Fenomeno Haga: a Valencia segna la doppietta ed è imprendibile
Gara 2
VALENCIA (Spagna) 5 aprile 2009
– Noriyuki Haga ha mantenuto fede alla sua promessa: “Valencia è un
circuito
dove mi trovo bene, perciò cercherò di rare il mio meglio”. Così in Gara
2 ha replicato il successo della prima manche concludendo per primo con
ben 4” di vantaggio sull’inseguitore Ben Spies in sella alla Yamaha
R1,
che, come ha ammesso il direttore sportivo della Casa dei tre diapason
Massimo Meregalli, ha tradito l’americano per “un problema di
carburazione
che ha causato l’incidente – il volo di Spies n.d.r.”. Dietro
a Ben
è arrivato Michel Fabrizio (Ducati), per la seconda volta sul podio durante
la giornata. Il romano “promette bene” come diceva Davide Tardozzi,
perchè
sta crescendo: aveva già dato prova delle sue grandi potenzialità nei test
sudafricani precampionato ed il Ricardo Tormo è stato il circuito su cui
ha fatto sapere agli avversari che può essere pericoloso. Haga è andato
forte in Gara 1, ma per la seconda manche voleva puntare ancora più in
alto, bruciare la concorrenza, così ha chiesto ai suoi meccanici alcune
modifiche al setting per risparmiare gomme ed il lavoro di squadra ha dato
i suoi frutti. Il giapponese ha “sportellato” Laconi, Fabrizio e
Neukirchner,
poi ha aumentato costantemente il passo, imponendosi al traguardo con un
vantaggio di tutto rispetto. Ha spiegato Haga: del via temevo Ben Spies
e non ero sicuro se fosse meglio aspettare gli ultimi giri oppure provare
ad andare in fuga. Ho scelto la seconda soluzione ed è stata la mossa
giusta”.
Max Baiggi, ancora reduce della disastrosa Superpole (18esimo in griglia)
è riuscito a spingere forte e a recuperare progressivamente posizioni,
sino a concludere ottavo. Per Ducati è stata la doppietta numero 104. Haga
sale a quota 135 punti e sorpassa Ben Spies che si ferma a 95.
Gara 1
Valencia (SPAGNA) 5 aprile 2009
- La Gara 1 della Superbike regala più di una sorpresa. Doppietta
della Ducati, con Haga sul gradino più alto del podio e Fabrizio al secondo
posto. A completare il successo della Casa si aggiunge il brillante quarto
posto del combattivo Laconi. Haga ha dominato la gara dall’inizio alla
fine. Passato in testa subito al primo giro, ha condotto in scioltezza
e sicurezza fino alla bandiera a scacchi, con un margine esiguo, ma sufficiente
a farlo stare tranquillo. Suo anche il giro veloce in gara, che batte il
precedente record di Neil Hodgson che resisteva dal 2003. È subito stato
chiaro che il favorito Ben Spies non aveva il ritmo delle prove e si sarebbe
dovuto accontentare di un podio. Ovviamente Laconi, Neukirchner e Fabrizio
non erano d'accordo, per cui si è scatenata una lotta per il secondo posto
che ha avuto un primo esito al 10° giro, quando l’americano ha perso
l’anteriore
nella prima curva in fondo al rettifilo delle tribune, nel tentativo di
passare Neukirchner. Botto spettacolare ma nessuna conseguenza per il pilota.
Da lì fino a tre giri prima del termine il secondo posto è stato un fatto
privato fra Fabrizio e Neukirchner, l’ha spuntata il romano con un
sorpasso
deciso al 20° giro. A quel punto ha gestito il piccolissimo vantaggio
rintuzzando
ogni tentativo di attacco da parte del pilota della Suzuki Alstare. Bella
prova di Laconi con la Ducati. In difficoltà le Honda, che hanno perso
per strada sia Checa sia Rea, ed il cui onore è stato tenuto alto da Haslam,
autore di una prova maiuscola, con un 5° posto finale. Il suo compagno
Hopkins, al debutto nella categoria è giunto 11° staccato di ben 17 secondi.
Bella rimonta di Biaggi che, girando sui tempi dei primissimi, è riuscito
giro dopo giro a recuperare sino all’8° posto. Un buon risultato dopo
il disastroso esito della Superpole. Bella prestazione di Parkes che riesce
a far fare alla Kawasaki anche l'impossibile, mentre la BMW è stata sfortunata
con Corser subito fuori dalla partita a causa di una innocua, quanto
inaspettata,
scivolata al secondo giro, mentre era in una promettente quarta posizione.