di Luca Frigerio - 03 March 2014

L’abbigliamento di tre grandi piloti all’asta per beneficenza

Alex De Angelis, Dario Marchetti e Manuel Poggiali hanno donato alla Onlus Di.Di. (Diversamente Disabili) rispettivamente una tuta e due paia di stivali: l’asta si chiuderà venerdì 7 marzo e il ricavato andrà a supporto dell’associazione

L’abbigliamento di tre grandi piloti all’asta per beneficenza

La Onlus Di.Di., fondata per aiutare i piloti delle due ruote artolesi o portatori di protesi, è nata a febbraio del 2013 e nel giro di poco più di un anno ha acquistato una popolarità sempre maggiore nel mondo delle moto, in particolar modo a livello agonistico. I Diversamente Disabili hanno infatti anche un loro Team che corre in pista e hanno partecipato a diversi eventi e congressi medici (cliccate qui per saperne di più dui Di.Di.). Per sostenere i progetti dell’associazione, i piloti Alex De Angelis, Manuel Poggiali e Dario Marchetti hanno donato alcuni loro capi di abbigliamento, ora acquistabili tramite un’asta su Ebay.

 

PEZZI DA COLLEZIONE

Accedendo alla pagina dell’asta (qui il link) potrete fare la vostra offerta per:

 

  • La tuta intera in pelle Rewin del pilota Moto2, Alex De Angelis (qui le foto), prezzo base: 700 euro
  • Gli stivali Dainese di Manuel Poggiali (qui le immagini), due volte campione del mondo, prezzo base: 100 euro
  • Gli stivali TCX del re delle gare di endurance Dario Marchetti (cliccate qui per le foto), prezzo base: 100 euro

 

L’asta si chiuderà venerdì 7 marzo e la consegna verrà effettuata o tramite accordi perosnali oppure in occasione del Motodays, alla Fiera di Roma: il biglietto di ingresso lo offrirà la Onlus Di.Di.

 

Queste le parole di Alex De Angelis, onorato di poter aiutare questi sfortunati e grintosi piloti che non si sono mai arresi al loro handicap: “Sono veramente sorpreso di vedere quanta forza ci sia in Emiliano e Matteo. Con la loro grinta i ragazzi del Team Di.Di. fanno capire che non ci si deve arrendere mai davanti a niente, e che anche le prove più difficili della vita vanno superate con coraggio. Le emozioni di guidare una moto si sperimentano soltanto in sella e immagino che loro le vivano all’ennesima potenza, perché le hanno riconquistate. La decisione di tornare a correre in pista la dice davvero lunga sulla loro passione. L’idea di un campionato per disabili nel mondo delle moto sarà per molti un grande stimolo a tornare in sella”.

 

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