Il Ministero dei Trasporti introduce il codice anti falsificazione. La Motorizzazione va in crisi
Il ministero dei trasporti introduce il codice anti falsificazione. la motorizzazione va in crisi
Milano 3 aprile 2009 - Dal primo luglio tutte le moto costruite
all’interno
della UE dovranno possedere il codice di anti falsificazione, per essere
immatricolate in Italia. La norma è stata imposta dal nostro Ministero
delle Finanze, per tramite di quello dei Trasporti, e riguarda le moto
commercializzate dentro i nostri confini. “Questo codice - spiega una
circolare ministeriale - costituisce un utile strumento di contrasto delle
frodi fiscali”. Ma come spesso avviene, le buone intenzioni si perdono
nel vasto mare delle procedure burocratiche, in cui è sempre complesso
navigare. Il nuovo strumento non fa eccezione, perché in realtà è già in
vigore, ma in fase transitoria (fino al 30 giugno prossimo), le Società
che non possiedono il codice devono sostituirlo con un’autocertificazione.
In qualche ufficio provinciale della Motorizzazione Civile sembra che la
procedura si sia inceppata più di una volta. Per mancanza di chiarezza
o di cattiva interpretazione della norma. Alcuni Costruttori ammettono
disagi, soprattutto negli uffici di Verona, Firenze, Como e Varese. Tutto
questo mentre il mercato langue e le immatricolazioni dovrebbero, nei limiti
del possibile, essere agevolate.