di Fabio Meloni - 18 September 2013

SBK, campionati nazionali: chi è al comando

Lasciamo un attimo da parte i Mondiali MotoGP e SBK per un scoprire quali moto e piloti stanno comandando i più importanti campionati nazionali per derivate di serie: Italia, Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Australia e Giappone

Sbk, campionati nazionali: chi è al comando

Con la stagione agonistica 2013 che si avvia verso la fase conclusiva, e con le milioni di parole che (giustamente) a questo punto sono state spese a proposito dei campionati motociclistici più importanti, trovo interessante fare il punto su quello che succede su altre piste e in altre competizioni, ovvero nei vari campionati nazionali dedicati alle derivate di serie.

 

ITALIA: DAI, EDDI!

Iniziamo con quello che succede a casa nostra, nel CIV. Al comando della classifica c’è una coppia tutta italica, lo sfortunato Eddi La Marra su Ducati 1199 Panigale. Dopo il brutto incidente che l’ha visto sfortunato protagonista a Misano, Eddi non potrà correre le due manche al Mugello che mancano alla conclusione del campionato, ma ha un vantaggio così consistente sull’argentino Leandro Mercado, suo inseguitore, che potrebbe addirittura conquistare comunque il titolo. Per colmare il distacco di 48 punti, Mercado dovrebbe vincere entrambe le gare (che si correranno il 21 e 22 settembre), il che è possibile ma tutt’altro che certo.

 

FRANCIA: UN PUNTO PER IL TITOLO

Appena al di là del confine, in Francia, Gregory Leblanc guida la classifica del FSBK con 49 punti di vantaggio su Julien Da Costa. Con sole due manche ancora da disputare, sulla pista di Albi, il compito del pilota francese e della sua Kawasaki Ninja ZX-10R è tutto sommato semplice: gli basterà guadagnare un solo punto per vincere il campionato.

 

GERMANIA: E SE VINCESSE IL FRANCESE?

Con 100 punti ancora da assegnare (4 gare), è forse un po’ meno scontato l’esito dell’IDM, il campionato tedesco, anche se il leader ha in effetti un margine molto consistente sul suo inseguitore: il tedesco Markus Reiterberger, su BMW HP4, guida la classifica a quota 214 punti; il francese Erwan Nigon, anche lui su BMW HP4, è “in carena” staccato di 66 lunghezze.

 

SPAGNA: PANIGALE CONTRO NINJA

In Spagna, nel CEV, si parla un po’ italiano. C’è infatti una Ducati davanti a tutti, è la 1199 Panigale guidata da Xavier Fores. Speriamo che il duo continui così, perché il campionato è ancora lungo (mancano 4 gare), e il margine di Fores sullo storico mattatore del CEV Carmelo Moralez, quest’anno su Kawasaki, non è immenso: 120 punti contro 96.

 

INGHILTERRA: SFIDA APERTA

Ma dove la situazione è davvero interessante è nello spettacolare e ultracompetitivo BSB, il British Superbike, che entra nella fase finale della stagione, lo Showdown (così finì nel 2011…). Con 7 manche ancora da correre (due ad Assen, due a Silverstone, due a Brands Hatch ) ci sono infatti 6 piloti in 39 punti. Guida la classifica Shane Byrne, su Kawasaki Ninja ZX-10R, (in)seguito da Alex Lowes su Honda CBR1000RR, Josh Brookes su Suzuki GSX-R 1000, James Ellison su Yamaha R1, Ryuichi Kiyonari su Honda CBR1000RR e James Westmoreland su BMW HP4.

 

STATI UNITI: VINCERÀ UNA YAMAHA

Oltreoceano, negli Stati Uniti, il titolo AMA è affare di due Josh, Herrin e Hayes, e delle loro Yamaha R1. Rimane la tappa di Laguna Seca, ma con 22 punti a separarli, il giovane Herrin (23 anni) ha buone chance di avere la meglio sul campione in carica Hayes.

 

GIAPPONE: SCONTRO GENERAZIONALE

Attraversiamo il Pacifico per fare il punto sugli ultimi due campionati di un certo peso, l’MFJ SBK (Motorcycle Federetion of Japan Superbike) e l’ASBK (Australian Superbike). In Giappone lo scontro è tra due Case e due generazioni. Con soli 6 punti di margine e ancora due gare da correre (Okayama e Suzuka), il giovane 23enne Takumi Takahashi su Honda CBR1000RR precede il veterano Akira Yanagawa, che all’alba dei 42 anni si dimostra ancora molto veloce sulla Kawasaki Ninja ZX-10R dello storico Team Green.

 

AUSTRALIA: GIXXER SICURAMENTE PRIMA!

In Australia invece lo scontro per il titolo è affare di Casa Suzuki, che ha due GSX-R 1000 davanti a tutti. Due sole sono le manche ancora da disputare (appuntamento a Phillip Island), e Wayne Maxwell, che ha 31 punti di vantaggio su Robert Bugden, suo compagno di scuderia, ha ottime chance di conquistare l’affermazione sfuggitagli l’anno scorso per una manciata di punti.

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