montaggio a case prestigiose come Brough Superior e Morgan.
  • Durante la seconda guerra mondiale la MatchlessG3L fu adottata dalle forze alleate e prodotta in oltre 80.000 esemplari.
  • Nel secondo dopoguerra la Matchless divenne leader indiscussa nei motori monocilindrici. La G3 in varie versioni e la G80 riscossero un grandissimo successo commerciale. La G50 Racing divenne la moto più competitiva per i corridori privati e riportò innumerevoli successi con piloti mitici quali Mike Hailwood, Jack Findlay, Peter Williams, Phil Read, Sammy Miller e tantissimi altri.
  • Anche i bicilindrici fronte marcia si affermarono rapidamente sia nella versione Matchless che nella versione Norton, prodotti anch’essi nel famoso stabilimento di Plumstead Road a Londra.
  • I fratelli Collier furono imprenditori lungimiranti. Infatti la Matchless fu il primo costruttore ad occuparsi della sicurezza, creando un reparto dove venivano studiati capi per la protezione del motociclista, che venivano poi testati dai migliori piloti del momento.
  • Dagli anni ’20 ai ’40 la Matchless sviluppò un grande know-how nella pelle, specialmente per i capi da indossare nelle gare di velocità. Nel primo dopoguerra, si specializzò anche nei capi in  tessuto per  l’off-road, portati in gara e testati dal grande Malcom Smith, icona dell’enduro e del motocross.
  • Alcune pagine pubblicitarie Matchless degli anni ’40, precedendo di molto i tempi, sottolineavano l’abbinamento della moto con l’eleganza. Piloti famosi di tutte le specialità, come anche appassionati motociclisti di tutti i giorni, sceglievano infatti Matchless per il mix tra design, prestazioni, sicurezza ed eleganza.

 

MATCHLESS OGGI

  • Nel 2012 la Matchless è stata acquistata dalla famiglia di imprenditori Malenotti ed è attualmente in fase di grande rilancio, destinato a riportare il mito Matchless al top anche per le nuove generazioni.
  • La linea di abbigliamento Matchless London, diretta da Michele Malenotti, è oggi presente nei più prestigiosi punti vendita del mondo, quale migliore rappresentante del “luxuryurbanlifestyle”, che continua fedelmente il lavoro iniziato dai fratelli Collier negli anni ’30.
  • Utilizzato in passato da testimonial quali Marlon Brandon e James Dean, il “MatchlessWear” veste oggi personaggi di grande dinamismo e successo quali Gerard Butler, Bradley Cooper, Kate Moss, Cara Delevingne, David Gandy, Stephen Dorff, Arnold Schwarzenegger, Antonio Banderas, Wesley Snipes, Sylvester Stallone, Scarlett Johansson, Pippa Middleton e molti altri. 
  • È inoltre recentemente divenuto interprete di alcune delle migliori produzioni Hollywoodiane quali “24 - Live AnotherDay”, “Mortdecai” e delle produzioni in uscita i prossimi mesi, “Life”, “OurKind of Triator”, “Avengers 2”, “Terminator5”, “The Expandables III”, “Batman vs Superman”.

 

CHI È FRANCO MALENOTTI

  • Imprenditore e designer, Franco Malenotti ha già in passato avuto modo di esprimersi nel settore motociclistico, dove ha collaborato con case quali Honda, Morini, Ducati, Bimota, KTM, Aprilia, disegnando modelli storici quali la Laverda 1000 Jota, la Laverda 1000 RGS, la Morini 500 turbo e tante altre.
  • Importante anche la sua attività di design nel settore degli accessori e dell’abbigliamento con collaborazioni con Shoei, Oakley, J.T. Racing, Millet, Lewis Leather, Dainese ed infine Belstaff di cui è stato direttore creativo dall’inizio degli anni 90 sino al 2011.

 

 

www.matchlesslondon.com

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