Test in pista Aprilia RSV4: la superbike sul tracciato di Misano Adriatico si conferma straordinaria
Test in pista aprilia rsv4: la superbike sul tracciato di misano adriatico si conferma straordinaria
Misano Adriatico (RIMINI) 1 aprile 2009 - La prova della nuova RSV4
sul circuito di Misano ci conferma quanto emerso nel test su strada che
trovate, con relativo approfondimento tecnico, su Motociclismo di
aprile (già in edicola): la nuova supersportiva Aprilia è una Honda CBR1000RR
col motore di una Yamaha R1. Vale a dire che in un corpo agile e ultracompatto
pulsa un cuore generosissimo di coppia ai medi regimi e “unico”
nell’erogazione
della potenza. Lineare ai bassi, incontenibile in mezzo, e allineato alla
concorrenza in alto, il V4 di Noale non sembra avere la forza esplosiva
di una Kawasaki ZX-10R né la coppia mostruosa di una Ducati 1198, ma riesce
comunque a racchiudere in sé tutti i pregi della concorrenza, pur mantenendo
una propria marcata identità. Il merito è anche del Ride-by-Wire che ha
già raggiunto un buon livello di messa a punto e, come abbiamo avuto modo
di provare sull’asfalto umido di Misano, ha consentito di ottenere tre
mappe davvero efficaci: la T, ovvero la più “cattiva”, regala un
carattere
racing del motore che però non imbarazza neppure quando l’asfalto è
imperfetto;
la S, che limita la coppia della moto solo nelle prime 3 marce, non è un
contentino per neofiti, ma un effettivo vantaggio tecnico in condizioni
precarie di aderenza. Un unico appunto va alla risposta di questo sistema
negli apri/chiudi più veloci, dove sembra esserci un ritardo quasi
impercettibile
della risposta all’acceleratore, oltre a un intervento del limitatore
(13.500 giri) non sempre uniforme: a volte la centralina “taglia”
nettamente,
altre volte in modo più progressivo, ma comunque mai nulla di effettivamente
fastidioso, se non per il cambio. Infatti i passaggi di marcia più rapidi
(cioè quelli in pista) non sono molto veloci e precisi probabilmente in
conseguenza di questa risposta del motore leggermente tardiva agli alti.
In compenso, la ciclistica della RSV4 rasenta lo stato dell’arte:
rapidissimi
nei cambi di direzione (quanto una KTM RC8), precisa di avantreno, eccellente
nella trazione fuori dalle curve e stabile sul veloce, anche se non come
una Kawasaki ZX-10R o una MV F4 (scusate i continui raffronti, ma la recente
supercomparativa delle 1000 a Portimao, che trovate su Motociclismo di
aprile con il dvd allegato gratis, ci suggerisce un’inevitabile
comparativa
virtuale). Due sole piccole aggiunte, rispetto alla prova su strada: il
rumore di aspirazione della moto in pista, dove si viaggia quasi sempre
full gas, è molto più galvanizzante che su strada e la frizione
antisaltellamento
ha un intervento avvertibile dal pilota alla leva, ma per nulla fastidioso.
Anzi, data la tendenza della moto a scomporsi leggermente nelle staccate
più violente, l’antisaltellamento si è rivelato efficacissimo e quasi
indispensabile.