di Nicolo' Codognola - 12 December 2013

Special: Buell café racer secondo Deus Ex Machina

The Bully è una raffinata e grintosa realizzazione made in USA. Non una “moto da spiaggia”, come consuetudine del marchio, ma una aggressiva special da sparo: il Bullo di Venice Beach

Special: buell café racer secondo deus ex machina

Di Deus ex Machina abbiamo parlato già altre volte. Il brand, nato a Sydney nel 2006, conta ora filiali a Bali, Los Angeles e Milano. I fondatori hanno iniziato realizzando special dallo stile semplice che è stato poi copiato da molti. Accanto alle moto però ha affiancato anche biciclette a scatto fisso, tavole da surf e abbigliamento. Roba da fighetti che va molto di moda, ma che esula un po’, a nostro parere, dalla passione più verace del custom (qui i nostri articoli). Ci ha pensato allora Michael Woolaway, dell’officina Deus ex Machina di Venice Beach, a Los Angeles, a riportare il brand in carreggiata con una special da leccarsi i baffi.

 

BULLO STYLE

Semplice nella linea, come vuole lo stile dettato dal marchio australiano, ma raffinatissima e molto curata nei dettagli. La base di partenza è una moto da macho: la Buell X1 Lightning (leggete qui cosa ricorda il nostro Aldo Ballerini della versione “white”). Le prime modifiche si sono concentrate sul telaio, con la porzione posteriore ricostruita in sottili tubi d’acciaio (in luogo dello scatolato d’alluminio originale) per sostenere il nuovo codone monoposto con tabelle porta numero. Diverso anche il forcellone: è stato abbandonato l’originale in favore di uno artigianale in acciaio con capriata di rinforzo. Nuova anche la forcella a steli rovesciati di grande diametro (è quella di una Supermotard, con perno ruota avanzato): è agguantata da piastre in Ergal lavorate in maniera sublime e alleggerite fino all’estremo. Alle ruote in lega con disco anteriore perimetrale sono stati preferiti dei cerchi a raggi della SunRims da 17” e un disco tradizionale con profilo a margherita. Le pinze sono Beringer (a 6 pistoncini) davanti e Brembo (a 2 pistoncini) dietro. La cura dimagrante ha interessato un po’ tutta la moto. Il serbatoio è in fibra di vetro e la viteria anodizzata (marchiata Rizoma) è quasi tutta in Ergal.

Ovviamente il motore è stato affianto e potenziato: filtro aria K&N, scarico artigianale in acciaio inox (di Works Performance) e centralina dedicata, regalano qualche CV in più rispetto ai 90 dichiarati dal modello di serie.

Audace, ma piacevole, il contrasto della verniciatura rosso perlato (ricorda un po’ quello della Honda CB750 vincitrice a Daytona nel 1970 con Dick Mann, non trovate?) e i filetti turchesi su serbatoio codino e sella.

 

NON SOLO BAR, PER FAVORE

Eccola, pronta a sfrecciare sulla Highway 1 in direzione Nord, verso San Francisco. Oppure all’interno, passando da Lake Eksinore, fino al deserto. E voi, dove andreste a girovagare, con una special così? Non diteci in centro, sulla strip di Hollywood, per mettervi in mostra con la vostra scintillante café racer: il bullo (The Bully, in inglese) ce lo immaginiamo un po’ rude, come Nelson Muntz, dei Simpson. E poi ormai lo avete capito, va bene le custom ben realizzate, ma alla guida, a noi piacciono i bikers brutti, sporchi e cattivi…

 

P.S.: parlando di Buell (anzi, erik Buell Racing), lo sapevate che nel 2014 sarà in pista nel Mondiale SBK? Leggete qui.

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