di Luca Frigerio - 11 December 2013

Il futuro delle strade: arriva la mobilità intelligente

In questi giorni a Verona è partito un nuovo progetto che riguarda l’interconnessione tra veicoli e infrastruttre stradali. Il conducente saprà quando il semaforo diventerà verde o rosso. Nel 2015 potrebbe essere disponibile anche per le motociclette

Il futuro delle strade: arriva la mobilità intelligente

Il mondo delle due ruote si sta sempre più evolvendo: ride by wire (sul numero di dicembre di Motociclismo, Aldo Ballerini vi spiega nel dettaglio come funziona l’acceleratore elettronico), ABS, frenata combinata, controllo di trazione e di stabilità, mappe per la gestione del motore… Tutti questi aggiornamenti tecnici che trovate su buona parte delle moto oggi in commercio, oltre a migliorare il comfort del pilota, garantiscono anche una maggior sicurezza in ogni condizione ambientale (dal freddo al caldo, dall’asciutto al bagnato) e su ogni terreno possibile (strada, pista, fuoristrada). La maggior parte delle soluzioni ultra tecnologiche adottate sulle moto deriva dal mondo delle auto, e questo può succedere anche nel mondo delle infrastrutture.

A Verona si sta sviluppando un nuovo sistema sulla mobilità intelligente: attraverso l’interconnessione in tempo reale tra veicoli e infrastrutture stradali si potrà diminuire il traffico, risparmiare carburante e aumentare la sicurezza nelle città. La fase di test, da poco cominciata, sta coinvolgendo 20 mezzi (autobus, taxi e auto comunali), e nel 2015 forse troverà applicazione anche sulle auto e moto dei “privati”.

Dice il sindaco di Verona, Flavio Tosi: “Vogliamo rendere le strade più sicure, meno congestionate dal traffico e i trasporti pubblici più efficienti.”

 

DI CHE COSA SI TRATTA?

L’iniziativa parte dal progetto europeo Compass4D, con la collaborazione di Ertico – Its Europe e il sostegno di diverse aziende informatiche, di telecomunicazione, amministrazione pubbliche e centri di ricerca di 10 Paesi.

Il sistema cooperativo consiste in un vero a proprio dialogo attraverso la rete tra infrastrutture stradali e veicoli: il mezzo in movimento invia alcune informazioni (posizione, velocità e direzione) in prossimità dell’incrocio e un segnale luminoso sul cruscotto indicherà al conducente se il semaforo è verde o rosso e il tempo rimanente perché scatti. In questo modo si potrà regolare la velocità a seconda delle diverse situazioni oppure sapere quando è il momento di inserire la prima e partire. Traffico più fluido significa quindi meno code e minor emissioni di CO2, a beneficio della qualità dell’aria e dei consumi.

 

COME FUNZIONA?

Telecom Italia ha cablato circa 60 incroci con la fibra ottica e li ha collegati ad un’unica centralina. I dati vengono elaborati dal software Omnia, poi sviluppati da Swarco Mizar e infine inviati nella frazione di un centesimo di secondo alle vetture attraverso la nuova rete 4G. Inoltre, in caso di emergenza, mezzi particolari come un’ambulanza o i vigili del fuoco potranno prenotare il verde.

 

PROGETTI PER IL FUTURO

Nel corso del prossimo anno verranno probabilmente coperti tutti gli incroci della città veneta, per un totale di 165 intersezioni stradali. Ma non solo: il sistema dovrà diventare alla portata di tutti. Quando l’applicazione sarà disponibile anche per tablet e smartphone, i pedoni, i ciclisti e, soprattutto, i motociclisti potranno usufuire di questo comodo servizio. 

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