03 April 2009

Inchiesta sui caschi: Suomy replica ad Altroconsumo

Dopo AGV-MDS e Vemar, ecco la replica di Suomy

Inchiesta sui caschi: suomy replica ad altroconsumo




Inverigo, 2 aprile 2009


COMUNICATO STAMPA


In relazione alle notizie pubblicate sul sito internet www.altroconsumo.it e sul n. 25 Aprile 2009 della Rivista “Altroconsumo”, e precisamente il Comunicato Stampa del 26.03.09 “Caschi moto pericolosi. Quattro, pur omologati, non superano la prova di impatto” e l’articolo “Caschi moto, un flop integrale”, Suomy S.p.A. espone quanto segue.

Secondo tali notizie, nelle quali viene sommariamente e genericamente riferito in ordine alla realizzazione da parte di Altroconsumo di una serie di test in laboratorio su 18 modelli di caschi per moto, il casco Suomy TREK ed altri 3 prodotti vengono definiti “pericolosi” e “a rischio” perché non avrebbero “superato i test previsti per l’omologazione, pur esibendo la certificazione.”. I modelli di casco, denunciati ai Ministeri competenti per ottenerne l’immediato ritiro dal mercato, sono stati da Altroconsumo “bocciati per gravi problemi di sicurezza” in quanto non garantirebbero sufficientemente la protezione in caso di urto.
Secondo i comunicati pubblicati sul sito internet citati e trasmessi a tutti i mezzi di informazione attraverso l’Ufficio Stampa di Altroconsumo, il casco Suomy TREK non avrebbe superato le prove richieste per l’omologazione, e precisamente quelle di impatto, di resistenza dei materiali e della visiera, di tenuta del cinturino, pur avendone Suomy S.p.A. dichiarato il superamento.
Solo l’articolo pubblicato sul n. 225 Aprile 2009 della rivista “Altroconsumo” precisa che l’unico test che il casco Suomy TREK non avrebbe superato è quello relativo all’assorbimento degli urti.

In considerazione della gravità delle affermazioni e della rilevanza dalle medesime assunta sui mezzi di informazione sia nazionale che del settore – che, in alcuni casi, le hanno riportate in parallelo alle notizie relative ai sequestri di caschi non omologati compiuti dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “Non ci casco” - Suomy S.p.A. si vede costretta a replicare alle pubblicazioni sopra menzionate, in quanto contenenti informazioni non corrette, generiche, incomplete, non veritiere e, in ultima analisi, gravemente lesive della propria immagine e del proprio marchio.

Suomy S.p.A. ha da sempre posto la sicurezza e la qualità al centro della propria attività e dei propri prodotti, sia nella fase progettuale che in quella produttiva, mantenendo quest’ultima in Italia proprio per assicurarne massima affidabilità e controllo.

Tutti i caschi Suomy, ivi incluso il modello TREK, rispettano integralmente gli standards di sicurezza richiesti dalla normativa vigente in materia di omologazione.
In particolare, i caschi Suomy hanno superato tutte le prove di omologazione, di qualificazione della produzione, nonché i controlli continui e periodici richiesti dal Regolamento ECE/ONU n. 22/05. E ciò non in base a dichiarazioni di Suomy S.p.A., bensì, come noto,  in forza della certificazioni, dei controlli e delle ispezioni effettuati dall’ente accreditato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero stesso.

Successivamente ad espressa richiesta scritta, Altroconsumo ha provveduto ad inviare a Suomy S.p.A. i risultati dei test effettuati.
Pur non conoscendo le concrete modalità e le condizioni di svolgimento di tali test né l’identità e le qualifiche del soggetto che li ha effettuati, Suomy S.p.A. non intende contestarne gli esiti, affidandosi, in totale buona fede, alla serietà e professionalità dell’Associazione Altroconsumo.


Ciò nonostante, si deve rilevare che un esame dei risultati delle prove di assorbimento degli urti eseguite da Altroconsumo impone di giungere a conclusioni assai differenti da quelle prospettate da tale associazione.


Invero, in base all’art. 7.3.6 del Regolamento ECE/ONU n. 22/05 “l’efficacia dell’assorbimento è da considerarsi sufficiente quando l’accelerazione risultante misurata nel centro di gravità della falsatesta non superi mai i 275 g, e il valore di HIC non superi i 2400.”.
Tale norma va letta in stretta correlazione con la disposizione contenuta nel successivo art. 10.4.5 del citato Regolamento, in forza della quale “le Autorità competenti devono condurre ispezioni secondo l’allegato 12. Nei casi in cui durante un’ispezione emergono risultati insoddisfacenti *_/, l’Autorità competente deve assicurare che tutte le misure necessarie siano intraprese per ripristinare la conformità della produzione il più rapidamente possibile. *_/ Risultati insoddisfacenti significa valori maggiori di 1,1 L, dove L è il valore limite prescritto per ogni omologazione”.

