di Tarcisio Olgiati - 09 July 2013

A Misano con le moto dei Diversamente Disabili, pensando a Lady Polita

Alcuni campioni del nostro sport hanno avuto la possibilità di provare le moto con cui si corre il trofeo Di.Di. A Misano si è svolta la terza prova, con la mente in pista ma il cuore tutto per Alessia

A misano con le moto dei diversamente disabili, pensando a lady polita

Manuel Poggiali, Dario Marchetti, Alex Polita, Chiara Valentini, Luca Bono. Dal campione del Mondo all’affermato e veloce tester, ecco chi sono i piloti “ospiti” che hanno potuto verificare come vanno le specialissime moto con cui i Diversamente Disabili corrono il Trofeo Di.Di. Veloce ripassino: i Diversamente Disabili sono ragazzi che hanno subito menomazioni importanti (amputazioni comprese) ma che non hanno perso la voglia di andare in moto, anche se magari proprio da un incidente in moto è derivata la menomazione (cliccate qui per la loro storia). Ma non si sono limitati a voler tornare in sella, i Di.Di. hanno fondato la omonima onlus e hanno dato vita a un trofeo. Insomma: fanno le gare, ma non tra di loro, corrono insieme ai normodotati! Chiaramente la classifica è separata, ma in pista ci vanno insieme agli… altri.

 

IL TROFEO A MISANO

Nell’ambito della Bridgestone Cup 2013, a misano si è svolta la terza tappa del trofeo, con le vittorie di Emiliano Malagoli nella 600 (è il presidente dei Di.Di., corre con una protesi alla gamba destra dal ginocchio in giù) e nella 1000 di Francesco Mele, che nella vita fa il tecnico sospensionista e corre con il cambio rovesciato e una pedana avanzata per l’impossibilità di piegare il ginocchio sinistro. Per tutti i risultati in dettaglio cliccate qui, prossimo appuntamento l’8 settembre a Vallelunga.

 

AI BOX DEI DI.DI. ANCHE BULEGA, VINCITORE DELLA PREGP 4T

Tra le finalità dell’associazione, c’è quella di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le persone con disabilità, perché la moto può essere la causa di un problema ma anche la soluzione. Fondamentale quindi cercare più visibilità possibile, magari sfruttando l’amicizia con personaggi noti del mondo della moto. I piloti di cui abbiamo parlato all’inizio, ad esempio, ma anche Alex de Angelis, Niccolò Antonelli e Nicolò Bulega (che, tra l’altro, proprio a Misano ha vinto la terza gara su tre dell’Italiano PreGP 4T, confermandosi stabilmente in testa alla classifica con 75 punti). Tra poco la parola passerà ai piloti, che ci diranno come vanno le motodel trofeo Di.Di, ma prima vogliamo parlarvi del fatto che i Diversamente Disabili non sono certo rimasti insensibili di fronte al dramma di Alessia Polita, promuovendo una raccolta fondi a Misano tramite la vendita di T-shirt a prezzo minimo di 10 euro, col ricavato da devolvere a Lady Polita Onlus. La jesina sta proseguendo il proprio percorso verso l’inizio dell’attività di riabilitazione, al Montecatone Rehabilitation Institute di Imola. Circondata dall’amicizia di migliaia di persone che la vanno a trovare o mandano messaggi e foto sulla sua pagina Facebook, Alessia deve affrontare un viaggio difficile, per cui ha bisogno dell’aiuto di tutti. Chi volesse fare una donazione a Lady polita Onlus può usare il codice IBAN IT53 C060 5521 2060 0000 0013 004, relativo al conto dell’associazione.

 

SONO MOTO VERE E VANNO FORTE

Eccoci arrivati al momento del test. Se vi state chiedendo come si faccia a guidare in gara delle moto con comandi pesantemente modificati, sentite cosa dicono i “collaudatori” d’eccezione (compreso il nostro Luca Bono) che hanno provato a Misano le moto dei Di.Di.

 

Luca Bono

Tester di Motociclismo ha provato la moto di Francesco Mele, pilota che ha una lesione alla gamba sinistra che gli impedisce di piegare il ginocchio.

Guidare questa moto è un’impresa e loro sono dei veri campioni perché riescono ad andare sempre forte. Francesco e la sua BMW S1000RR girano in “48” a Misano, che è un gran tempo, viste le condizioni. Una moto con 12 marce non l’avevo mai usata: Francesco ha il cambio a destra (rovesciato) e a sinistra (normale), perché quello di serie non può usarlo. In pratica può solo premere la leva, quindi a seconda del lato, preme per cambiare o per scalare. Quello che è impressionante è che riesca a fare le curve così veloci guidando con la gamba sinistra distesa! La pedana sinistra è infatti all’altezza del tampone para telaio, quindi si curva senza spostare il peso all’interno. Innaturale, ma incredibilmente si curva.

 

Manuel Poggiali

Campione del Mondo della 125 nel 2001 e della 250 nel 2003 ha provato la moto di Luca Raj, pilota privo dell’uso del braccio sinistro per una lesione al plesso brachiale.

Tutti i comandi sono a destra, sia la frizione che il freno anteriore, la zona delle pedane invece rimane invariata. Il problema maggiore è partire, trovare il giusto metodo per usare frizione e gas sullo stesso semimanubrio. Davvero un’impresa quella che riescono a compiere questi ragazzi! Luca poi, il pilota “titolare” della moto, ha forgiato da solo le leve speciali per usare contemporaneamente freno e frizione con la stessa mano.

 

Alex Polita

Vincitore della Coppa del Mondo Stock 1000 e pluricampione italiano Stock e SBK, ha provato la moto di Giovanni Gentilin, pilota privo dell’uso del braccio sinistro per una lesione al plesso brachiale.

Pronti via dopo 700 metri ho speso il più grosso jolly della mia vita: ho creduto di tirare la frizione, e invece era il freno anteriore! Sono rimasto in piedi, ma mi è andata di lusso. Certi automatismi per noi ormai sono naturali, i comandi posizionati in modo diverso modificano tutto.

 

Dario Marchetti

Veterano di gare di endurance internazionali, ha provato la moto di Umberto Lisanti, pilota privo del braccio sinistro.

Sapevo che Umberto andava forte e provando la sua moto ti rendi conto di quanto sono bravi questi ragazzi. La sua ha tutti i comandi sulla destra… È difficile partire ma è difficile anche scalare le marce, e quando arrivi in staccata senza la frizione è davvero complicato. Queste moto qui mettono soggezione anche solo a partire.

 

Chiara Valentini

Campionessa europea di motociclismo nel 2006, ha provato la moto di Matteo Baraldi, pilota privo del braccio destro.

Tutti i comandi sono a sinistra, gas rapido, frizione, freno anteriore… A destra non c’è nulla! Ho eliminato mentalmente il freno anteriore e ho usato solo quello posteriore: devi resettare il cervello. Non so come facciano, ma questa è la loro forza: ognuno di loro si è inventato qualcosa di diverso.

 

Wiktoria Ziaja

Modella, ha provato la moto di Emiliano Malagoli, pilota privo della gamba destra dal ginocchio in giù.

Oggi è stata una giornata incredibile per me, provando in pista la moto di Emiliano, che non ha grandissime modifiche ma ha il freno posteriore a pollice. Credo che la cosa più difficile per lui sia salire sulla moto e anche fare una buona partenza. Questi ragazzi ti fanno capire quanto è importante la passione nella vita.

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