di Marco Riccardi - 24 August 2013

Un gran bel progetto

Sapendo ben ascoltare le richieste dei clienti, Harley-Davidson ha modificato le sue touring per renderle sempre più facili e comode da usare. Primi km con la nuova Electra Glide Ultra Limited per scoprire maggior confort e vigore

Un gran bel progetto

Dopo avervi presentato sul nostro sito, le novità Harley-Davidson siamo arrivati negli States per provare , di queste primizie, la serie Touring. E siamo subito saliti in sella alla Electra Glide Ultra Limited, la più bella ed accessoriata di queste grosse Harley nate per viaggiare. E viaggiare alla grande, per davvero.

Ma prima di dirvi come è fatta e come va, vi diciamo come è nata.

 

PROGETTO RUSHMORE

Rushmore non deriva dal nome della celebre montagna, dove sono state scolpite le teste di quattro presidenti americani ma dalla unione dei nomi rush e more, facciamo in fretta e facciamo di più. Ovvero dobbiamo impiegare meno tempo per progettare e far arrivare sul mercato le novità di prodotto e innovazione e dobbiamo dare di più ai nostri clienti. Rushmore nasce da quattro anni di colloqui, ricerche di mercato, domande che Harley ha fatto ai suoi clienti. Insomma, è stata ad ascoltare le loro richieste e le ha messe concretamente a loro disposizione proprio con le Touring presentate a Denver, in Colorado.

Questo vuol dire un motore migliorato nelle prestazioni, specialmente in accelerazione e udite, udite, dotato di raffreddamento a liquido anche se solo limitato alle testate del bicilindrico e nello specifico per la zona davvero calda della valvola di scarico.  I due radiatori sono posti in basso, dove ci sono gli aerodinamici paragambe e aiutati nel raffreddamento anche da due ventole. Ma il raffreddamento serve anche per diminuire il grande calore che questo motore genera, in special modo nel cilindro posteriore, e che arriva alle gambe: gli harleysti in coda al semaforo sicuramente ringrazieranno.

Il reparto freni finalmente riceve un deciso miglioramento e unito all’abs e alla maggiore capacità di decelerazione un sistema (chiamato Reflex) che distribuisce la forza della frenata contemporaneamente alle due ruote in base alla pressione esercitata sulle leve e alla velocità.

In più questa moto è stata dotata di una completa interfaccia per monitorare la radio, ascoltare la musica dei vari dispositivi elettronici come gli iPad o gli smartphone, seguire una mappa gps, telefonare senza fermarsi, magari solo pronunciando il nome dell’amico che si vuole contattare o la località di vacanza che vogliamo raggiungere. Per la Limited c’è un grande schermo da 6.5 pollici di tipo touch screen, e funziona pure con i guanti.

Per lo stile la moto è stata modificata nella linea del cupolino con un parabrezza più piccolo in altezza e differenti forme ai suoi lati, parafango anteriore più snello e ruotato all’indietro.

Per finire, nuove borse rigide laterali con una chiusura finalmente razionale data da una piccola leva che blocca i coperchi in posizione senza la doppia manovra di aggancio di una volta e un vero baule che contiene due caschi integrali.

 

 

PIU' PRESTAZIONI, E FINALMENTE SI FRENA

Nel primo giorno siamo andati da Denver alta 1.600 metri sul livello del mare fino ai 2.400 metri di Avon percorrendo 160 km di una di quelle highway americane dal traffico ordinato e dalle limitazioni di velocità da 65 miglia, ovvero poco più di 100 km/h (ma con qualche punta a 150 per verificare la nuova protezione aerodinamica), mentre il resto del viaggio altri 350 km sarà su tortuose strade di montagna, che qua non manca.

Come la nuova Tourer. Prima di tutto amplifica le buone qualità della vecchia: una maneggevolezza più che buona ed insospettata agilità grazie a una sella ben bassa e una distribuzione dei pesi ben bilanciata, ovvero nessuna vibrazione arriva al pilota dal bicilindrico di 1.690 cc, il confort principesco di un sedile ben accogliente, un parabrezza che  allontana davvero l’aria e le turbolenze dal casco (anche con un jet), sospensioni  che filtrano più che bene le sconnessioni trasversali dei ponti e dei rattoppi autostradali e una frenata adeguata e potente anche per una massa che con mezzo serbatoio (22,7 litri in totale) sfiora i 400 kg. Sui lunghi curvoni di questa autostrada che attraversa le montagne del Colorado la Limited procedeva senza ripercussioni, sicuramente grazie alla forcella con gli steli maggiorati a 49 mm e ad Il miglioramento della coppia (più 5%, ora sono 138 Nm a 3750 giri) non si riesce ad apprezzare così nettamente in autostrada, ma dai 3500 giri si avverte una più rapida accelerazione nel salire di giri  e maggiore vigore in generale.

Per quanto riguarda l’interfaccia con i vari dispositivi elettronici non è immediatamente intuitiva complice anche le tantissime possibilità e all’inizio viene molto più semplice sfiorare lo schermo con il guanto per trovare il corretto sistema di cambiare la musica o far partire una telefonata piuttosto che ricorre ai joystick che si trovano nei comandi laterali. Occorre un piccolo sforzo di memoria (e magari della lettura del manuale d’uso) per prendere la corretta confidenza e non distogliere più lo sguardo dalla strada. 

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