Lo stesso Regolamento che individua i valori limite oltre i quali non può essere concessa l’omologazione di un casco specifica, altresì, che la qualità e la sicurezza di un casco prelevato dal mercato sono da ritenersi soddisfacenti qualora tali valori limite non siano superati del 10%.


Nel caso specifico della prova di assorbimento degli urti, il valore di HIC può definirsi soddisfacente qualora non superi la misura di 2640 (2400+10%-240).


Alla luce di quanto esposto, e considerato che i test eseguiti da Altroconsumo riportano 2495 e 2588 quali valori di HIC del casco Suomy modello TREK rispettivamente nelle misure Large e Medium, la prova di assorbimento degli urti deve ritenersi superata. E ciò anche considerando che sono ignote le condizioni di manutenzione e di conservazione del casco sottoposto alle prove.

Sul punto, l’ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, richiesta di chiarimenti in ordine all’interpretazione delle norme sopra citate, ha precisato che i valori di HIC relativi al casco Suomy modello TREK possono ritenersi soddisfacenti in quanto rientrano nella tolleranza concessa dal Regolamento.


Peraltro, in data 16.01.09 l’ente accreditato presso il Ministero ha nuovamente sottoposto il casco Suomy TREK ai test di assorbimento degli urti da parte, certificandone l’integrale conformità agli standard e ai requisiti richiesti dalla normativa vigente, come da rapporto di prova che si allega.

Il casco Suomy modello TREK deve, pertanto, ritenersi conforme agli standard e ai requisiti richiesti dalla normativa vigente, garantendo la protezione e la sicurezza di chi lo indossa.

In considerazione di quanto esposto, Suomy S.p.A. ha richiesto all’Associazione Altroconsumo e alla società Altroconsumo Nuove Edizioni S.r.l., editrice delle pubblicazioni cartacee ed elettroniche sopra menzionate, di pubblicare una rettifica, di cui si allega il testo, in ordine al contenuto delle informazioni e delle notizie riportate, riservandosi ogni più opportuna azione diretta a tutelare i propri diritti, stante la gravità delle notizie e la leggerezza con la quale viene invocato l'intervento dei Ministeri del Trasporto e dello Sviluppo Economico al fine di effettuare un illegittimo e ingiustificato ritiro dal mercato del prodotto in questione.

SUOMY S.p.A.

Rettifica ai sensi dell’art. 8 della l. 8 febbraio 1948 n. 47 e s.m.i.

“In relazione agli articoli e ai comunicati stampa pubblicati in data 26.03.09 sul sito Internet www.altroconsumo.it “Caschi moto pericolosi. Quattro, pur omologati, non superano la prova di impatto” e “Caschi, flop integrale”, nonché sul n. 225 Aprile 2009 della Rivista “Altroconsumo”, entrambi editi da Altroconsumo Nuove Edizioni S.r.l., nei quali il casco modello TREK prodotto Suomy S.p.A. viene definiti “pericoloso” e “a rischio” perché non avrebbe “superato i test previsti per l’omologazione, pur esibendo la certificazione.”, e viene “bocciato per gravi problemi di sicurezza” in quanto non garantirebbe sufficientemente la protezione in caso di urto, Suomy S.p.A. espone quanto segue.
Il casco Suomy TREK, al pari di tutti gli altri caschi prodotti da Suomy S.p.A., ha superato tutte le prove di omologazione, di qualificazione della produzione, nonché i controlli continui e periodici richiesti dal Regolamento ECE/ONU n. 22/05, così come certificato dall’ente accreditato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero stesso.
In base ai dati forniti a Suomy S.p.A. da Altroconsumo e relativi alle prove da quest’ultimo eseguite – dati di cui si chiede la pubblicazione e la diffusione mediante la medesima visibilità degli articoli sopra citati con specificazione di modalità e condizioni delle prove medesime ed indicazione del soggetto che le ha effettuate – risulterebbe che il casco Suomy TREK non avrebbe superato la prova di assorbimento degli urti, riportando valori di HIC superiori a quelli richiesti dal vigente Regolamento ECE/ONU n. 22/05.
Al riguardo, in base al combinato disposto degli artt. 7.3.6 e 10.4.5 di tale Regolamento, l’efficacia dell’assorbimento, e quindi la sicurezza di un casco, è da considerarsi soddisfacente quando il valore di HIC sia inferiore a 2640.
Posto che i dati relativi al casco Suomy TREK forniti da Altroconsumo riportano valori di HIC pari a 2495/2588 e quindi inferiori al valore consentito e ritenuto soddisfacente, il casco Suomy in questione deve ritenersi conforme alla normativa vigente ed in grado di garantire sicurezza e protezione a chi lo indossa.
Le informazioni contenute negli articoli sopra citati risultano, pertanto, non corrette, incomplete e, comunque, non corrispondenti alla realtà.
Suomy S.p.A. ne chiede, pertanto, la immediata rettifica, mediante idonee ed opportune visibilità e rilevanza anche nei confronti dei mezzi di comunicazione nazionale e di settore, riservandosi ogni opportuna azione a tutela dei propri diritti.
SUOMY SPA”

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